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Isee università, Ghizzoni “Mantenere e ampliare le borse di studio” – comunicato stampa 15.10.15


“Sulla riduzione delle borse di studio per gli studenti universitari proporrò una risoluzione che impegni il Governo sia a mantenere la borsa a chi l’ha già e ha rispettato le condizioni di merito, sia ad ampliare la platea dei beneficiari”. Lo annuncia la deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni, componente in Commissione Cultura. Ecco la sua dichiarazione:

“Il diritto allo studio italiano è già estremamente ridotto rispetto agli altri Paesi europei. Ma nell’anno accademico 2015/16 potrebbe addirittura ridursi poiché capiterà che studenti meritevoli perdano o non ottengano la borsa di studio senza che siano variate le condizioni economiche e patrimoniali della famiglia. Occorre infatti chiarire che l’Isee è stato aggiornato dal primo gennaio 2015 e adesso fotografa più esattamente la condizione economica delle famiglie: è giusto che, oltre al reddito, si consideri il loro patrimonio, ma poiché per esso si considera ora un valore decisamente aumentato come quello determinato ai fini dell’Imu, è facile che anche un patrimonio familiare limitato e rimasto invariato faccia crescere il valore dell’Isee. Per evitare che questo fenomeno porti a una riduzione surrettizia dei beneficiari e per puntare invece a selezionare meglio i casi di effettivo bisogno, occorre aggiornare anche le soglie stabilite per l’accesso alle borse di studio. A questo proposito il Ministero dell’Istruzione ha convocato un tavolo tecnico con le Regioni e le associazioni degli studenti per affrontare la questione. Ciò servirà a fare chiarezza su questi temi raccogliendo dati precisi e affidabili con la collaborazione delle Regioni. Nel frattempo, sul tema proporrò una risoluzione che impegni il Governo sia a mantenere la borsa a chi l’ha già e ha rispettato le condizioni di merito, sia ad ampliare la platea dei beneficiari. Evitiamo l’imbarazzante paradosso per cui il Paese che ha meno laureati in Europa allontana dalle università gli studenti meritevoli, ma meno abbienti”.