cultura

Bondi amareggiato? Ma la cultura è in bancarotta", di Vittorio Emiliani

Mentre il ministro Sandro Bondi piange chiedendo di poter dare le dimissioni dal Ministero (che peraltro ha pochissimo frequentato, fin dagli esordi), il mondo dello spettacolo gli dà uno schiaffo istituzionale disertando, per la prima volta nella storia, i lavori della Consulta. Accusa lui e il suo governo di aver «pervicacemente» puntato a tagliare investimenti e occupazione. Oggi il mondo dei beni culturali ha organizzato al Colosseo e presso altri monumenti manifestazioni per «abbracciare» quei cari siti lasciati in pratica senza fondi né tutori. Una sorta di rigetto collettivo mai visto da parte di esponenti del mondo sindacale, associativo, culturale, tecnico-scientifico.
L’altra sera al concerto di Martha Argerich, il presidente dell’Accademia di Santa Cecilia, Bruno Cagli, uomo non impulsivo, ha denunciato la insostenibile situazione di una Fondazione (una delle poche) che già vive di risorse proprie, fra abbonamenti, biglietti, sponsor, ecc., per il 50 per cento, per una quota cioè considerata invidiabile in tutta Europa. Dove le istituzioni musicali – se lo ficchino bene in testa quanti ritengono che con musei e teatri d’opera «si fanno un mucchio di soldi» – ricevono fondi pubblici ben maggiori. Certo, poi allestiscono molti più spettacoli.Ma Santa Cecilia non è da meno, con oltre 600 concerti all’anno. Colpa di Bondi, allora? Colpa anzitutto del governo Berlusconi. Colpa di un ministro, Tremonti, che ha usato la sega elettrica per tagliare risorse già molto più magre di quelle previste in Europa, collassando siti archeologici, archivi, biblioteche, musei, monumenti, teatri d’opera e teatri di prosa, ecc. Di fronte a questa bassa macelleria che penalizzerà per anni e anni un Paese già culturalmente depresso, il titolare del Collegio Romanoo non ha tentato affatto una difesa delle sue alte prerogative o l’ha tentata assai flebilmente. Occupandosi assai più del Pdl (di cui è coordinatore) che non del MiBAC.
Ora, amareggiato, dice che vuole dedicarsi unicamente al partito e alla famiglia. Si accomodi. L’avesse fatto prima. In ogni caso la sua amarezza è giustificata soltanto nei confronti del governo al quale la sua arrendevolezza ha peraltro giovato
non poco. Due esempi, fra i tanti: a) aver avallato l’esclusione delle Soprintendenze, i commissariamenti,
le norme «speciali» dietro le quali si è scoperta, ben annidata, la «cricca»;
b) aver dichiarato valido l’impegnativo Codice per il Paesaggio ereditato da Rutelli per lasciarlo annegare nel nulla, a cominciare dalla co-pianificazione MiBAC-Regioni.
È un caso se il solito Tremonti chiede ora di togliere i vincoli paesaggistici e urbanistici? Se ci fossero piani aggiornati e impegnativi, non potrebbe farlo. Così può reclamare una deregulation totale. Unico caso in Europa.
Nel periodo 2008-2011 la cultura ha perso, secondo uno studio della Uil, il 64per cento delle risorse compresi i tagli al Fus hanno mutilato cinema, musica, teatro, danza, ecc. sacrificando anzitutto gli investimenti che creano lavoro, il più qualificato. «La cultura non si mangia», ha tagliato corto Giulio Tremonti («sono stato frainteso», ha detto poi come un simil-Berlusconi qualunque). In realtà in tutto il mondo civile la cultura viene considerata, da anni, uno dei «motori» della creatività, della progettualità,
e quindi dello stesso sviluppo.
Da noi, no. Ora Bondi può essere amareggiato finché vuole. Mai era stata condotta alla bancarotta la cultura, coi suoi beni, il paesaggio, le masse artistiche, i tecnici, i restauratori, i registi, gli attori, i cantanti, cioè l’Italia più amata nel mondo.

L’Unità 05.03.11

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AI CADUTI DELLA CULTURA

Chi non ce l’ha fatta dopo i tagli
Ecco l’elenco delle istituzioni chiuse o sospese per mancanza di fondi. Gli enti ritenuti «inutili» sono stati resi tali dal governo
ETI Ente Teatrale Italiano (Roma – Italia)
Napoli Teatro Festival (Napoli)
Teatro Trianon Napoli
Rassegna Suoni & Visioni Milano (sospeso attività)
Festival Teatri delle Mura a Padova
Rialto Sant’Ambrogio (Roma)
Cinema Teatro Politeama Asti
Rosso Festival Caltanissetta
Laboratorio teatrale Gigi Proietti (Roma)
Teatro San Martino Bologna (sospeso attività)
Teatro Sociale Canicattì (sospeso la stagione)
Rassegna ‘Castelli in scena’ (Alba)
Festival ‘Dreamtime’ (in forse)
Teatro del Lido Ostia (occupato)
Teatro Politecnico (Roma)
Festival Bestiario (Roma)
Festival Bella ciao (Roma)
Festival Dedica Asolo
Teatro carcere al Due palazzi (Padova)
Filo d’Arianna Festival (Belluno)
Fondazione Toscana Musica e Arte (Arezzo)
Teatro Petrarca (Arezzo chiuso per restauro da 4 anni
MUSICA
Orchestra Regionale di Roma e del Lazio
Festival Progetto Musica (Roma)
Festival Barocco (Viterbo)
Centro Reggino di Musica Classica (Reggio Calabria)
Centro Jazz Calabria (Cosenza)
Associazione Musicale Felice Romani (Moneglia)
Rassegna Canto delle Pietre (Como)
Autunno musicale (Como)
Arezzo wave (trasferito)
Danza
Compagnia Danza Ricerca
Compagnia Associazione Florence Dance
Compagnia Il pudore bene in vista
Corpo di Ballo del Teatro Verdi di Trieste
Dance Festival (Olbia)
Culture dei Mari – Comitato Euromediterraneo
ARCHEOLOGIA
Casa Armaturarum (Pompei)
Centro storico dell’Aquila (abbandonato dopo il
terremoto)
Zona Archeologica Campi Flegrei (Napoli)
Museo Archeologico Castello di Baia (Napoli)
Domus Aurea
Cantiere Navi (Pisa)
Museo regionale di scienze naturali di Torino
Reale tenuta di Carditello (Caserta)
Sito di Tuvixeddu
Borgo di Leri Cavour (Torino- Vercelli)
Villa Reale (Monza)
Città della Scienza di Roma (progetto esecutivo
non realizzato)
BIBLIOTECHE
Biblioteca Nazionale Firenze (apre solo per mezza
giornata)
Biblioteca di società di storia patria Napoli (sospeso
attività)
Biblioteca del Conservatorio S. Pietro a Majella Napoli
Biblioteca comunale San Lorenzo Roma (sezione
ragazzi chiusa)
Sistema bibliotecario di Villa San Giovanni Reggio
Calabria
ET ALIA
Festival internazionale del cinema di animazione (Lucca)
Rassegna Alba Libri (Alba)
Cantieri Culturali alla Zisa (in abbandono – sospensione
regolare attività sull’arte contemporanea)
Teatro San Gerolamo di Milano (da anni si annuncia la
riapertura)

L’Unità 05.03.11