Mese: Giugno 2008

Famiglia Cristiana contro il premier: “Berlusconi ossessionato dai pm”

Il settimanale attacca Silvio Berlusconi e critica la norma blocca-processi. “Gli avvocati sono la sua passione, li fa eleggere in Parlamento”. Poi cita Alfano. “Il Cavaliere ha un’ossessione: i magistrati. E una passione: gli avvocati. Naturalmente i primi sono contro di lui, gli altri li fa eleggere in Parlamento”. Nel giorno in cui il Csm comincia a lavorare sulla costituzionalità, o meno, del decreto sicurezza, la cosiddetta norma “salva premier”, anche il settimanale Famiglia Cristiana interviene duramente e critica l’atteggiamento del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che nei giorni scorsi aveva accusato i pm di essere sovversivi. L’editoriale di Famiglia Cristiana cita anche il Guardasigilli Angelo Alfano: “Uno degli avvocati ‘eletti’, ex segretario personale, lo mette ministro della Giustizia”. E dà un giudizio negativo sul provvedimento blocca-processi che sta occupando la cronache politiche di queste settimane: “Il pacchetto sicurezza è inquinato dal ‘complesso dell’imputato’ (definizione di Bossi), e brucia il capitale di fiducia degli italiani (che l’hanno votato a larga maggioranza), assieme all’immagine di grande statista. Ma allontana anche il Colle più alto della politica”. …

Violenza sessuale e reato di stalking: miopia e incoerenza del Governo

Giovedì scorso sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri due disegni di legge che, per diventare norme dello Stato, dovranno essere approvati dai due rami del Parlamento: il primo inasprisce le pene per le violenze sessuali, il secondo introduce il reato di stalking (atti persecutori e molestie insistenti). Nessuno nega la assoluta necessità di introdurre il reato di molestie e persecuzione nel nostro ordinamento penale e di far fronte al complesso tema della violenza sessuale, ma va ribadito che, nei testi presentati dai ministri Carfagna e Alfano, non sono affrontati i temi della prevenzione e del sostegno alle vittime, a differenza di quanto previsto dal disegno di legge Pollastrini-Mastella, presentato nella precedente legislatura. Compito delle parlamentari e dei parlamentari del Partito Democratico sarà quello di migliorare i contenuti di questi nuovi disegni di legge, attraverso la proposta di emendamenti specifici: oltre all’inasprimento delle pene, bisogna anche prevedere interventi che sostengano e diffondano la cultura del rispetto della donna. La violenza alle donne è stato oggetto di discussione al Senato, in occasione del pacchetto sicurezza: a …

La manovra triennale del Governo Berlusconi: prime valutazioni del Comitato economia e finanza del PD

Nonostante non siano ancora pubblicati i testi del disegno di legge e del decreto-legge con cui viene anticipata la manovra è, comunque, possibile esprimere un primo giudizio non analitico sulla base delle anticipazioni disponibili. Non si affronta il problema del potere d’acquisto delle famiglie e dei pensionati. Nel merito, la manovra di finanza pubblica proposta dal Governo è sbagliata e non affronta le emergenze del Paese: il recupero del potere d’acquisto dei redditi fissi, la competitività delle imprese. Infatti, come avevamo già denunciato a proposito del decreto-legge n. 93 (ICI, straordinari, mutui), dai provvedimenti annunciati non si evince una sola misura in favore di salari e pensioni. Dalle informazioni disponibili emergono, invece, disposizioni demagogiche e di scarso impatto redistributivo. La carta prepagata per i pensionati, ad esempio. Mentre il Governo Prodi aveva stanziato oltre 1,1 miliardi di euro per concedere la cosiddetta “quattordicesima”, ossia un beneficio compreso tra 336 e 504 euro annui in favore dei pensionati ultrasessantaquattrenni con redditi bassi, Tremonti istituisce per i pensionati al minimo una carta prepagata per le spese di …

“Farci popolo”, di Walter Veltroni

“Il PD è il nostro approdo. Siamo democratici, basta essere ex di qualcosa”. Così Walter Veltroni, segretario del Partito Democratico in chiusura dell’Assemblea Nazionale del PD. Tanti gli interventi che si sono succeduti nel corso della lunga giornata, che si è conclusa con la votazione della lista dei membri che andranno a formare la direzione del PD. Il segretario, prima di concludere il suo intervento finale, ha ribadito che ora “dobbiamo costruire ciò che è il nostro punto di approdo, che prima arriva e meglio sarà. Basta essere ex di qualcosa”. Poi ancora un riferimento al radicamento del PD sui territori: “Nella nostra gente questo è già successo e ora deve salire a partire dai comuni e dalle province. Oggi dobbiamo garantire ancora degli equilibri ma tra qualche mese dobbiamo poterci definire solo democratici, per quello che significa questa parola per noi”. La relazione introduttiva Vi proponiamo una sintesi della relazione introduttiva del segretario del PD Walter Veltroni all’Assemblea nazionale di Roma del 20 giugno. “Siamo preoccupati per l’Italia, che rischia di perdere una nuova …

“Di Robin Hood non c’è traccia, vincono sempre i ricchi”, di Alfredo Recanatesi

È sera, il Consiglio dei ministri è finito, ma di Robin Hood non ci sono tracce. Non ci sono tracce di una politica volta ad invertire le sperequazioni nella distribuzione del reddito, quindi ad alleviare la condizione di quelle fasce di popolazione il cui livello di vita continua ad essere eroso dal rincaro dei generi di prima necessità a fronte di una remunerazione del lavoro sostanzialmente stagnante. Altro che Robin Hood! Il grosso della manovra annunciata ieri da Tremonti consiste nel taglio – anzi, nell’ulteriore taglio – delle risorse degli enti locali che solo qualche illuso può escludere che non vengano così costretti o a calcare (ulteriormente) la mano fiscale nella imposizione di loro competenza, o, soprattutto, a tagliare (ulteriormente) servizi alla cittadinanza. E non è previsione azzardata pronosticare che a pagare questa reazione di Comuni e Regioni saranno ancora una volta le categorie più deboli. Poi c’è, tra le novità dell’ultim’ora, oltre ai già annunciati e corposi tagli alla sanità, la reintroduzione dei ticket: ritorneranno dall’anno prossimo; e così, dopo aver denunciato e documentato …

On. Ghizzoni e Miglioli “Proseguire nel processo per la strage di Monchio”

Manuela Ghizzoni e Ivano Miglioli firmano un’interpellanza per mantenere aperto il Tribunale di La Spezia, impegnato nei processi per le stragi nazi fasciste del dopoguerra “Il Tribunale di La Spezia rischia la soppressione e così corrono il rischio di non trovare giustizia le vittime e i famigliari della strage di Monchio, e con essa di altre sei stragi nazi fasciste avvenute in Italia”. A lanciare l’allarme sono i parlamentari modenesi Manuela Ghizzoni e Ivano Miglioli, che compaiono tra i firmatari di un’interpellanza urgente rivolta al Presidente del Consiglio, al Ministro della Giustizia e al Ministro della Difesa. Era il 18 marzo 1944 quando, a Monchio, Susano e Costrignano, furono trucidate dai nazisti 150 persone. Tra le vittime, che contavano indistintamente donne, uomini e anziani, si trovarono anche numerosi bambini. Le truppe naziste si mossero per rappresaglia contro la costituzione delle prime brigate partigiane sull’Appennino modenese, compiendo quella che è riconosciuta come la più feroce strage perpetrata nella provincia di Modena. Di quella strage, e di tutte le stragi nazifasciste rimaste a lungo insabbiate nel famoso …

“Un applauso da pedofili e stupratori” da Europa on-line

Sequestri, rapine, furti, associazioni a delinquere, stupri e violenze sessuali, aborti clandestini, usura, sfruttamento della prostituzione, omicidio colposo per medici e pirati della strada, traffico di rifiuti, bancarotta fraudolenta, frodi fiscali, violenze private, maltrattamenti in famiglia, corruzione, abuso d’ufficio, peculato, rivelazioni di segreto d’ufficio, intercettazioni illecite, reati informatici, detenzione di materiale pedopornografico, molestie, t r u f f e , adulterazione di cibi, incendi dolosi, detenzione abusiva di armi. Questa dunque è la criminalità minore che da ieri va in frigorifero. Processi sospesi, un mare di carte per avvertire le parti in causa. La resa definitiva della giustizia. Abbiamo passato anni a polemizzare a sinistra contro una concezione aristocratica secondo la quale l’unico allarme sociale veniva dal grande crimine organizzato. Il resto non contava. Il resto è il 90 per cento delle cause pendenti davanti ai tribunali. La quotidianità di ogni cittadino, fortunato certo perché non è nel mirino dei camorristi o di al Qaeda. Ma non per questo più sereno. Colpisce, in questo elenco di reati che ora per Berlusconi e la destra diventano …