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Università, la didattica, tema importante ma negletto

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I meccanismi delle carriere accademiche premiano soprattutto l’attenzione alla ricerca, mentre sullo sviluppo della carriera scolastica degli studenti incidono enormemente le modalità di didattica adottate. Se ne parlerà, giovedì 29 settembre, a Roma, nel corso di un convegno su “La didattica in università: una ricerca nelle differenti discipline” organizzato dalla Commissione Cultura della Camera, a cui prenderò parte. “Si tratta di un tema delicato, per certi versi anche negletto ma di grande rilevanza per gli esiti del percorso universitario degli studenti, soprattutto se si considera che l’Italia sconta un grave ritardo rispetto agli altri Paesi Ocse per il basso numero di laureati, un handicap che pesa non solo sullo sviluppo della vita lavorativa dei singoli, ma anche sulle possibilità di crescita del Paese. Uno degli aspetti da indagare, quindi, è anche il ruolo della didattica nell’università e quello dei metodi applicati nell’insegnamento e nella valutazione dell’apprendimento degli studenti”. Grazie all’Associazione Italiana Editori e alla Fondazione Giovanni Agnelli, nel corso del convegno verranno presentati i risultati della ricerca condotta dal professor Matteo Turri dell’Università di Milano che ha affrontato il tema con interviste in profondità a docenti universitari di sei diverse discipline (chimica, medicina, ingegneria, management, giurisprudenza e filosofia). I lavori saranno aperti dal saluto della presidente della Commissione Cultura Flavia Piccoli Nardelli. Le motivazioni della ricerca saranno spiegate da Andrea Angiolini dell’Associazione Italiana Editori e da Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Giovanni Agnelli. La sintesi dei risultati della ricerca saranno, poi, discussi nel corso di una tavola rotonda, a cui parteciperanno Giliberto Capano, direttore dell’Italian Centre for Research on Universities & HE Systems, la pedagogista Maria Lucia Giovannini, docente dell’Università di Bologna, e il prorettore alla didattica dell’Università di Messina Pietro Perconti. Le conclusioni saranno affidate al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.
“Negli ultimi tempi le politiche universitarie hanno fatto sì che l’attenzione si sia concentrata soprattutto sull’attività di ricerca, mettendo in secondo piano la didattica, attività che non sempre riesce a soddisfare le esigenze di chi deve imparare, un tema che anche la politica non può più ignorare”.