Mese: Marzo 2014

"Troppe domande d’asilo", di Francesco Grignetti

Il ministero dell’Interno annaspa sotto l’urto di tanti, troppi stranieri che accorrono in Italia a chiedere asilo politico. L’anno scorso sono stati quasi 43 mila; nei primi tre mesi dell’anno ne sono arrivati 10.724. Solo ieri le nostre navi militari ne hanno raccolti in mare altri 128. Ma notizie di intelligence parlano di 90 mila profughi siriani già arrivati in Libia, avanguardia di 900 mila in movimento verso l’Europa. E il nostro sistema di accoglienza è prossimo al tilt. «Quest’anno ci aspettiamo un numero di sbarchi uguale o anche superiore a quello dell’anno scorso», dice il sottosegretario Domenico Manzione, che segue la questione dei rifugiati al ministero dell’Interno. Il punto è che accogliere cinquantamila nuovi profughi non è uno scherzo. Ci sono a disposizione circa 20 mila posti, che nel 2014 saliranno a 30 mila. Ma sono pieni. La settimana scorsa, dovendo piazzare 5000 persone sbarcate in pochi giorni, il ministero ha fatto ricorso alle prefetture chiedendo di assorbire 40/50 profughi ciascuna. «Non potevamo certo lasciarli sul molo di Augusta», spiega Manzione. Eppure c’è chi …

Quel messaggio ai violenti: da oggi nessuno può sperare nell’impunità", di Michela Marzano

«La sentenza è giusta. Anche se nulla potrà ripagarmi». È con queste parole che Lucia Annibali ha commentato la sentenza di condanna del suo ex fidanzato, che aveva pagato due sicari per aggredirla con l’acido. Vent’anni di reclusione per stalking e tentato omicidio, come era stato richiesto dal pubblico ministero. Per punire in modo esemplare un crimine esemplare. E mostrare così, speriamo una volta per tutte, che la violenza contro le donne non può restare impunita, che gli uomini violenti non possono più farla franca, che la giustizia, anche in Italia, può fare il proprio lavoro. Certo, nulla potrà mai ripagare Lucia per la sofferenza e l’umiliazione subite. Nulla potrà mai ridarle quello che ha perso per sempre. Nulla potrà cancellare quei mesi di lotte per non lasciarsi travolgere dal dolore ed andare avanti. Ma, adesso, Lucia non sarà più solo un simbolo delle violenze contro donne. Sarà anche il simbolo di una giustizia che, senza cadere nella trappola della vendetta, riconosce alle vittime della brutalità maschile il diritto di essere prese sul serio. Certo, …

«Antieuropeismo, collante di nuovi fascismi», di Rachele Gonnelli

Una marea nera che si espande, si ramifica, si struttura in collegamenti e derivazioni. Per il professor Carlo Smura- glia, presidente nazionale dell’Anpi, partigiano, giuslavorista, il diffondersi di movimenti di estrema destra in Euro- pa deve far innalzare il livello di allerta, culturale e istituzionale, anche in Italia. «Vediamo processi di possibile saldatura tra formazioni di derivazione dichiaratamente neonazista, neofascista e al- tre forze e movimenti con connotazioni più o meno razziste e xenofobe, basate sull’odio del diverso. Questa possibile saldatura attraverso un collante potenzialmente unificante che è l’antieuropeismo può essere detonante e deve imporre una risposta articolata, anche di tipo normativo», denuncia citando lo storico francese Pierre Milza secondo il quale la storia anche se non si ripete uguale a sé stessa è bene ricordarne le varianti precedenti, per evitare esiti similmente disastrosi, come la fine della Repubblica di Weimar e la resistibile ascesa di fascismo e nazismo. Professore, però le bande di Pravyi Sektor a Kiev non sono certo uguali ai sostenitori del Front National in Francia. E il successo referendario anti-immigrati in …

"Il Pil della poesia ecco perché i versi valgono un tesoro", di Irene Maria Scalise

Italiani popolo di poeti, soprattutto se poesia fa rima con l’anglofono “brand”. Il segreto è tutto lì: abbinare quella parolina inglese, traducibile con qualcosa a cavallo tra marchio e riconoscibilità, a piccoli paesi e autori celeberrimi. L’equazione matematica trasforma borghi, altrimenti ignoti, in luoghi di grande bellezza. I Colli dell’ Infinitofanno triplicare la riconoscibilità di Recanati e La montagna incantataquella di Tenno. Aci-Trezza risplende con I Malavoglia. Bolgheri furoreggia per I Cipressi. Sirmione rivive le vacanze di Catullo e Longone quelle di Gadda. E così, l’italica prospettiva di sconfiggere la crisi, per una volta è slegata da pizza e mandolini. Centri minori, grazie ai letterati che in quei siti sono nati, hanno soggiornato o sono andati in vacanza, diventano famosi in tutto il mondo. Mentre infuria la polemica sulla profana ipotesi, assai malvista dal ministro Franceschini, di far sorgere una “country house” sui luoghi dell’infinito di Leopardi, l’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza fornisce una mappatura del business della poesia. «Il marchio va oltre l’indotto», spiega Renato Mattioni, segretario generale della Camera di …

L'Europa cambia se cambia l'Italia e l'Italia cambia se la cambia il PD

“Questa Direzione vuole segnare il punto della situazione del partito per il governo e le future scadenze. Solo parzialmente affronterà il tema delle europee. Una nuova riunione sulle liste elettorali, verrà fissata nella settimana tra il 7 e il 13, magari lunedì 7 o martedì 8 aprile.” Lo ha annunciato il premier e segretario del PD Matteo Renzi, aprendo i lavori della Direzione del PD. Il PD come motore di cambiamento. “Il PD a 60 giorni dalle prossime elezioni è il motore del cambiamento, ha la responsabilità di aver messo in moto un cantiere che suscita aspettative e speranza. Gli italiani ci danno fiducia, ce lo dice il clima, e sarebbe letale tradirla. Per questo ci vuole un lavoro pancia a terra nei prossimi giorni. Vorrei che alcuni Comuni – e cito sempre Prato – tornassero a guida PD. Prato è un simbolo del riscatto per me. Noi abbiamo preso degli impegni, durante le primarie, che ora dobbiamo mantenere: a Palermo un importante appuntamento sull’Europa e sul Mediterraneo, dove inviterò Martin Schulz; un evento a …

"Barack e Matteo asse anti-austerity", di Paolo Soldini

«Barack Obama per noi è un modella»: nelle parole pronunciate ieri da Matteo Renzi c’era qualcosa di più d’una espressione di cortesia diplomatica verso il Grande Alleato venuto d’oltre Oceano. Almeno per quanto riguarda la politica economica, non c’è dubbio che l’iniziativa dell’attuale amministrazione Usa, nel primo mandato e all’inizio del secondo, sia stata una fonte di ispirazione almeno per gli ultimi due governi italiani. La cosa è evidente per quanto riguarda le misure per il lavoro, tanto evidente da aver indotto il capo del governo italiano, quando ha voluto definire il proprio progetto, ad usare un anglicismo come Jobs Act, criticabile quanto si vuole sul piano della lingua ma rivelatore efficace della natura delle suggestioni. Ma non c’è soltanto il lavoro. La campagna che l’attuale amministrazione di Washington sta conducendo da almeno un paio d’anni per convincere Bruxelles e soprattutto Berlino a convertire la politica economica dal rigore alla crescita, dalle strette ai bilanci pure e dure agli investimenti e agli stimoli alla domanda interna, ha aiutato parecchio chi, come soprattutto l’Italia, metteva sui …

"Voti gonfiati al referendum veneto", di Davide Lessi

Per citare Dostoevskij si potrebbe dire che la famiglia degli indipendentisti veneti è infelice a modo suo. «Il referendum è stato una truffa», tuona dal suo blog il venetista Loris Palmerini. E giù statistiche e diagrammi per spiegare che al voto i partecipanti non sono stati «più di 100 mila». Un numero infinitamente più basso rispetto a quello riecheggiato venerdì sera a Treviso. «Con oltre 2 milioni di voti è rinata la repubblica veneta», aveva annunciato con toni trionfali Gianluca Busato, leader del comitato Plebiscito.eu. La consultazione, sull’onda di quella in Crimea, è rimbalzata sui media internazionali pur non avendo alcun valore legale. Le preferenze correvano sul web, è proprio partendo da internet che le cifre non tornano. Nessuna «secessione da clic», insomma. Secondo i dati di quattro contatori (Trafficestimate, Calcusta, Semrush e Alexa), che monitorano il traffico in entrata e in uscita in un sito, la media degli accessi quotidiana a Plebiscito.eu è stata di 22,5 mila. Moltiplicando il dato per i sei giorni di voto online si arriva a 135 mila. Cifra che …