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Minacce Kyenge e Chouaki, parlamentari Pd “Atto gravissimo”

Nota comune di sostegno e solidarietà di tutti i neo-parlamentari modenesi del Pd. I neo-eletti del Pd modenese esprimono piena vicinanza personale e politica a Cécile Kyenge e Khalid Chaouki che, secondo quanto riportato dal blogger de L’Espresso Daniele Sensi, sono stati oggetto di insulti e minacce di tono xenofobo proferiti su Internet. “Accoglienza, solidarietà, integrazione – scrivono Baruffi, Galli, Ghizzoni, Guerra, Patriarca, Pini, Richetti e Vaccari – saranno le direttrici portanti per mettere il paese al riparo dal fallimento culturale e politico che ci ha lasciato in eredità la destra”.
A quanto riportato dal blogger dell’Espresso Daniele Sensi, insulti e minacce sarebbero stati proferiti nei confronti della neo-eletta parlamentare modenese del Pd Cécile Kashetu Kyenge. Si tratterebbe di frasi di natura xenofoba e di minacce esplicite indirizzate non solo a Cécile Kyenge, ma anche all’altro parlamentare del Pd che si occupa di integrazione e nuova cittadinanza Khalid Chaouki. “Un atto gravissimo, se confermato” commentano, indignati, i neo-eletti senatori e deputati del Pd modenese che con Cécile Kyenge entreranno in Parlamento il prossimo 15 marzo. Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni, Maria Cecilia Guerra, Edo Patriarca, Giuditta Pini, Matteo Richetti e Stefano Vaccari sottolineano con amarezza come le idee di democrazia e rispetto dell’altro, in questo Paese, non siano ancora un patrimonio di tutti. “Il Pd è orgoglioso – scrivono i neo-eletti Pd – di avere tra i propri rappresentanti persone che con competenza e convinzione sapranno difendere e promuovere i diritti dei tanti nuovi cittadini. Condanniamo con forza ogni forma di violenza, – continuano – anche se solo verbale. Esprimiamo piena vicinanza personale e politica a Cécile e Khalid, riconfermando il nostro impegno assoluto a promuovere assieme a loro, anche dalle aule del Parlamento, una politica di segno opposto a quella fino ad ora espressa dalla destra: accoglienza, solidarietà, integrazione saranno le nostre direttrici portanti per mettere il Paese al riparo dal fallimento culturale e politico che ci ha lasciato in eredità la destra. Il nostro primo impegno – concludono i parlamentari Pd – sarà appunto per una riforma radicale del diritto di cittadinanza: chi nasce in Italia è cittadino italiano senza se e senza ma.”

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