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“Pd e sindacati: ora detassare il lavoro”, di Simone Collini

La priorità sia data alla detassazione del lavoro. Si erano incrociati in piazza, alla manifestazione unitaria organizzata a Roma alla fine di giugno, ma ora si sono visti attorno a un tavolo, nella sede del Pd, per fare il punto della situazione e per capire come spingere sul governo affinché vengano realizzate politiche che facciano ripartire gli investimenti e favorire l’occupazione. Guglielmo Epifani ieri ha incontrato Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Ed è bastato un giro di tavolo perché gli interlocutori si trovassero d’accordo su due punti, uno generale e uno particolare. Il primo, per dirla con le parole del leader Pd, è che «non c’è alternativa a questo governo». Il secondo, riguardante il tema fiscale, è che la priorità da affrontare da questo esecutivo non va data come pretende il Pdl alla cancellazione dell’Imu, peraltro senza distinzione di reddito e tipologie di prima casa, ma alla detassazione del lavoro. E poi c’è anche un altro punto su cui Epifani e i segretari di Cgil, Cisl e Uil si sono trovati d’accordo, e cioè che la recente intesa tra sindacati e Confindustria sulla rappresentanza sia un passaggio decisivo. Al tavolo si è auspicato che venga siglata anche con altre categorie, per poi assumere anche forma di legge. Se le parti sociali fanno la loro parte, è il ragionamento fatto dai segretari confederali, ora il governo non deve deludere le aspettative sul piano delle politiche economiche. «Bisogna restituire risorse al lavoro”, ha detto Camusso ai giornalisti che al termine dell’incontro le hanno chiesto un commento sulle scelte che il governo si appresta a fare sul piano dell’economia. Un piano del lavoro efficace, per il segretario della Cgil, non può prevedere solo l’incentivazione delle assunzioni ma anche «una straordinaria attività per far ripartire e rilanciare gli investimenti e l’occupazione dei giovani». Anche sul piano fiscale, i sindacati si aspettano che il governo non ceda alle sirene del Pdl. Dice Bonanni lasciando la sede del Pd: «Più che andare a prendere quella sottotassa che è l’Imu, bisogna riprendere l’impianto intero delle tasse e soprattutto sgravare lavoro e pensioni perché il lavoro viene dalla buona economia ». Per il segretario della Cisl «questa è la battaglia vera oggi”, perché altrimenti, dice con chiaro riferimento alla campagna portata avanti dal Pdl sull’Imu «si rischia che qualcuno pensi di depistare, proprio per evitare di aggredire i temi veri». Epifani ha assicurato ai tre leader sindacali che il Pd si sta impegnando per mettere «il lavoro al centro>, dell’attività del governo e non permetterà che il Pdl porti avanti strumentali battaglie per condizionare Letta. Gli attacchi al ministro dell’Economia Saccomanni da parte degli uomini di Berlusconi non sono piaciuti al segretario del Pd e anche i leader sindacali hanno condannato le mosse destabilizzanti del Pdl.«Una crisi di governo sarebbe senza uscita”, ha detto Bonanni difendendo il ministro del Tesoro e aggiungendo che «quello che non ha fatto la crisi economica, nel senso del dissesto del Paese, lo farebbe una crisi di governo». Un governo a cui però ora sindacati e Pd chiedono di porre più attenzione, dal punto di vista fiscale, sul lavoro.

L’Unità 09.07.13