Mese: Aprile 2013

"L’ipocrisia che giustifica la violenza", di Gianni Riotta

La sparatoria di Luigi Preiti che a Roma ha ferito gravemente – rischia la paralisi – il brigadiere dei Carabinieri Giuseppe Giangrande e colpito l’appuntato Francesco Negri e una passante incinta, non è la strage di via Fani del 1978 con la strage della scorta e il rapimento del presidente Aldo Moro. La Repubblica non è sotto scacco dei terroristi, il Paese è maturato. Ma il sollievo, dopo mesi di palude politica, seguito alla nomina di Enrico Letta e al giuramento del governo di larghe intese Pdl-Pd è stato subito cancellato e nuove ansie che si sono proiettate sull’opinione pubblica, provata da crisi economica e caos politico. I ministri stavano ancora sorridendo nel solenne palazzo del Quirinale e davanti al vero regista del governo, il saggio presidente Giorgio Napolitano, quando le scene cui siamo purtroppo avvezzi, uomini in divisa a terra nel sangue, civili in fuga, cronisti con le telecamere Sky e Rai News e social media in diretta, ci hanno ricordato che il governo ha davanti tempi, e prove, terribili. La Seconda Repubblica, nata …

"Il ritorno unitario dopo 8 anni di divorzio", di Bruno Ugolini

Tanti fatti significativi fanno sperare che possa riprendere il difficile cammino unitario tra i tre principali sindacati italiani. Sembra che si possa porre fine a un’epoca fatta di accordi separati, non solo tra i metalmeccanici o nel commercio, ma anche tra le Confederazioni. Ha inciso con tutta probabilità in questa ripresa non solo basata su un dialogo costruttivo, ma anche su scelte concrete, la constatazione che le esperienze degli ultimi anni non hanno certo consegnato a Cgil, Cisl e Uil un ricco bottino fatto di risultati e successi. Un milione di licenziati, un esercito di precari, tanto per segnalare due dati, danno l’idea dell’indebolimento dell’azione sindacale. Non è riuscita a incidere né l’iniziativa di chi, come Cisl e Uil, pensava perlomeno di limitare i danni, aderendo all’invito alla complicità proposto dal ministro del lavoro del centrodestra Maurizio Sacconi, né l’iniziativa di chi come la Cgil ha cercato di promuovere una svolta mobilitando la propria gente e avanzando proposte complesse come un nuovo «Piano del lavoro ». È vero che la tumultuosa crisi economica, l’assenza di …

"La colpa del male", di Adriano Sofri

Si Anela alla giustizia, poi non ci si crede più, e si ripiega sulla vendetta. Passato lo sbigottimento, quando avremo saputo tutto del signor Preiti, quando tutti i suoi parenti e conoscenti avranno dichiarato che «era un uomo normale, tranquillo», scopriremo che non c’era niente da sapere, che un uomo tranquillo ha preso il treno, ha pernottato in una stamberga, si è messo giacca e cravatta ed è andato a sparare davanti al palazzo del governo. Diciamo la verità: qualcuno avrebbe immaginato una sparatoria a palazzo Chigi nel pieno del giuramento al Quirinale? E diciamo un’altra verità: quando la notizia si andava definendo, chi non ha sentito oscuramente che «c’era da aspettarselo»? Insinuare che l’azione di Preiti sia il frutto di una particolare retorica politica – del Movimento 5Stelle, precisamente – è una sciocchezza vergognosa. Lo sparatore tranquillo è interamente responsabile della sua azione premeditata. Però è anche un sintomo del malanno della nostra comunità. La differenza fra il “gesto di un pazzo” e quello di una persona “normale” è questa, in sostanza: che il …

"Martin Mystère contro Grillo. Andate oggi a (ri)vedervi il video di Casaleggio La democrazia si distrugge con la democrazia" di Alfredo Castelli

L’ideologo del MoVimento Cinque Stelle, Gianroberto Casaleggio, ha realizzato nel 2008 Gaia, il nuovo ordine mondiale, un film sulla sua personale visione del prossimo futuro. Lo si può vedere nel sito della Casaleggio Associati in inglese (www.casaleggio.it/media/video/gaia-il-futuro-della-politica-1.php) o con didascalie in italiano (www.youtube.com/watch?v=f6_Kcbmd6Z8&hd=1). Il film è stato abbondantemente citato, Crozza ne ha tratto una divertente parodia, ma purtroppo non è ancora abbastanza noto. Di recente l’ho mostrato a due grillini che non l’avevano mai visto: non si capacitavano che fosse opera dell’ideologo del loro movimento e non si trattasse delle farneticazioni di un ospite di Voyager, e all’inizio hanno sospettato il complotto. Dopo una lunga sequenza molto confusa, in cui non risulta chiaro se la comunicazione non-Internet costituisca un bene o un male, se Gengis Khan, Girolamo Savonarola e Leni Riefenstahl abbiano punti in comune, se la rivoluzione francese sia equiparabile a quella fascista (forse quella «buona» cui fa cenno la Lombardi), il filmato traccia una sintetica storia mondiale della comunicazione politica per mezzo di Internet, il cui punto più alto risulta essere il Vaffa …

"Le prime risorse destinate a Imu e cassa integrazione", di Marco Rogari

Un’operazione in due tappe, da completare entro giugno, da 8-10 miliardi. Che possono salire a 12-13 con il ricorso a misure “pronto uso” per detassare le assunzioni di giovani e cominciare ad alleggerire il cuneo fiscale. Con un primo step immediato per rifinanziare per 1 miliardo la Cig in deroga, garantire la proroga ai precari della pubblica amministrazione, far scattare l’alleggerimento dell’Imu già dalla rata di giugno. E dare l’ok alla proposta che arriva in Parlamento di far salire da 40 a 47,5 miliardi la prima tranche di pagamenti arretrati della Pa da sbloccare in due anni. È quella che si accinge a far scattare, già entro il 10-15 maggio, il nuovo Governo a guida Enrico Letta. Con l’obiettivo, da centrare entro il prossimo mese, di prorogare la Tares, rinviare al 2014 l’aumento dell’Iva in calendario a luglio e, ma con tempi più lunghi, dare una soluzione definitiva al caso esodati. Alcune indicazioni su strumenti e tabella di marcia arriveranno già domani dall’intervento che il nuovo presidente del Consiglio farà alla Camera per chiedere la …

"Un medico per l'Italia malata", di Eugenio Scalfari

Il governo Letta è nato ieri pomeriggio. Presterà giuramento questa mattina e si presenterà al Parlamento domani. Nelle circostanze date è un buon governo. Enrico Letta aveva promesso competenza, freschezza, nomi non divisivi. Il risultato corrisponde pienamente all’impegno preso, con un’aggiunta in più: una presenza femminile quale prima d’ora non si era mai verificata. Emma Bonino agli Esteri è tra le altre una sorpresa molto positiva; sono positive anche quelle della Cancellieri alla Giustizia e di Saccomanni all’Economia. L’intervento di Napolitano nella sala stampa del Quirinale dopo la lettura della lista e le parole di ulteriore chiarimento da lui pronunciate confermano la solidità del risultato. Persino il Movimento 5 Stelle dovrebbe prendere atto che un passo avanti verso un cambiamento sostanziale è stato compiuto. Ma ora facciamo un passo indietro per capire meglio qual è la prospettiva che ci si presenta e le cause che l’hanno determinata. * * * «L’Italia l’è malada», così cantavano i contadini delle Leghe del Popolo nella Bassa Padana e nelle Romagne, aggiungendo «e il dottor l’è Prampolin»: Camillo Prampolini, …

"Il Pd ritrovi la sua funzione", di Guglielmo Epifani

Il primo atto del governo si è compiuto, dopo un braccio di ferro duro e una difficilissima mediazione finale. Sapevamo che non sarebbe stato il governo di cambiamento del quale l’Italia avrebbe bisogno. Sappiamo che la strada, per quanto inevitabile, sarà irta di ostacoli. Ma ha fatto premio l’esigenza di dare un governo al Paese, per affrontare quei nodi resi ineludibili da una crisi pesantissima e senza fine. E in questo modo riuscire a restituire un po’ di fiducia a un Paese scosso ed in difficoltà. Il profilo del governo ha tante facce. Novità importanti – tra tutte la presenza della prima donna nera – presidi importanti e non scontati all’Economia e alla Giustizia, equilibrio in altri campi tra espressioni politiche alternative. Con la stessa franchezza, manca nel governo una più significativa presenza di quella cultura politica che viene dalla tradizione del lavoro e si sente parte del socialismo europeo, e ha tante radici e rappresentanze nel Paese. Questo limite andava evitato. Adesso, in Parlamento, il presidente del consiglio ha il compito di esporre punti …