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"Scalfaro: la Costituzione è sotto attacco", di Giovanna Casadio

L´augurio di Oscar Luigi Scalfaro è di «coinvolgere il maggior numero di cittadini» nel C-day, nella mobilitazione per la Costituzione e la scuola che si terrà sabato in un centinaio di piazze italiane e straniere. Ma soprattutto, l´ex presidente della Repubblica e “padre costituente” invia al comitato “A difesa della Costituzione, se non ora quando?” un messaggio che è insieme di allarme e di pungolo: «È doveroso denunciare i tentativi di aggressione alla Costituzione che passano soprattutto attraverso i propositi di riduzione dell´autonomia e dell´indipendenza della magistratura e le proposte di modificare le norme che regolano il giudizio di costituzionalità delle leggi». Parole che arrivano puntuali ora che il governo si appresta a cambiare 14 articoli della Carta per rivoluzionare l´ordinamento giudiziario. La preoccupazione quindi, «è molto forte», ma come accadde con il referendum costituzionale del 2006 in cui i cittadini bocciarono la riforma del centrodestra, così – afferma Scalfaro a nome dell´Associazione “Salviamo la Costituzione, aggiornarla non demolirla” – gli italiani «sapranno ancora una volta rinnovare il proprio amore per la Costituzione repubblicana nata dalla lotta di Resistenza e di Liberazione».
È il miglior viatico (e Scalfaro potrebbe essere in piazza) a una giornata di iniziative, flash mob, cortei, adesioni che continuano a crescere. Oltretutto difesa della Carta e della scuola pubblica vanno a braccetto nella mobilitazione di sabato. Lo ripete a Montecitorio Dario Franceschini nell´interrogazione alla ministra Gelmini, che «sa solo schierarsi con Berlusconi, invece le piazze torneranno a riempirsi per difendere Costituzione e scuola». In piazza ci sarà la Cgil. «Difendere la Costituzione dai continui e strumentali attacchi è un impegno etico, oltre che politico e sociale, specie per un sindacato come la Cgil che considera fondamentali gli articoli che parlano del lavoro e dei problemi sociali ed economici». Tra le adesioni – oltre ai politici, da quelli di Fli a Vendola, Bersani, Di Pietro, Tabacci – intellettuali, personaggi dello spettacolo. Claudio Bisio apre la carrellata di testimonianze nello spot per il C-day, in cui gli articoli della prima parte della Carta sono recitati come passi di un breviario laico. Tra i messaggi di adesione, Dario Vergassola: «Alla Costituzione sta accadendo quello che succede al paesaggio, viene distrutto poco alla volta». Ottavia Piccolo: «Sarò in piazza perché sono nata in tempo di democrazia e diritti e se volevo qualcosa di diverso nascevo nel Far West o nella Chicago anni ‘20». E Antonello Venditti: «La Costituzione deve essere il nostro zenit». Ad aprire il corteo romano un Tricolore di 200 metriquadri. Beppe Giulietti invita a portare la Costituzione. Domenico Petrolo del comitato promotore: «Tutte le iniziative sono all´insegna della Carta e di tutti quei diritti e libertà fondamentali come l´istruzione pubblica, l´informazione, la giustizia che ogni giorno vengono minacciati da questo governo».

La Repubblica 10.03.11