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“Inaugurazione della Tav? No, grazie”

L’on. Manuela Ghizzoni non parteciperà al viaggio di inaugurazione della nuova linea ad alta velocità per protesta contro la politica delle Ferrovie che penalizza i pendolari

“Dopo le interrogazioni parlamentari cadute nel vuoto e gli appelli degli utenti rimasti inascoltati non mi resta altra soluzione che non presentarmi, per protesta, al viaggio di inaugurazione della linea dell’Alta velocità”. Con queste parole l’onorevole Manuela Ghizzoni declina l’invito di Trenitalia a partecipare all’inaugurazione della linea ad alta velocità, domenica 14 dicembre. In questo modo la parlamentare intende esprimere tutto il suo rammarico per la scarsa attenzione mostrata nei confronti degli utenti della linea Modena – Carpi – Mantova.

“Come parlamentari del Pd – precisa Manuela Ghizzoni – abbiamo raccolto l’appello del Consiglio comunale di Carpi sollecitando un incontro tra tutte le istituzioni locali e la Regione e presentando, insieme ai colleghi deputati della Lombardia e della Toscana, una mozione sull’alta velocità e sul trasporto pubblico locale. Tuttavia – aggiunge – nonostante l’impegno in Parlamento e gli sforzi della Regione Emilia Romagna, i tempi di percorrenza subiranno allungamenti tra i cinque e i dieci minuti; delle tre coppie di nuovi treni diretti che erano state promesse ne arriverà solo una; le ‘corsette’ tra Modena e Carpi verranno ripristinate con vecchie automotrici diesel; saranno soppressi i collegamenti intercity con Roma. Sono state così disattese tutte le richieste avanzate dagli utenti – conclude la parlamentare del Pd – a conferma che si sta portando avanti una politica poco lungimirante sulle potenzialità del servizio ferroviario”.

Nell’interrogazione presentata alla Camera l’on. Ghizzoni pone l’attenzione anche sui costi del servizio: “A fronte di queste decisioni negative – afferma – va ricordato che da settembre gli utenti hanno subito anche un nuovo salasso sulle tariffe. Chiedo al governo e al ministero dei Trasporti come intenda porre rimedio a quello che oggi si palesa come un grave disservizio per i pendolari della tratta Modena – Mantova, che utilizzano in gran parte la linea per esigenze lavorative e di studio”.

 

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