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Camera, maggioranza ferma a 308 voti

Bersani: “Berlusconi sia responsabile si dimetta”. Opposizioni In Aula, ma non votano il Rendiconto dello Stato, che passa con solo 308 sì e 321 non votanti. Finocchiaro: “Se nella maggioranza c’è ancora qualcuno che ha a cuore l’Italia convinca Berlusconi a dimettersi subito”
“Questo voto ha certificato su un atto dirimente per la governabilità del Paese che il governo non ha la maggioranza in quest’Aula”, ha dichiarato nell’Aula della Camera il leader del PD Pier Luigi Bersani, dopo il voto sul rendiconto economico.

“Se ancora si annida in lei un briciolo di responsabilità di fronte all’Italia, rassegni le dimissioni.Si dimetta. Se lei non lo facesse, e io non oso credere che non lo faccia, le opposizioni valuterebbero iniziative ulteriori perchè così non possiamo andare avanti. Io richiamo per quel che posso esprimere del sentimento del Paese, diamoci un colpo di reni, facciamo un gesto, non possiamo andare sull’orlo del precipizio per dei puntigli”.

“Alla Camera è andata in onda davvero la resa dei conti – ha detto Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del PD al Senato – Berlusconi non ha più una maggioranza parlamentare. Se nella maggioranza c’è ancora qualcuno che ha a cuore l’Italia convinca Berlusconi a dimettersi subito. Se il premier non lo farà dimostrerà di essere un irresponsabile nei confronti del Paese”.

I Gruppi delle Opposizioni non hanno partecipato al voto sul Rendiconto generale dello Stato in corso alla Camera, ma sono stati presenti in Aula per garantire il numero legale.

“Berlusconi dimostri oggi che ha i numeri”, ha detto il capogruppo del PD alla Camera Dario Franceschini, nel suo intervento a Montecitorio durante le dichiarazioni di voto. “Questo è il momento per verificarlo. Noi restando in Aula consentiremo l’approvazione del Rendiconto”.

Secondo Franceschini, “la risposta dei mercati, alle annunciate dimissioni del presidente del Consiglio suona come una richiesta di voltare pagina. Davanti alla richiesta di un governo di responsabilità nazionale, la risposta di Berlusconi è unicamente ‘no’, perchè ritiene di avere i numeri per anfare avanti. Noi insieme facciamo un atto di responsabilità e di sfida”.

Ha concluso Franceschini: “In un altro Paese o in un altro tempo nel nostro Paese, un vero leader politico avrebbe da tempo in queste condizioni fatto un passo indietro nell’interesse del proprio Paese o per salvare la propria maggioranza. Di tutto questo non c’è traccia ma solo una testarda volontà di restare ad ogni costo”.

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