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Integrazione, Ghizzoni “No all’ingerenza ideologica nelle scuole” – comunicato stampa 13.01.15

 

La parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni è tra le firmatarie dell’interpellanza urgente presentata dalla deputata del Pd Simona Malpezzi, collega nella Commissione Cultura Scienze e Istruzione della Camera, che invita il Governo a intensificare e tenere monitorate le politiche scolastiche sull’integrazione. Lo fa a seguito della preoccupante iniziativa dell’assessore alla Regione Veneto Elena Donazzan che, in una circolare inviata alle scuole, chiede ai dirigenti di adoperarsi perché i genitori dei bambini musulmani condannino apertamente la strage di Parigi. Ecco la sua dichiarazione:

 

“E’ una strumentalizzazione politica grave che coinvolge l’istituzione scolastica, cioè  la sede istituzionale dove cultura, educazione, inclusione devono creare la linfa per la convivenza e la coesione sociale. Grave è anche l’espressione di un giudizio che sovrappone automaticamente terrorismo ad islamismo, e lo fa nel chiedere alle sole famiglie musulmane di “dissociarsi” dagli eventi drammatici di Parigi, come se ragazzi, genitori e un’intera comunità fossero collusi con quei folli atti di violenza. Evidentemente l’assessore dimentica il sacrificio di Ahmed Merabet, il poliziotto musulmano ucciso durante l’assalto alla redazione di Charlie Hebdo e le parole pronunciate dal fratello: “A tutti i razzisti, gli islamofobi e anti semiti: non confondete gli estremisti con i musulmani”. Una bella lezione di civiltà. Per queste ragioni chiediamo al ministro dell’Istruzione di intervenire perché non si verifichino interferenze di tipo ideologico come quella intrapresa dall’assessore regionale veneto, che nuoce agli studenti e al lavoro svolto da dirigenti e insegnanti. Nel nostro Paese molto si è fatto nelle scuole per costruire forme di dialogo costruttivo, nonostante le difficoltà di bilancio che ricadono soprattutto sui progetti di offerta formativa. Sono queste le esperienze da sostenere e migliorare, facendo appelli alla coesione e non alla colpevolizzazione. Si chiede quindi al Ministero di rafforzare la promozione di politiche scolastiche per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana e una puntuale verifica delle loro attuazione. Questo anche attraverso il potenziamento degli organi istituiti presso il MIUR, con l’obiettivo di monitorare l’attività nelle scuole e arrivare a creare un modello italiano che diventi vero sistema per l’educazione alla convivenza. La cultura e l’inclusione sociale ci possono salvare dall’imbarbarimento e il processo per conciliare l’identità europea con l’integrazione parte proprio dalla scuola”.