Mese: Ottobre 2014

"Così Amazon strangola il mercato", di Paul Krugman – La Repubblica 22.10.14

Amazon.com, il colosso del commercio online, ha troppo potere e il modo in cui usa questo potere danneggia l’America. Sì, lo so, detta così è un po’ brutale. Ma volevo arrivare al punto fin da subito, perché quando si parla di Amazon spesso e volentieri si finisce per perdersi in questioni di secondaria importanza. Per esempio i detrattori della libreria online a volte la ritraggono come un mostro pronto a inghiottire l’intera economia. Sono proclami esagerati: Amazon non ha una posizione dominante nemmeno nel commercio online, figuriamoci nel commercio al dettaglio in generale; e probabilmente questa posizione dominante non ce l’avrà mai. E con questo? Ciò non toglie che il ruolo che sta interpretando sia inquietante. Sull’altro versante, chi la difende spesso si lascia andare a peana in onore della vendita di libri online, che in effetti è una cosa positiva per tanti americani, oppure esalta il servizio clienti di Amazon (e nel caso ve lo stiate chiedendo, sì, ho Amazon Prime e lo uso a profusione). E con questo, torno a dire? Il punto …

"Il Nobel prigioniero", di Giampaolo Visetti – La Repubblica 22.10.14

Le poesie le scrive in cella, sul pavimento di pietra: con l’acqua, perché gli hanno tolto anche l’inchiostro. Le giornate le passa a cucire le divise dei carcerieri. Non può vedere nessuno, neanche l’avvocato. Colpevole d’aver difeso i diritti umani, per Pechino Liu Xiaobo ormai è un fantasma. Ma quattro anni dopo la solenne cerimonia di Oslo, lo è anche per l’Occidente  Non possiede più niente. Le scarpe che calza sono dello Stato. Gli hanno tolto carta e inchiostro. Ogni giorno scrive poesie sul pavimento di pietra, bagnando un dito nella ciotola dell’acqua che beve. I versi, anche se in cella, sono liberi: evaporano in pochi istanti. Vietato invece leggere. La rieducazione ha deciso che il lavoro giusto per lui è il sarto. Liu Xiaobo a fine dicembre compirà 59 anni e trascorre le giornate a cucire le divise dei suoi carcerieri. Nella sua vita di prima insegnava filosofia. Si è poi scoperto poeta e ha promosso “Charta 08”, ultimo manifesto per la democrazia in Cina. Nel 2009 era Natale quando lo hanno condannato: undici anni …

Riconquistare i giovani alla scuola, le misure contro l'abbandono scolastico – Manuela Ghizzoni 21.10.14

Oggi la Commissione Istruzione della Camera ha approvato la relazione conclusiva della indagine conoscitiva sulla dispersione scolastica. Un lavoro iniziato qualche mese fa, quando tutti i gruppi parlamentari concordarono sulla necessità di indagare questo fenomeno, nella convinzione che non può esservi crescita individuale e dell’intero Paese se un’enorme massa di studenti (la più alta percentuale in Europa) abbandona la scuola. La Commissione, nelle sue riflessioni conclusive, ha concordato che occorre mettere in campo tutte le energie in una strategia nazionale dispiegata su più livelli che, attraverso la definizione di precise misure e traguardi da raggiungere (indicati nella relazione), “reinventi l’azione didattica, ridisegni gli ambienti di apprendimento, rimotivi gli studenti e riconosca il lavoro dei docenti”. Per tutti i decisori politici, gli amministratori, gli insegnanti e le famiglie contrastare l’abbandono e la dispersione scolastica – e quindi “riconquistare i giovani alla scuola” – diventa un obiettivo “per ridare all’educazione e alla formazione il ruolo di spinta per l’avvenire del Paese”. Ecco il documento conclusivo approvato dalla Commissione: http://www.camera.it/leg17/824?tipo=A&anno=2014&mese=10&giorno=21&view=filtered_scheda&commissione=07#data.20141021.com07.allegati.all00020      

"La sicurezza sul lavoro si impara a scuola: dall’Indire 4 milioni per le best practice", di Alessia Tripodi – Scuola 24 22.10.14

  Oltre 4 milioni di euro per finanziare le best practice sulla cultura della sicurezza realizzati dalle scuole italiane. Sono i fondi messi in campo dall’Indire – il più antico istituto di ricerca del Miur – con Memory Safe, il progetto di formazione sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che viene presentato oggi a Bologna in occasione del salone Ambiente Lavoro. Il progetto  L’iniziativa, partendo dalla valutazione dei costi sociali annui degli incidenti sul lavoro – 45 miliardi di euro l’anno pari al 3% del Pil, 700 morti e 700mila denunce di infortuni nel 2013, incidenti nel 65% causati da scarsa consapevolezza dei rischi e delle procedure da seguire – punta a diffondere la cultura della prevenzione tra gli studenti, per prepararli a conoscere i pericoli esistenti sul futuro luogo di lavoro e a rispettare le normative esistenti. Anche in applicazione del Testo unico sulla sicurezza, che richiede l’inserimento dei temi della salute sul lavoro nei programmi scolastici e universitari. «Memory Safe – spiega Flaminio Galli, direttore generale di Indire – …

Ci sarà anche la Capitale italiana della cultura – Manuela Ghizzoni 19.10.14

L’annuncio del 17 ottobre alle 17, è stato preceduto da un grande lavoro, un lavoro di anni, nelle sei città candidate a capitale della cultura europea 2019. Un patrimonio di progettualità che non andrà disperso, perché se Matera ha vinto, Siena, Lecce, Ravenna, Cagliari e Perugia non possono dirsi perdenti. Chiuso per loro il capitolo europeo, potranno diventare Capitale italiana della cultura. Lo stabilisce una norma della legge sulla cultura e turismo del luglio scorso (il cosiddetto “Art Bonus”) che introduce il Programma Italia 2019, pensato proprio per valorizzare i dossier culturali delle città candidate e consentire loro di concorrere al titolo nazionale. Ben lontano da essere un “premio di consolazione”, è piuttosto il riconoscimento del lavoro fatto, e soprattutto il convincimento che si può seguire una strategia di sviluppo diversa, basata sull’ambiente, sull’istruzione, sulla cultura. Essere competitivi in Europa è anche questo, e a noi non manca la materia prima. Si apre un’altra gara per il titolo italiano, e se i frutti saranno quelli prodotti dalla competizione europea, sarà una bella gara.  Di seguito il …

"Una piattaforma d'idee per il futuro", di Silvia Bernardi – Il Sole 24 Ore 19.10.14

«L’Europa ogni giorno perde posizioni in termini di competitività. Non ci sono scorciatoie: se il sistema sta fallendo non è solo per la crisi, è perché non sa cambiare». Metà delle società che avevano successo negli anni 90, nel giro di dieci anni hanno perso il loro appeal sul mercato perché non hanno saputo attuare un cambiamento e sono rimaste ancorate a modelli superati. Per Carsten Beck, economista del Copenhagen Institute for Future Studies, la sfida del futuro è l’innovazione in campo lavorativo e formativo. «L’Europa – dice Beck – bacino di grandi competenze ad alta specializzazione, dovrà trovare il modo di occuparsi della popolazione alla base della piramide sociale, che rischia di essere esclusa dalle dinamiche evolutive, mettendo a rischio la sopravvivenza stessa». Questa è una delle molteplici visioni di futuro che saranno presentate al Future Forum di Udine che nella sua seconda edizione raddoppia la sede coinvolgendo anche Napoli. A Udine dal 21 ottobre al 15 novembre e a Napoli dal 22 al 28 ottobre, il Forum internazionale incentrato sulla cultura dell’innovazione e …