Anno: 2010

"Sistema Marchionne", di Massimo Giannini

Nel Paese degli opposti estremismi, il caso Fiat è diventato un paradigma della Modernità. Sedicenti leader sindacali lo usano con poca prudenza: una clava da brandire contro i “padroni”, rispolverando un conflitto di classe irripetibile e rievocando un clima di fascismo improponibile. Ma sedicenti pensatori liberali lo usano con poca conoscenza: una pietra angolare del riformismo, da lanciare contro tutti i conservatorismi. Pomigliano e Mirafiori si impongono nel discorso pubblico come luoghi-simbolo di ogni cambiamento, non solo industriale. Secondo questa chiave di lettura, conservatrici sono quelle migliaia di operai che non si adattano all´idea di veder ridotto il perimetro dei diritti e peggiorato il modo della produzione. Conservatrici sono quelle casamatte della sinistra sindacale che non si rassegnano alla dura legge del mercato globale. Conservatrici sono quelle trincee della sinistra politica che non scorgono nella trasformazione post-fordista della fabbrica l´opportunità di riscrivere il proprio decalogo di valori. Conservatrici sono persino quelle frange della rappresentanza confindustriale, con modelli di relazioni solide nel settore pubblico delle public utilities e collaudate nel settore privato delle piccole imprese, che …

Fiat, "Investimenti preziosi, ma strappi sulle regole", di Paola Bragantini, Gianfranco Morgando e Stefano Fassina,

Documento congiunto di: Stefano Fassina, Responsabile economia e lavoro PD, Gianfranco Morgando, Segretario PD Piemonte, Paola Bragantini, Segretaria PD Torino “L’accordo su Mirafiori come l’accordo su Pomigliano vanno valutati su due piani distinti, sebbene connessi: la riorganizzazione delle condizioni del lavoro; le regole della rappresentanza, della democrazia e della partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici alle sorti dell’impresa. Sul primo piano, la ridefinizione, impegnativa ed intensa, avviene a fronte di una prospettiva di sviluppo e di occupazione. Sul piano delle regole della rappresentanza e della democrazia si compiono strappi ingiustificabili, mentre non si fa alcun passo avanti per la partecipazione dei lavoratori nell’impresa, anzi il ritorno alle Rappresentanze Sindacali Aziendali è un chiaro passo indietro”. E’ quanto si legge in un documento congiunto redatto al termine della riunione delle segreterie del Pd piemontese e del Pd torinese con il responsabile dell’Economia e del Lavoro della segreteria nazionale del Pd, riunione convocata per esaminare insieme la questione Fiat. Il testo è firmato da Stefano Fassina, Gianfranco Morgando e Paola Bragantini, rispettivamente membro della segreteria nazionale e …

"Con la crisi la filantropia (salvo qualche eccezione) va in crisi", di Dario Aquaro

La filantropia non tira più, i grandi donatori si fanno più prudenti, e le associazioni di beneficenza vengono colpite dai tagli decisi dal governo. Il dibattito sul futuro della filantropia si è riacceso nei paesi industrializzati: perché proprio quando la gente deve fronteggiare l’impatto della crisi economica, ecco che i “ricchi” sembrano nascondersi. «Le piccole donazioni sono aumentate esponenzialmente ma i grandi donatori sono piuttosto scomparsi». In Irlanda Fergus Finlay è a capo della Barnardo’s, un’opera di beneficenza per bambini, e negli ultimi due anni ha cercato di soddisfare la crescente domanda di servizi sforbiciando anche i salari del suo staff. Il problema però rimane: come stimolare la filantropia, renderla più efficace, ridefinire i rispettivi ruoli del pubblico, del privato e del “terzo” settore? «I provvedimenti austeri del governo che ha tagliato 850 milioni di euro dai programmi di tutela sociale si riveleranno disastrosi», spiega Finlay al Financial Times. Come altri leader di associazioni no profit nel mondo, dubita che l’aiuto dei privati possa così compensare i tagli nei sovvenzionamenti pubblici. Mentre si discute di …

Università, Ghizzoni: la Gelmini fa il gioco delle tre carte

L’on. Ghizzoni: “Ha ragione il Rettore Tomasi quando invoca nuove risorse per il sistema universitario italiano. Peccato che di risorse aggiuntive la riforma non ne preveda. Anzi”. L’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Istruzione e Cultura della Camera, commenta l’intervento del Rettore Mario Tomasi sulla legge di riforma dell’Università approvata di recente. Ecco la sua lettera Caro direttore ha ragione da vendere il Magnifico Rettore Tomasi quando invoca nuove risorse, da subito, per il sistema universitario italiano. Peccato che di risorse aggiuntive la riforma Gelmini non ne preveda, così come non sarà in grado di rispondere ai bisogni del sistema perché non rilancia davvero l’autonomia degli atenei basata sulla valutazione; non sostiene realmente il diritto allo studio; non valorizza le competenze e i talenti sia del personale di ruolo che di quello precario. E non mette in campo un credibile progetto di investimento, quindi alla fine non vale niente, semplicemente perché non costa niente allo Stato. Come stabilito dalla legge di stabilità (la vecchia finanziaria), il Fondo di finanziamento ordinario per le università per …

"La polizia carica i pastori sardi, è polemica", di Anna Rita Cillis e Piergiorgio Pinna

Scontri a Civitavecchia. La Questura: non c´era preavviso. I manifestanti: trattati da criminali. Bloccati nel porto Fermati anche i pullman che dovevano portarli nella capitale. Speravano di manifestare a Roma. Sono stati bloccati da polizia e carabinieri prima ancora di salire sui 5 pullman che li attendevano al porto di Civitavecchia. Nella capitale i pastori sardi volevano «dar vita a una conferenza stampa per spiegare le ragioni del malcontento». Ma il viaggio degli oltre 300 allevatori dell´Mps, iniziato a Olbia l´altra notte, si è concluso alle 6 del mattino tra forti tensioni. I dimostranti – dicono ora alla questura di Roma – hanno tentato di forzare il blocco. Così la polizia ha risposto denunciando due di loro per resistenza e lesioni (un agente è rimasto contuso) tutti gli altri per manifestazione non autorizzata e per essersi rifiutati di farsi identificare. Ma la versione degli allevatori non collima con le ricostruzioni ufficiali secondo cui i pastori volevano manifestare sul Grande Raccordo Anulare. E una dirigente del Movimento, Maria Barca, denuncia di essere stata colpita «con un …

Maestri e bufale al cinema, il meglio e il peggio 2010

I film del 2010 de l’Unità scelti da Alberto Crespi, Gabriella Gallozi e Dario Zonta. Una annata eccellente per il cinema italiano, soprattutto d’autore, senza dimenticare il documentario, mentre il paese, l’economia e la politica affondano. Non a caso “L’uomo che verrà” e “Noi credevamo” spiccano tra le nostre segnalazioni. E mentre c’è un cinema che ascolta e guarda i moti dell’anima, dell’orrore (da “El Sicario” alla Bollywood di “My Name Is Khan”), la quantità di storie da grande schermo che hanno deluso abbonda: basta una breve navigazione on line per rendersene conto. E il Leone d’oro 2010, “Somewhere” di Sofia Coppola? Bocciato. I FILM DEL 2010 DI ALBERTO CRESPI I cinque film più belli 1 “Noi credevamo” di Mario Martone 2 “My Name Is Khan” di Karan Johar 3 “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti 4 “Avatar” di James Cameron 5 “Toy Story 3” di Lee Unkrich I cinque film più brutti 1 “The Tourist”di Florian Henckel von Donnersmarck 2 “Sex & the City 2” di Michael Patrick King 3 “Miral” di Julian Schnabel …

Stangata in arrivo, mille euro a famiglia Crescono benzina, tariffe e servizi bancari

È in arrivo una stangata di oltre 1.000 euro a famiglia. Secondo i calcoli di Adusbef e Federconsumatori, tra rincari di alimentari, benzina, tariffe, assicurazioni e servizi bancari, il 2011 sarà “un anno infelice”, con un impatto di 1.016 euro annui a famiglia. La voce più consistente sarà quella alimentare, con aumenti annui di 267 euro, ovvero del 6%. A seguire i carburanti, per i quali, sulla scia dei previsti incrementi del petrolio (si dà ormai per scontato un rally fino a 100 dollari al barile) la spesa aumenterà di ben 131 euro l’anno. Oltre 120 euro in più saranno spesi per il trasporto ferroviario, comprese le tratte dei pendolari, mentre i prezzi dell’Rc auto cresceranno, secondo Adusbef e Federconsumatori, di 105 euro (+10-12%). Aumenti sono previsti anche per le tariffe autostradali (+2%), per quelle del gas (+7-8%) e della luce (+4-5%), per quelle dei rifuiti (+7-8%) e per l’acqua (+5-6%). L’aumento più consistente in termini percentuali è però quello del trasporto pubblico locale (+25/30%). ”Anche il 2011 – commentano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, …