Mese: Maggio 2011

Draghi , sì alla manovra a giugno «Declino non è ineluttabile», di Paola Pica

Il governatore cita Einaudi: risorgimento politico insieme a risorgimento economico. Basta intrecci corporativi. L’Italia è un Paese con un’economia «insabbiata» ma non è sulla via di un «declino ineluttabile» e per questo deve concentrare gli sforzi per «tornare alla crescita». Nella ripresa bisogna crederci, poiché essa è legata solo in parte a fattori economici e anzi «dipende dalle istituzioni, dalla fiducia dei cittadini verso di esse, dalla condivisione di valori e speranze». È questo il messaggio di Mario Draghi, presidente designato della Bce, alla sua ultima relazione da governatore della Banca d’Italia. L’ESORTAZIONE – «Ciò che può unire è più forte di ciò che divide» è l’esortazione del banchiere centrale che in chiusura delle Considerazioni finali lamenta di sentirsi un po’ come il suo «ben più illustre predecessore» Luigi Einaudi. «A distanza di 5 anni, quando si guarda a quanto poco di tutto ciò si sia tradotto in realtà – dice riferendosi alle riforme – viene in mente l’inutilità delle prediche». «Quale Paese lasceremo ai nostri figli?» si chiede Draghi. «E perché la politica non …

Amministrative, Baruffi: “La Caporetto del centrodestra”

Il dato che emerge dalle prime analisi del voto a Modena e nel resto d’Italia. Analisi del voto e referendum. Questi i temi al centro della direzione del Pd convocata per domani, mercoledì primo giugno, alle 20.45 nella sala C di palazzo Europa. All’analisi del voto e dei flussi elettorali il Pd modenese intende dedicare anche un seminario di approfondimento, che si terrà nei prossimi giorni, dopo la tornata referendaria. Intanto però emergono le prime indicazioni di una tornata elettorale che ha segnato, a parere unanime dei commentatori, una durissima sconfitta del centrodestra e del presidente del Consiglio. “In Emilia-Romagna e a Modena – spiega il segretario provinciale del Pd Davide Baruffi – mediamente vinciamo e vinciamo bene, anche in realtà che parevano inespugnabili come Cento o molto complicate per la gestione passata (penso a Bologna ma anche a Finale Emilia). Le sfide che avevamo di fronte nei 6 comuni andati al voto in provincia di Modena erano difficili, in alcuni casi difficilissime: avendo a riferimento le regionali dell’anno passato, noi eravamo tecnicamente minoranza o …

Pdl: "Riconoscimento ex combattenti Salò. Per loro contributi statali come per Anpi"

Le Associazioni degli ex combattenti della Repubblica sociale di Salò potrebbero avere lo stesso riconoscimento dell’Anpi e delle altre associazioni ex combattentistiche, ricevendo anche contributi statali: l’apertura è prevista da una proposta di legge del Pdl al voto della commissione Difesa della Camera. Ma è scontro con le opposizioni. La proposta di legge, di cui Gregorio Fontana è il primo firmatario, nasce dalla volontà di dotare le associazioni ex combattentistiche di una personalità giuridica, visto che tra l’altro ricevono dei fondi dal ministero della Difesa (tra il 2009 e il 2011 hanno ricevuto 1,5 milioni annui complessivamente). Il provvedimento stabilisce i requisiti perché queste associazioni ricevano il riconoscimento di Associazioni di interesse delle Forze Armate: tra i requisiti ci deve essere la loro apoliticità e che i loro statuti rispettino i principi di democrazia interna. I problemi cominciano perché la proposta assegna al Ministero un compito di vigilanza non solo sulla legittimità dei loro statuti, ma sulle attività stesse delle associazioni. E qui il centrosinistra vi ha visto la volontà di sottoporre a controllo l’Anpi, …

"Il premier lasci, ormai è alla paralisi poi riforma elettorale o si vada al voto", intervista a Pier Luigi Bersani di Goffredo De Marchis

Bersani al Pantheon festa PD dopo i risultati dei ballottaggi. Sudato e quasi senza voce. Dopo la festa al Pantheon, Pier Luigi Bersani continua a godersi il successo del centrosinistra ricevendo telefonate nel suo ufficio. Si toglie anche qualche soddisfazione personale. «Ricordo le risatine che accompagnarono il mio pronostico, tre mesi fa. Pisapia vince facile, avevo detto. Com`è finita?». Difende le sue metafore prese in giro da Crozza: «Nei bar mi capiscono quando dico che un maiale non è fatto solo di prosciutti». Cosa significa il suo appello al premier per l`apertura di una fase nuova ? «Che Berlusconi si deve dimettere. E che il Parlamento cerchi, in una fase molto stretta di poche settimane, la soluzione di una nuova legge elettorale. Dopo di che si va a votare». Il Cavaliere dice che andrà avanti. «Lo farà affrontando una verifica parlamentare dove dovrà certificare il ribaltone che ha portato a una maggioranza Berlusconi-Scilipoti-Bossi e con la sentenza drammatica delle amministrative sulle spalle. Elezioni che dimostrano inequivocabilmente due cose: la fine della coalizione di governo e …

"Un patrimonio dilapidato da troppi errori", di Stefano Folli

In quindici giorni il volto dell’Italia è cambiato. La trasformazione è profonda e radicale. Certo, si tratta di un voto amministrativo, riguarda il governo delle città e manca la controprova che gli italiani voterebbero allo stesso modo se domani fossero chiamati a esprimersi nelle elezioni politiche. Sotto questo aspetto, i toni enfatici del governatore Vendola sembrano alquanto prematuri, per non dire inopportuni, in un centrosinistra che sa di essere solo all’inizio di un lungo percorso. Tuttavia quel che è accaduto a Milano, Napoli, Trieste, Cagliari, Novara e in altri centri assomiglia a una rivoluzione. Nel Nord si è spezzato il filo di una relazione speciale e ormai antica fra l’asse politico Pdl-Lega e l’Italia dei ceti produttivi. Pisapia a Milano ha vinto non in quanto pericoloso eversore, bensì come riconosciuto rappresentante di un «establishment» cittadino desideroso di aria nuova. E va dato atto al sindaco eletto di aver usato subito parole di riconciliazione. Nel Sud, a Napoli, il centrodestra è stato punito al di là dei suoi demeriti per aver promesso molto e realizzato poco. …

"Dai Caraibi all´esilio russo tre anni di ipotesi sulla "fine" del Cavaliere", di Filippo Ceccarelli

Niente ha acceso la fantasia più della conclusione della carriera di Berlusconi. Ora l´epilogo è a portata di mano con la normalità del voto Tra sogni e incubi, si è arrivati all´attuale disfatta, reale, elettorale. Da parte di un avvocato a Milano e di un magistrato a Napoli, Paradossi mediatici e cortocircuiti elettorali: per Berlusconi è la fine, ma come andrà a finire Berlusconi? Film, esilio, vignette, galera, marketing, pazzia, biologia, Bagaglino, Sacre Scritture, guerra civile, successione del sangue e isole sperdute nei mari tropicali: di tutti i possibili esiti pregiudiziali, di tutte le ipotetiche conclusioni almanaccate prima del tempo, niente ha più acceso la fantasia della fine immaginaria del Cavaliere. The end, game over o tilt? Ora che l´epilogo sembra a portata di mano, e attraverso la normalità di una pacifica sconfitta elettorale, varrà giusto la pena di ricordare che sono quasi tre anni ormai che se ne parla, e sempre con il retropensiero di un´esercitazione vana e anzi di solito rivelatasi così avventata da risolversi nell´incredulità. «Bye bye Berlusconi» si leggeva ieri pomeriggio …

"L'assalto al Lido di Venezia cemento all'ombra della cricca", di Francesco Erbani

Un grande buco, anzi una voragine pietosamente recintata e coperta da una plastichetta di cantiere. Intorno, dove un tempo brillava il verde brunito di una pineta, il vento alza mulinelli di polvere bianca. A quasi tre anni dall’inizio dei lavori, la voragine è tutto quel che c’è del Nuovo Palazzo del Cinema, una delle grandi opere infilate fra le celebrazioni dell’Unità d’Italia, che quell’appuntamento ha già saltato e che chissà se vedrà mai la luce. O chissà come, visto che siamo alla quinta revisione del progetto e a ogni revisione si toglie un pezzo. Giancarlo Galan, neoministro dei Beni culturali, ex governatore della Regione Veneto, era qui davanti al Casinò il 28 agosto del 2008. Sistemava la prima pietra del nuovo edificio. Con lui l’allora sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, l’ex ministro Sandro Bondi e il presidente della Biennale Paolo Baratta. Dalla prima pietra alla pietra tombale. Ora, trentatré mesi dopo, Galan fa sapere che per il Palazzo del Cinema serve un’idea nuova, che i costi sono troppo elevati e che così non si va …