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Sicurezza, ronde via del decreto. Governo battuto sugli immigrati.

Alcuni deputati del PDL  votano  con l’opposizione. Lega furiosa “E’ un tradimento”. Retromarcia del governo sulle ronde e secca bocciatura sull’esecuzione dell’espulsione degli immigrati. Momenti difficili per l’esecutivo a Montecitorio dove l’aula sta esaminando il dl sicurezza.
Fortemente volute dalla Lega e altrettanto fortemente contestate dall’opposizione e criticate dal Csm e dai sindacati di polizia, le ronde sono state stralciate dal decreto. Il governo, infatti, davanti all’ostruzionismo dell’opposizione, ha accettato di farle confluire nel disegno di legge sempre in materia di sicurezza all’esame della Camera. Soddisfatta l’opposizione. Che, poco dopo, ha incassato un nuovo successo. L’aula infatti ha approvato a scrutinio segreto gli emendamenti del Pd e dell’Udc al decreto che sopprimono l’articolo del testo sull’esecuzione dell’espulsione degli immigrati. Gli emendamenti miravano alla soppressione dell’articolo 5 del decreto legge, che aumentava a 180 giorni il tempi di permanenza nei Cpt degli immigrati. Gli emendamenti sono passati con 232 voti a favore, 225 contrari e 12 astensioni (compresi alcuni dipietristi, cosa che ha scatenato l’irritazione del Pd).

Prevedibile l’ira della Lega che dopo lo stop sulle ronde deve incassare una nuova sconfitta. Non a caso il Carroccio parla di “tradimento” e punta il dito contro almeno 20 deputati del Pdl nella votazione a scrutinio segreto si sono schierati con l’opposizione.

“Questo voto conferma che c’è una parte della maggioranza per cui conta l’adesione alle regole della civiltà del nostro Paese e che non si lascia dettare l’agenda dalla Lega” commenta Antonello Soro, capogruppo del Pd.

Tornando alle ronde, da punto di vista tecnico, sarà un emendamento della commissione a cancellare dal decreto sicurezza la norma. Le norme poi verranno molto probabilmente inserite in un disegno di legge di cui il governo chiederà l’esame quanto prima già nella riunione dei capigruppo prevista per questo pomeriggio.

“Quando prevalgono la saggezza e la ragionevolezza non vince nessuno ma sono tutti a vincere”, spiega il capogruppo del Pd Antonello Soro. “Siamo molto soddisfatti – sostiene Michele Vietti dell’Udc – che il governo abbia cambiato parere su una nostra proposta molto ragionevole. Grazie al nostro ostruzionismo salta un macigno e ora siamo impegnati nell’accelerare l’esame del testo”.

Polemico, invece, il ministro della Difesa Ignazio La Russa: “Nessun passo indietro, metteremo la fiducia probabilmente lunedì 20 aprile. L’atteggiamento della sinistra ci costringe a un voto di fiducia che è figlio di un’inutile e sterile polemica”.

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