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"A proposito dell’INVALSI…", di Donatella Poliandri *

In questi mesi molto si è letto sulle prove INVALSI, e in molti hanno sostenuto come, alle scuole italiane, non possano bastare i risultati delle prove per migliorare. Nessuno si è però soffermato a segnalare quali altre ricerche l’INVALSI svolge e in che modo cerca di esplorare cosa accade all’interno delle istituzioni scolastiche, promuovendo il confronto e il miglioramento.
In questi mesi molto si è letto sulle prove INVALSI, e in molti hanno sostenuto come, alle scuole italiane, non possano bastare i risultati delle prove per migliorare, in quanto gli apprendimenti degli studenti rappresentano l’esito di complessi processi individuali e sociali che i cosiddetti ‘test’ sono in grado di cogliere ‘solo’ in parte. Nessuno si è però – ovviamente – soffermato a segnalare quali altre ricerche l’INVALSI svolge e in che modo cerca di esplorare cosa accade all’interno delle istituzioni scolastiche, promuovendo il confronto e il miglioramento.

Proprio in quest’ottica, grazie al contributo dei fondi strutturali europei, L’INVALSI ha messo a punto il progetto “Valutazione e Miglioramento” (VM) che coinvolge circa 360 fra scuole del 1° e del 2° ciclo, destinatarie dei fondi europei FSE e FESR PON, collocate nelle regioni Obiettivo convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia).
Il progetto VM ha lo scopo di condurre osservazioni in profondità delle singole istituzioni scolastiche in una prospettiva di valutazione sistemica, integrando dati rilevati con tecniche quantitative o già presenti in data-base istituzionali, con informazioni ottenute con tecniche qualitative. Alle scuole coinvolte nel progetto viene restituito un rapporto di valutazione che mette in evidenza punti di forza e di difficoltà del servizio scolastico offerto e che diventa punto di partenza per la realizzazione di azioni di miglioramento con il supporto di esperti esterni.

La struttura del progetto si basa su un vasto studio condotto dall’INVALSI nel 2010, denominato VALSIS (“Valutazione di sistema e delle scuole”), che, a partire dall’esplorazione e classificazione degli indicatori utilizzati da molti paesi per valutare i propri sistemi scolastici, formula una proposta articolata di indicatori e aspetti per la valutazione del sistema scolastico e delle scuole italiane. Il modello di valutazione della qualità delle scuole che emerge considera i risultati alla luce di tutto l’insieme di sollecitazioni, di risorse, di processi attivati in un determinato ambiente, nella consapevolezza che una scuola possa migliorare la qualità del servizio offerto e dei suoi esiti nella misura in cui è capace di confrontare il proprio operato con un riferimento esterno, trasformando i risultati della valutazione in azioni di miglioramento in un’ottica di apprendimento organizzativo.

E’ però importante che coloro che chiedono all’INVALSI di andare oltre le ‘prove di apprendimento’ sappiano che questa sperimentazione così ampia è possibile solo grazie ai finanziamenti europei; a regime, con le sole forze stabili dell’Istituto (22 lavoratori fra l’area della ricerca e quella amministrativa) e la mancanza cronica di fondi, non sarebbe possibile neppure produrre le prove di apprendimento, figuriamoci fare un lavoro di studio approfondito a livello nazionale su ciascuna istituzione scolastica in un’ottica di miglioramento. Oggi infatti è anche grazie alla dedizione e al senso di responsabilità di tutti quei lavoratori precari (circa l’80% della forza lavoro) che è possibile garantire oltre alle attività del Servizio Nazionale di Valutazione anche alcune azioni di ricerca che contribuiscono alla comprensione della cosiddetta’ scatola nera’ dei processi, così indispensabile per poter supportare le scuole.

Bisognerebbe quindi avere il coraggio di chiedere per l’INVALSI risorse economiche e umane almeno simili a quelle dei grandi enti di ricerca che svolgono le stesse attività in Europa e nel resto del mondo. Così sì, avremmo tutti qualcosa in più – e di diverso – su cui discutere.

*Ricercatrice INVALSI

www.partitodemocratico.it