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Sardegna al centrodestra

Numero impressionante di schede nulle. Cappellacci prende 5 punti in meno della sua coalizione. L’analisi di Soru: “Decisiva la crisi economica”

La vittoria di Berlusconi più che di Ugo Cappellacci. Il centrodestra si avvia a governare la Sardegna con un candidato che ha raccolto 5 punti in meno della coalizione che lo sostiene.

nella notte Renato Soru ha prima riconosciuto la vittoria del suo avversario: “Conta chi ha preso un voto in più e lo ha preso la coalizione di centrodestra e Ugo Cappellacci: di questo bisogna avere rispetto”. Poi dopo aver ringraziato i sardi ha spiegato di “credere fino in fondo nel Pd, ho messo tutto in questo progetto. Mi sarebbe piaciuto essere ancora di più di aiuto e la vittoria avrebbe dato una mano in questo senso. Il Pd ha, comunque, un grande futuro davanti”.

Nella sua prima analisi ha spiegato che “tanti fattori hanno determinato l’esito del voto. Ha influito la crisi economica ma anche certe scelte del governo che si è
ricordato solo in questi giorni, a ridosso delle elezioni, di ritirare l’opposizione a una legge sarda sui dipendenti regionali”.Il dato pressochè definitivo (91% di sezioni scrutinate) assegna a Cappellacci il 51,86% dei consensi, mentre il presidente uscente, Renato Soru si attesta al 43% e la coalizione di centrosinistra al 38,67%, con il PD primo partito al 25%, IDV al 5% e il PRC al 3%.
Ma la terza forza sarda è quella delle schede nulle: sono quasi 15.000, a cui si aggiungono le schede annullate volontariamente dall’elettore (circa 3300) e quelle bianche (più di 5000).

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