Mese: Gennaio 2015

“La memoria chimica di Levi”, di Domenico Scarpa – Il Sole 24 Ore 25.01.15

L’elenco inedito dei deportati del primo convoglio per Auschwitz e le analisi dello Zyklon B, il veleno usato nelle camere a gas Settantasei su novantacinque significa l’ottanta per cento: un elenco dattiloscritto di settantasei nomi, ciascuno accompagnato da una lettera dell’alfabeto a indicarne il destino. Era il 3 maggio 1971 quando Primo Levi consegnò quel foglio – completo di conteggi e di legenda esplicativa – al pubblico ministero Dietrich Hölzner del tribunale di Berlino Ovest, giunto a Torino per raccogliere la sua testimonianza. Si chiudeva la fase istruttoria del processo contro l’ex colonnello delle SS Friedrich Bosshammer, collaboratore diretto di Eichmann, accusato della deportazione di 3.500 ebrei italiani. Tra i luoghi di partenza di quei deportati c’era il campo di raccolta di Fossoli-Carpi: il primo convoglio prese la via di Auschwitz il 22 febbraio 1944, viaggiando cinque giorni e quattro notti. I dodici vagoni contenevano 650 persone, tra cui l’allora ventiquattrenne Levi; il più giovane, Leo Mariani, aveva due mesi, la più anziana, Anna Jona, ottantotto anni. La sera del 26 febbraio, all’arrivo, meno di …

“I professori più vecchi d’Europa Più della metà sono «over 50»”, di Gian Antonio Stella – Corriere della Sera 24.01.15

«Mi mandano un ragazzino quando ho bisogno di un uomo con grinta, baffi e barba da Mangiafoco…»: così si lagnò corrucciato il direttore scolastico accogliendo tanti anni fa il maestro Giovanni Mosca, che «aveva vent’anni ma ne dimostrava sedici». Il quale proprio grazie all’età riuscì a impadronirsi della sua classe abbattendo in volo un moscone con la fionda. Oggi non c’è pericolo che accada: dicono i recentissimi dati Ocse che nella scuola primaria (le elementari) gli insegnanti sotto i trent’anni sono talmente pochi da essere percentualmente irrilevanti. E così nelle medie e nelle superiori. Quelli sotto la quarantina sono il 12% alle elementari, il 13 alle medie, l’8 alle superiori. Sono dati immensamente diversi da quelli del resto del mondo. Basti dire che maestri e professori sotto i cinquant’anni («in due occasioni di compleanno ci si sente improvvisamente decrepiti: a diciannove anni e a cinquanta», ha scritto Gesualdo Bufalino) non arrivano ad essere secondo l’Ocse, nel complesso della nostra scuola, neppure la metà: il 48%. Tutti gli altri stanno sopra. E quelli sopra la sessantina …

“Tutto il mondo (Italia esclusa) canta in piazza “Bella ciao”, di Francesco Merlo – La Repubblica 24.01.15

AParigi l’emozione di Bella Ciao è la resistenza della libertà d’espressione alla barbarie dei kalashnikov, ad Atene accompagna l’utopia populista di Tsipras, a Hong Kong scandisce l’opposizione alla Cina comunista, a Istanbul canta la rivolta contro l’Islam autoritario di Erdogan. Solo in Italia Bella Ciao è all’indice, confusa con Bandiera rossa e L’Internazionale , e mai cantata, come si dovrebbe, con l’alzabandiera del 25 aprile, ma trattata come un inno comunista, degradata da canto laico della liberazione e della concordia repubblicana a ballata dei trinariciuti, a manifesto del Soviet italiano. E invece, nel mondo, la canzone della Resistenza ha fatto la sua resistenza, e ha vinto, anche contro se stessa. È infatti evasa dalla gabbia del braccio armato e del pugno chiuso con la forza della melodia tradizionale, con quelle due parole “ciao” e “bella” che sono le password della nostra identità, con i timbri e i toni che sono il meglio della leggerezza di Sanremo, con la dolce malinconia del bel fiore sulla tomba, e ovviamente con il partigiano morto per la libertà e …

“Oltre i luoghi comuni Il video sulla vera Italia”, di Beppe Severgnini – Corriere della Sera 24.01.15

Ieri è accaduta una cosa strana. Al secondo posto tra i video più visti di Corriere.it , subito dopo una scenata isterica su un traghetto canadese, un filmato del governo italiano, mostrato al World Economic Forum di Davos per smontare i luoghi comuni sul Paese, e spiegare in cosa siamo bravi. Un ottimo video promozionale? Del governo italiano? In inglese?! Ci dev’essere un errore. L’ho subito guardato: mi è piaciuto. L’ho twittato («Per raccontare l’Italia un ministero produce video impeccabile: sogno o son desto?»). In mezz’ora cento persone l’hanno messo tra i preferiti e molte altre l’hanno commentato per tutta la giornata. Di cosa si tratta? Di un’operazione intelligente, che parte da una riflessione: inutile negare gli stereotipi sull’Italia, meglio rovesciarli (con sottofondo pianistico). Pizzaioli? «L’Italia è un leader mondiale nella creazione di grandi infrastrutture — 1.000 costruzioni in 90 Paesi». Latin lover? «L’Italia ha il 5° surplus commerciale di prodotti manifatturieri». Amanti della dolce vita? «L’Italia è il leader indiscusso nella produzione di super-yacht, con il 40% degli ordini mondiali». E così via. Per …

Editoria, on. Ghizzoni “Stanziare contributi in attesa della riforma” – comunicato stampa 24.01.15

    La parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni è firmataria di un emendamento al dl Milleproroghe che stanzia oltre 50 milioni di euro per il 2015 per rifinanziare il Fondo per l’editoria, in modo da garantire, in attesa della riforma complessiva del settore, una boccata d’ossigeno alle tante testate, locali e nazionali, che si trovano sull’orlo della chiusura.   Una boccata d’ossigeno per le imprese editoriali, sia locali che nazionali, in attesa che la riforma complessiva del sistema possa garantire un sostegno, da parte dello Stato, con criteri trasparenti ed equi, al pluralismo informativo: la parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni è firmataria, assieme ai colleghi della Commissione Cultura della Camera, di uno specifico emendamento al dl Milleproroghe che punta a stanziare poco più di 50 milioni di euro per rifinanziare, per l’anno in corso, il Fondo per l’editoria. “Sono risorse fondamentali per garantire un po’ di respiro a tante piccole aziende editoriali che, in questo momento, sono sull’orlo della chiusura – spiega Manuela Ghizzoni – Infatti, dopo anni di gestione scandalosa dei fondi, …

Imu agricola, parlamentari Pd “Bene il decreto del Governo” – comunicato stampa 23.01.15

  Il Consiglio dei ministri, sollecitato anche dalle pressioni che sono arrivate in questi giorni da parlamentari e amministratori del Pd, oggi ha varato misure urgenti in materia di esenzione dell’Imu. In particolare ha ampliato la platea delle aree e dei soggetti che sono esentati dal pagamento dell’Imu sui terreni montani e ha spostato il termine per il versamento dell’imposta per chi ne è ancora soggetto al 10 febbraio (originariamente era lunedì prossimo). Grande soddisfazione per la decisione del Governo viene espressa dai parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni, Maria Cecilia Guerra, Edoardo Patriarca, Matteo Richetti e Stefano Vaccari che, in queste settimane, si erano fatti portavoce delle proteste del nostro territorio. Ecco la loro dichiarazione: “Ancora una volta, il lavoro di squadra, concertato tra gli amministratori e le associazioni di categoria sul territorio e, noi, in qualità di rappresentanti a Roma, è riuscito a conseguire il risultato atteso. Il Consiglio dei ministri, in via straordinaria, si è riunito nel pomeriggio di oggi, dopo che in mattinata si era tenuta una riunione, risultata …

“Brevetti di enti e atenei all’Iit, prime critiche e una promessa dal Pd: «La norma sarà corretta», di Marzio Bartoloni – Scuola 24 23.01.14

Prima levata di scudi contro la norma comparsa nel decreto su banche e investimenti, anticipata da Scuola 24 , che di fatto affida all’Istituto italiano di tecnologia di Genova la gestione dei brevetti di enti di ricerca e università. Ieri sono arrivate le prime critiche a una norma che, promettono dalla sponda Pd ,«sarà corretta» durante l’iter di conversione del decreto in Parlamento. Il Pd pronto a correggere la norma Il decreto approvato martedì scorso prevede che l’Iit provveda a «sistematizzare a scopi informativi e di vendita i risultati della ricerca scientifica e tecnologica svolta negli enti pubblici di ricerca, le competenze scientifico-tecnologiche e le infrastrutture di ricerca presenti negli enti stessi». Viene poi prevista l’istituzione – questo il punto più contestato – di un «sistema per la commercializzazione dei brevetti registrati da università, enti di ricerca e ricercatori del sistema pubblico e disponibili – si legge nel decreto – per l’utilizzazione da parte delle imprese». Un affidamento di fatto alla fondazione di Genova di tutto il patrimonio brevettuale della ricerca pubblica italiana. «La norma …