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Basta liste d’attesa. Riformare l’Italia significa riformare anche il Sistema Sanitario Italiano.

Una sanità dalla parte dei cittadini è l’obiettivo di Walter Veltroni grazie alle proposte presentate oggi dal Partito Democratico. Presenti il ministro della Salute Livia Turco, il Senatore Ignazio Marino, medico chirurgo di fama internazionale, e Maria Pia Garavaglia, ex vicesindaco di Roma ed ex ministro della Salute.
Per Il PD due sono le linee direttrici da seguire: immettere nel Sistema Sanitario il principio di equità, puntando sull’appianamento dei costi; garantire più qualità e sicurezza. “Solo così – è convinto Veltroni – si può incidere veramente nella vita degli italiani, che ormai da troppo tempo conoscono un periodo di recessione”.

Uno degli interventi in questo senso sarà rivolto soprattutto a ridurre le liste d’attesa. “Non è possibile – ribadisce Veltroni – che un cittadino debba aspettare per una tac o anche per un’altra banalissima prestazione sanitaria, anche diversi mesi. Noi vogliamo – precisa il candidato premier – la piena attuazione della legge 120 del 2007, che assicura il diritto all’assistenza”.
La legge in questione infatti prevede che il cittadino debba essere assistito entro 72 ore dalla richiesta. Ma la riduzione delle liste d’attesa passa anche attraverso un riequilibrio delle liste sia nel pubblico che nel privato. Un medico può esercitare la sua attività in ospedale o in strutture adeguate, dopo l’orario di lavoro, ma le due attività si devono equivalere.

Un’altra rivoluzione riguarderà le cure odontoiatriche. Per evitare che siano un lusso per pochi, a causa dei costi alti, il PD ha pensato di istituire un fondo odontoiatrico promosso dal pubblico con il contribuito volontario dei cittadini, che preveda un pacchetto adeguato di prestazioni a prezzi calmierati su tutto il territorio grazie anche alla collaborazione dei dentisti. Le famiglie avranno diritto ad un rimborso del 50% sulle cure tramite un tariffario predefinito, cui hanno aderito i dentisti convenzionandosi col fondo.

Cuore di queste riforme naturalmente è il cittadino, al quale è necessario garantire qualità e sicurezza. Per questo il PD ha in programma di cambiare le modalità di scelta dei vertici di Asl e ospedali, tenendo fuori la politica dalla sanità. I professionisti del settore saranno selezionati in maniera trasparente, evitando lottizzazioni, promuovendo la richiesta attraverso bandi pubblici, internet, e solo esclusivamente considerando la loro professionalità, i loro curricula.
Il cittadino poi dovrà essere messo nelle condizioni di rivolgersi a strutture moderne ed efficienti: la sua sicurezza passa anche attraverso l’ammodernamento delle strutture sanitarie, il 60% delle quale risale addirittura al 1940.
La qualità, la sicurezza, e la modernità possono essere garantite solo grazie ad un organismo che valuti l’operato di quanti lavorano nella sanità, sia nel pubblico che nel privato. Per questo è essenziale anche introdurre una cultura della valutazione, che consenta ai cittadini di poter esprimere liberamente le proprie opinioni. Un apparato istituzionale cui gli italiani potranno fare riferimento, che innescherà automaticamente questo sistema di valutazione; in questo modo verranno premiati il merito e le capacità, e si eviteranno soprattutto quegli sprechi, che ora sono quantificabili intorno ai 15 miliardi di euro annui. Una sanità, quindi, vicina e al servizio dei cittadini.

Anche Livia Turco, ministro della Salute, è convinta che le proposte del PD in campo sanitario siano la giusta risposta alle aspettative del cittadino, non solo perché gli restituiscono quella centralità che gli spetta, ma soprattutto perché aiutano a contrastare le disuguaglianze ancora in atto e concorrono alla creazione di un SSN solido e sicuro. Tutto questo permetterà di fare un passo in avanti per la tutela della salute e la tutela della sanità. Non solo, il complesso di monitoraggio e valutazione nei programmi del PD consentirà anche di investire sulle risorse umane, dai medici agli infermieri, promuovendo la formazione e l’innovazione.

Per Ignazio Marino la centralità del cittadino è la base da cui partire per realizzare la “rivoluzione dolce” che ha in mente il PD una volta al governo. Essenziale per Marino puntare sulla modernizzazione delle strutture ospedaliere italiane soprattutto al Sud, sulla trasparenza nella scelta di medici e manager della sanità pubblica, e sulla formazione e sulla valutazione nel sistema dei controlli.  “Ma un Paese veramente libero e moderno, un sistema sanitario efficiente ed efficace – ribadisce Marino – è veramente tale quando investe sulla ricerca, specie su quelle più innovative come ha in programma il Governo Velroni. Solo così l’Italia sarà veramente un Paese moderno”.