Mese: Agosto 2012

"Il pericolo di tanti piccoli Sulcis", di Marco Alfieri

La chiamano polveriera Sulcis, minatori e operai disposti a fare «gesti pazzi» per difendere dignità e posti di lavoro. Una bomba sociale tutt’altro che inattesa. In questo scorcio di Sardegna ruvida, nella latitanza di istituzioni e programmazione economica sta infatti collassando quel che resta dell’industrializzazione forzata: la riconversione flop dopo la fine delle attività estrattive di metà Anni 90; la filiera dell’alluminio di Portovesme incardinata intorno ad Alcoa, il gigante americano che in mancanza di offerte di subentro il 3 settembre avvierà lo spegnimento degli impianti; e adesso le proteste in Carbosulcis, l’ultima società carbonifera in produzione. Nel 1995 Eni l’aveva ceduta alla Regione che ogni anno spende parecchi milioni per mantenere le attività estrattive. Costretta da Bruxelles alla privatizzazione per evitare l’infrazione «aiuti di stato», ha bisogno del via libera (e dei finanziamenti) al progetto di produzione di energia a basse emissioni di CO , altrimenti nessun gruppo troverà conveniente investirci dei soldi, garantendo l’occupazione ai 463 dipendenti. Ma bisogna tornare al 1993 per capire lo sfacelo di oggi, quando al tramonto dello stato …

"Ribelli. Generazione Pussy Riot le nuove forme della protesta", di Adriano Sofri

In principio c’è il ragazzo di Tiananmen che balla col carro armato. Chissà chi avrebbe citato se ne avesse mai potuto parlare, in un interrogatorio o un’intervista. Non si scherza, là. Nella “dichiarazione conclusiva” di Maria Alëkhina, una delle tre di Pussy riot condannate a due anni senza condizionale, si citano i nomi di Nikolaj Berdiaev e di Guy Debord. Berdjaev (1874-1948) è il filosofo della libertà cristiano ortodosso, esiliato dai bolscevichi, che si ispirava a Dostoevskij. Debord è il fondatore dell’Internazionale situazionista e il teorico della società dello spettacolo morto (suicida) nel 1994. Sulla maglietta indossata al processo da Nadezhda Tolokonnikova c’è un pugno chiuso e la scritta “NO PASARAN!”, che le viene dalla Spagna di Dolores Ibarruri. La famosa canzone cantata e ballata nella cattedrale del Cristo Salvatore lo scorso 21 febbraio, in piena campagna per la rielezione di Putin, dice: «Madre di Dio, Vergine, diventa femminista… Madre di Dio, Vergine, caccia via Putin». Parole e gesta (un’orgia inscenata anni fa all’istituto di biologia, un eterodosso impiego sessuale di un pollo congelato in …

"Un segnale di speranza", di Massimo Riva

Una cometa della speranza è comparsa da ieri nel cielo sopra Berlino. Ad accenderne la luce, che potrebbe non essere effimera, è stata una davvero insolita Angela Merkel al termine del suo incontro con il premier italiano Mario Monti. I commenti della Cancelliera, infatti, hanno segnato più di un passo avanti sul cammino che dovrebbe condurre alla fuoriuscita dal tunnel in cui brancola il sistema monetario europeo. In particolare perché le sue parole sembrano dirette a spazzare via quel clima di sospetti, riserve mentali e diffidenze che rischia di far precipitare il dialogo fra i condomini dell’euro in una disputa rissosa e drammaticamente inconcludente. Fino a ieri, per esempio, sui rapporti fra Roma e Berlino aleggiava l’incresciosa impressione che il governo tedesco volesse in cuor suo imporre a quello italiano di passare per le forche caudine di una richiesta esplicita di aiuti al fine di potergli dettare dall’esterno condizioni più stringenti di politica economica. Insomma, in parole più semplici, il dubbio è che si volesse commissariare l’Italia per somministrarle quella lezione di austerità che una …

"Test di ammissione contestati il ministero svela gli autori", di Salvo Intravaia

Il ministro Profumo pubblica l’elenco di tutti coloro che hanno confezionato le domande dei quizzoni che consentiranno a poco più di 20 mila precari di conquistare la preziosa abilitazione all’insegnamento. Che si sono rivelate in buona parte non conformi al bando. La Gelmini su Facebook: “Io non c’entro”. Ecco i responsabili del disastro sui test per l’ammissione ai Tfa. Dopo giorni di polemiche – anche con l’ex ministro Mariastella Gelmini – sulle responsabilità del flop sotto gli occhi di tutti, il ministro Profumo pubblica l’elenco di tutti coloro che hanno confezionato le contestate domande dei quizzoni che consentiranno a poco più di 20 mila precari di conquistare la preziosa abilitazione all’insegnamento. Tfa è l’ennesimo acronimo di matrice scolastica che sta per Tirocinio formativo attivo, introdotto dalla riforma Gelmini sulla cosiddetta Formazione iniziale dei docenti: la carriera universitaria che occorre intraprendere per diventare insegnanti del terzo millennio. Questi ultimi, per sedere in cattedra alla media e al superiore, in futuro dovranno seguire un corso di laurea quinquennale ad indirizzo “insegnamento” e un tirocinio di un anno …

"Affile, il mausoleo al fascista Graziani scandalizza anche New York Times e Paìs", da repubblica.it

Dopo il Daily Telegraph e la Bbc, entrambi i quotidiani esteri hanno dedicato un articolo alla vicenda del monumento inaugurato l’11 agosto nel comune vicino Roma ricordando l’investimento di soldi pubblici per realizzarlo, la sanguinaria biografia del ministro della guerra mussoliniano e la sua partecipazione alla Repubblica di Salò. Non solo il Daily Telegraph e la Bbc. Dopo essere approdato sui giornali inglesi, ora il caso del monumento che il Comune di Affile, in provincia di Roma, ha dedicato lo scorso 11 agosto al generale Rodolfo Graziani, ministro della guerra di Mussolini, finisce anche sulla stampa spagnola e americana. Sia il New York Times che il Paìs hanno dedicato ampio spazio alla vicenda. Due pagine dall’estero che non sono passate inosservate al capogruppo del Pd in Regione Esterino Montino che su Twitter ha nuovamente bollato la vicenda scrivendo “Vergogna”. Il quotidiano a stelle e strisce ricorda la biografia di Graziani, accusato e condannato per crimini di guerra alla fine del secondo conflitto mondiale dopo aver “guadagnato” il titolo di “macellaio” nelle due campagne italiane di …

"Il Cavaliere e la paura di nuove sentenze", di Carmelo Papa

Berlusconi chiede il voto a novembre. «Non abbiamo scelta, il 2013 è troppo lontano, le procure mi perseguitano, i giudici vogliono condannarmi prima della campagna elettorale». L’accelerazione matura nel giro di 24 ore. Maturas otto una coltre di palude apparente nelle trattative tra Pdl e Pd sulla legge elettorale. Prende corpo nel fortino di Palazzo Grazioli, dove il Cavaliere si precipita dalla Sardegna chiamando d’urgenza a rapporto i suoi: Alfano, Verdini, Ghedini, Bonaiuti. Ed ecco la svolta: bisogna fare in fretta, approvarla subito, la riforma. Sul leader — ed è la novità che l’avvocato dell’ex premier porta al gabinetto di guerra — incombe il rischio assai concreto di una condanna in primo grado tra novembre e dicembre. La mannaia del processo Ruby. La maledizione che lo perseguita. L’incubo di una campagna elettorale da condurre da gennaio a marzo, da candidato presidente del Consiglio, con il fardello di una sentenza funesta per quei reati infamanti. Ai timori per il caso Ruby si aggiungono inoltre — come ha raccontato nei giorni scorsi il Giornale — quelli per …

Le Paralimpiadi più grandi «Guardate le nostre abilità», di Claudio Arrigoni

Pancalli guida i 97 azzurri: «Fare meglio di Pechino». Sono le star ad aprire i festival del cinema. Tappeto rosso per Oscar Pistorius ai Giochi Paralimpici di Londra che cominciano oggi con una grandiosa cerimonia di apertura. Arriva a Londra e la illumina con un sorriso di quelli che fanno innamorare. Fa capire cosa è la Paralimpiade: «Mostra le abilità, non la disabilità». Un concetto che ripete tre volte in mezz’ora. Ogni volta con maggiore convinzione. E un sorriso. È l’uomo più atteso, ma le grandi storie saranno dietro ogni angolo. Bastano i numeri: 11 giorni di competizione (da domani le gare sino al 9 settembre), 20 sport, quasi 4280 atleti di 166 Paesi, 503 eventi da medaglia, 2,2 milioni di biglietti venduti. Sì, venduti: per la prima volta il cartello sold out, tutto esaurito, sarà in tutti i palazzi. Biglietti venduti davvero, non regalati a scuole o aziende, come è successo in passato. E un’audience televisiva potenziale di 3 miliardi di persone. Con l’Italia in prima fila. È l’unico Paese al mondo ad avere …