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Scuola, accordo raggiunto “Assunti 21 mila nuovi prof”, di Flavia Amabile

Sono tempi di tagli e di sforbiciate nella pubblica amministrazione ma proprio nel giorno del via libera definitivo alla spending review arrivano 21.112 assunzioni di nuovi prof nella scuola (aggiunti ai 67 mila dell’anno scorso) che permettono di alleggerire un po’ la difficile situazione dei precari. A dare l’annuncio sono stati i sindacati cantando vittoria e rivendicando i meriti frutto di proteste, ricorsi e contrattazioni, affermano. Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo conferma: «Siamo in fase di firma del decreto» per le immissioni in ruolo. «È stato concluso il processo che coinvolgeva la Funzione Pubblica ed il ministero dell’Economia e abbiamo tutti gli ok necessari. Ora stiamo concludendo il percorso», spiega avvertendo che «entro il 31 agosto saranno fatte tutte le operazioni».

Come dire che le assunzioni saranno operative dal primo settembre. Festeggeranno oltre 21mila prof quindi mentre ancora è da definire il numero degli Ata che saranno assunti. Su questo i sindacati chiedono le necessarie certezze, si parla però di circa 5 mila persone interessate.

Tutti i sindacati sottolineano il ruolo svolto dall’accordo triennale firmato lo scorso anno con il governo che prevedeva le immissioni in ruolo degli insegnanti per un triennio su tutti i posti vacanti in organico di diritto. L’accordo è stato rispettato nonostante la crisi economica e tutti se ne rallegrano. «Una boccata d’ossigeno per tanti colleghi precari che da anni erano in attesa di stabilizzazione», commenta Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda ma ricorda anche che nella spending review sono state «confermate tutte le norme che penalizzano l’istruzione e i docenti».

L’Anief aggiunge anche un altro tassello: «Per il secondo anno consecutivo l’Anief ha costretto il governo ad assumere più di 20 mila docenti precari», ricordando la pressante opera dei suoi rappresentanti e dei legali «attraverso migliaia di ricorsi avviati negli ultimi mesi – spiega il presidente Marcello Pacifico -, abbiamo inferto, per abuso di contratti a termine, pesanti condanne alle spese a carico dell’amministrazione. La quale non ha così potuto fare altro che adoperarsi nei confronti del governo per consentire il massimo delle assunzioni consentite». In altre parole, costa meno assumerli dopo un accordo sindacale che dopo un ricorso perso.

Anche la Flc Cgil sottolinea il ruolo svolto dalla «mobilitazione dei precari» e dall’«ampio contenzioso legale» e avverte che si è fatto chiarezza sul fatto che «per le immissioni in ruolo saranno utilizzate le vecchie graduatorie».

Francesca Puglisi, responsabile scuola della segreteria del Pd, chiede «la conferma anche delle stabilizzazioni del personale Ata» e che «quanto contenuto nella spending review su inidonei e Itp vada corretto al più presto».

La Uil Scuola ricorda al governo che è necessario ora emanare «l’atto di indirizzo dell’Aran necessario per il pagamento degli scatti di anzianità. Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola, sottolinea come con queste assunzioni si favorisca «una più efficace organizzazione del lavoro» e come aumenti, quindi, «la qualità del servizio scolastico».

La Stampa 08.08.12

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