Mese: Settembre 2014

"Ritorno a Marzabotto", di Michele Smargiassi – La Repubblica 21.09.14

«Etu, quanti?». Come ogni anno davanti a questo altare sbrecciato ci si rinfresca la memoria: «Io cinque, e tu?», «Io sette». Non sono i figli. Neppure i nipoti. Sono i morti ammazzati. I passi di Tina van da soli, fra questi ruderi. Da settanta dei suoi ottantasei anni viene a trovarli, i suoi fantasmi su questo calvario di settecentosettanta cristi in croce che si chiama Monte Sole, nome splendente di una storia buia. Gli italiani la conoscono, ammesso che la ricordino ancora, come “la strage di Marzabotto”, ma a Marzabotto non accadde quasi niente, quel 29 settembre 1944. «Marzabotto è il paese dove ogni anno mettono i banchi di mortadella e i politici pronunciano il loro bla-bla di circostanza», mormora Tina, «i nostri morti sono quassù». Passeggiamo sullo sterrato verso Casaglia. Sui pendii galleggiano i ruderi di sasso delle case bruciate, delle chiese fatte esplodere coi fedeli dentro. «La nostra Pompei», scrive un vecchio partigiano, Francesco Berti Arnoaldi. Com’è vero. Una colata di lava sanguigna seppellì tutto, qui, lasciando la pace disabitata delle pietre. «Ecco, qui spararono alla Vittoria, perché non voleva camminare, era …

"Studenti, appassionatevi alla ragione", da Giacomo Leopardi, elaborazione di Antonella Antonia Paolini – Il Sole 24 Ore 21.09.14

Miei cari Italiani, parlo a voi giovani e giovani siete tutti davvero rispetto all’età ch’io ho presentemente (ho compiuto il 216º anno, so che lo ricordate), in particolare io disegnava di parlare oggidì ai ragazzi ch’hanno ripreso le scuole e che m’hanno scritto, del che li ringrazio con vivo amore, eppure mi viene di rivolger l’interesse anche sopra la parte fanciulla delle madri, dei padri, dei nonni, ispirato dal mio cuore che conserva con la gioventù dell’anima quella mia vera e sensitiva natura che come m’infiamma m’agghiaccia. Così mi detta di fare il cuore giacché la ragione non è mai efficace come la passione. Sentite i filosofi. Bisogna fare che l’uomo si muova per la sola ragione e dovere. Bubbole. La natura degli uomini e delle cose, può ben esser corrotta, ma non corretta. Ricavate il consiglio di oggidì dal seguito del ragionamento: non bisogna estinguer la passione colla ragione, ma convertir la ragione in passione; fare che il dovere la virtù l’eroismo ec. diventino passioni. Tali sono per natura. Tali erano presso gli antichi, …

"Il riscatto della fatica", di Andrea Bajani – La Repubblica 21.09.14

Lo sguardo che ha un ragazzo quando esce fuori – vincitore – da un’equazione ha una tale pasta di sorpresa, stupore e pienezza che bisognerebbe mostrarlo a tutti, a più riprese durante tutta la vita. Val la pena ricordarsene in questi giorni in cui si ritorna tra i banchi, e della scuola prevale – dentro i ragazzi e dentro gli insegnanti – l’idea della spada di Damocle, di tanta fatica per nulla, di un luogo rimasto chiuso fuori dalla storia dove si fanno cose che non servono a niente e che non interessano a nessuno. Lo stesso vale per una versione di latino, una reazione chimica, un salto a muro in una partita di pallavolo. A dispetto dei discorsi sterili sulla presunta inutilità dello studio, delle retoriche stereotipate sulle lingue date per morte, lo si studi per cinque minuti, lo sguardo che viene negli occhi a un ragazzo o a una ragazza che risolve un problema. Ci si renderà conto che lì dentro c’è tutto: il trionfo dopo la paura del fallimento, il palesarsi del …

Mafia al nord, conoscere per contrastarla – Manuela Ghizzoni 20.09.14

“La mafia è anche qui” era il ritornello ripetuto ieri sera a Modena durante la presentazione del primo rapporto sulla presenza mafiosa al nord curato dall’Osservatorio nazionale per la criminalità organizzata. Lo hanno messo nero su bianco i dati del documento, lo hanno ribadito la presidente della commissione antimafia Rosy Bindi, il prefetto Michele Di Bari, il procuratore Lucia Musti. Il terreno è favorevole: la crisi economica, il cedimento della coesione sociale, la diffusione della corruzione. Fenomeni diversi ma connessi che favoriscono la corrosione anche delle strutture istituzionali. Se l’Emilia Romagna da un lato è l’unica regione che non ha mai avuto un’amministrazione comunale sciolta per mafia, è anche vero che le province di Reggio Emilia e Modena hanno il triste primato di maggior numero di infiltrazioni al nord. A rischio sono i piccoli comuni: più facile stringere legami, più facile infiltrarsi nelle maglie di un’economia oggi fragile, più facile manovrare voti per condizionare l’azione amministrativa. A rischio anche gli appalti per la ricostruzione post terremoto. “Dobbiamo diventare tutti ricercatori dei segnali di mafia” – …

"La laurea ultimo baluardo contro la disoccupazione giovanile", di Cristina Da Rold – 20.09.14

Cresce il numero degli under 29 disoccupati. Eppure ancora oggi il titolo di studio fa la differenza: i laureati sono l’unica fascia fra gli under 29 in cui il numero di assunzioni a tempo indeterminato previste, seppure in progressivo calo rispetto al 2010, supera quelle a tempo determinato. La fetta più grande dei nuovi contratti a tempo indeterminato andrà ai laureati in discipline economiche (37%) seguiti da ingegneri elettronici e della comunicazione (16%) e industriali (12%). Ma si tratta di pochi fortunati: solo il 5,6% dei laureati riesce a strappare un contratto di assunzione a tempo determinato o indeterminato I dati sul lavoro parlano chiaro: la crisi non è finita. Sia per i giovani che per i meno giovani i contratti a tempo indeterminato e quelli a tempo determinato continuano a diminuire anno dopo anno, mentre aumentano quelli che una volta messa la corona d’alloro al collo assaporano il senso dell’horror vacui. Le vecchie professioni “sicure” come il medico o l’avvocato non assicurano più i frutti di un tempo, ma ciò non significa che studiare …

Cultura e Turismo – Festa prov.le PD, Modena

Lunedì 22 settembre alle ore 21, presso il Palaconad della 7ima Festa provinciale del Partito Democratico di Modena (stradello Anesino Nord 50 località Ponte Alto) si svolgerà il dibattito “Cultura e Turismo, chiavi dello sviluppo”. Intervengono: Manuela Ghizzoni, deputata Pd Massimo Mezzetti, assessore alla Cultura Regione Emilia-Romagna Michelina Borsari, direttore Festival Filosofia

"Con «Se chiudo gli occhi non sono più qui» la scuola torna sul grande schermo", di Maria Piera Ceci – Scuola 24 19.09.14

«Credo che ci siano due tipi di insegnanti: gli insegnanti doganieri e gli insegnanti stella cometa».”Se chiudo gli occhi non sono più qui”, di Vittorio Moroni, nei cinema da ieri, è un film che racconta di insegnanti doganieri e ragazzi che si perdono. «I doganieri sono gli insegnanti che controllano i bagagli, che accertano che le cose che si trasportano siano quelle giuste e rimandano indietro se i bagagli sono inadeguati», spiega il regista. «La stella cometa è quell’insegnante che si mette a disposizione, che sa che ogni studente può soltanto autoeducarsi, può fare il suo percorso che dipende dalle sue specifiche urgenze e si mette a disposizione orientandolo, non pretendendo di proiettare una definizione del percorso sui ragazzi».  Kiko, sedici anni, filippino, interpretato dall’esordiente Mark Manaloto, il suo insegnante stella cometa deve trovarlo fuori da scuola. Fra i banchi i suoi insegnanti sono distratti, colgono la sua vivacità intellettuale e il suo tormento interiore, ma non sono capaci di aiutarlo, chiusi come sono nei loro schemi fatti di verifiche scritte e formule da imparare …