Mese: Gennaio 2017

Bagarinaggi online, mentre la Commissione Cultura indaga, Vasco Rossi punta su Modena per un concerto “trasparente”

Parte da Modena, da casa mia, lo sforzo più ponderoso per garantire massima trasparenza e tracciabilità nella vendita dei biglietti di un grande concerto rock. Il prossimo 1° luglio Vasco Rossi, dopo 40 anni, torna laddove aveva cominciato, in quel “Modena Park” (il Parco Ferrari) reso famoso in tutta Italia dalle sue canzoni. Ebbene, mi fa piacere sottolineare che, mentre la Commissione Cultura della Camera di cui faccio parte ha avviato un’indagine conoscitiva sul bagarinaggio online (il fenomeno per cui, pochi minuti dopo l’apertura della prevendita online dei biglietti di un grande concerto, tutti i ticket sono già esauriti per poi ricomparire sul mercato secondario a prezzi decuplicati), a Modena gli organizzatori non solo si sono posti seriamente il problema, ma, insieme agli organismi preposti, stanno prevedendo meccanismi, mai sperimentati prima in tutta la loro complessità, che siano in grado di tutelare tanto gli acquirenti dei biglietti quanto, come immediata ricaduta, l’immagine degli stessi artisti. E’ stato reso noto proprio oggi, a Milano, dagli organizzatori del concerto, mentre la Siae annunciava il ricorso alla magistratura per …

La contabilità delle Università e le esigenze di semplificazione

Le università statali, in quanto pubbliche amministrazioni finanziate principalmente dallo Stato (ma non si dimentichi la capacità che esse hanno di avere entrate proprie derivanti dalle contribuzioni studentesche, dall’acquisizione di progetti di ricerca, dallo svolgimento di attività per conto di terzi, etc.), sono ovviamente e giustamente soggette da sempre ai principi della contabilità pubblica e all’obbligo di rendicontare le loro attività sulla base di schemi di bilancio predefiniti e coerenti con tutti gli altri bilanci delle pubbliche amministrazioni. La legge n. 240 del 2010 ha stabilito che le università statali, come molti altri enti pubblici economici, dovessero passare dal sistema di contabilità finanziaria a quello di contabilità economico-patrimoniale e analitica di tipo civilistico, adottando ogni anno un bilancio unico e un bilancio consolidato di ateneo, nonché predisponendo anche un bilancio preventivo e un rendiconto in contabilità finanziaria. I principi di questo nuovo e complesso sistema di contabilità e bilanci sono stati fissati nel decreto ministeriale n. 19 del 2014 che, dopo una prima fase di applicazione, deve essere sottoposto ora ad alcune correzioni tecniche, contenute in …

Beni archivistici e bibliografici, le riproduzioni a fini di studio e ricerca siano libere e gratuite

Ad oggi, nonostante a più riprese – prima con il decreto Art bonus e poi con il ddl Concorrenza, fermo da molti mesi al Senato – si sia cercato di introdurre un principio di salvaguardia del lavoro di studiosi e ricercatori, non è ancora possibile riprodurre liberamente, e in maniera gratuita, manoscritti e documenti di archivio per finalità non lucrative, appunto di studio e di ricerca. E’ per questo motivo che ho presentato una interrogazione al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini per chiederne un intervento in via amministrativa, nell’attesa di una norma specifica. Il tema è particolarmente sentito, tanto che circa 3mila studiosi di tutto il mondo hanno sottoscritto l’appello del movimento “Fotografie libere per i Beni culturali”. Di recente, nel maggio scorso, anche il Consiglio superiore dei Beni culturali e paesaggistici si è fatto portavoce dell’esigenze espressa dagli studiosi di una riforma del regime delle riproduzioni dei beni archivistici e bibliografici, naturalmente nel rispetto delle esigenze di conservazione e delle norme a tutela del diritto di autore e della riservatezza. Quello che era …

Tempa rossa, dalla gogna mediatica all’indifferenza per le richieste di archiviazione

Un’altra vicenda giudiziaria che si avvia alla chiusura con l’archiviazione; dal clamore mediatico si passa al generale silenzio dei media. Forse avete dimenticato la vicenda di Tempa rossa e della sguattera guatemalteca – archiviata alla categoria “indignazione” – ma a marzo occupò le prime pagine dei giornali con ripercussioni politiche non banali. Il ministro Federica Guidi fu travolta dallo scandalo sollecitato dalla pubblicazione di telefonate con l’allora compagno Gianluca Gemelli: telefonate non penalmente rilevanti, ma che rivelavano anche aspetti privati di un rapporto al capolinea, dati in pasto all’opinione pubblica che si fissò su quel termine (“sguattera guatemalteca”) che sviliva la donna e il suo ruolo pubblico. Il ministro non fu indagato, ma si dimise. La vicenda fu cavalcata, con indignata gravità dalle opposizioni, Movimento 5 stelle in primis, traendone un vantaggio in termini di consensi. A distanza di poco meno di un anno, la  Procura di Roma, a cui per competenza è arrivata l’indagine, chiede l’archiviazione per i principali indagati, inclusi Gianluca Gemelli e l’ammiraglio De Giorgi, accusato di abuso d’ufficio e che in estate è andato silenziosamente in …

Terra dei padri, anche io aderisco al presidio Anpi

Insieme ai colleghi modenesi del Pd Baruffi, Guerra, Pini e Vaccari, anche io sarò presente al presidio antifascista organizzato per il pomeriggio di sabato prossimo davanti al Sacrario della Ghirlandina. L’apertura del circolo La Terra dei Padri rischia di trasformarsi in una ferita per la città di Modena e per valori dell’antifascismo che sono strettamente connessi con il nostro territorio. L’obiettivo di tale struttura è quello di veicolare vera e propria cultura neo-fascista per il tramite di manifestazioni cosiddette “culturali”. Riteniamo tutto ciò chiaramente incompatibile con la nostra città e riteniamo che tale iniziativa vada contrastata politicamente e legalmente. Oltre all’intervento degli organismi preposti dalla legge a vigilare contro i pericoli di rigurgiti di fascismo, è necessaria la mobilitazione della società civile modenese per questo, come parlamentari Pd, aderiremo al presidio presso il Sacrario dei Caduti della Ghirlandina convocato per il 14 gennaio alle ore 16 dall’ANPI provinciale. Modena è e rimarrà una città antifascista.

Sulla sicurezza importante il dialogo fra Ministero ed Enti locali

Giovedì il sindaco di Modena e presidente della Provincia Gian Carlo Muzzarelli incontrerà il ministro dell’Interno Marco Minniti per affrontare il tema sicurezza. Insime ai colleghi modenesi del Pd Baruffi, Guerra, Pini e Vaccari, già all’indomani dell’insediamento del neo-ministro, ci erano attivati per segnalare le sollecitazioni in materia arrivate da diverse parti della provincia. Il tema della sicurezza resta, anche in questo inizio d’anno nuovo, uno dei capitoli più delicati con i quali le istituzioni sono chiamate a confrontarsi, in particolar modo gli Enti locali e i sindaci, i primi ai quali i cittadini rivolgono le loro istanze. Proprio perché convinti che un tema così complesso e articolato, come quello della sicurezza, non possa che essere affrontato attraverso la fattiva collaborazione di tutti i livelli istituzionali, come parlamentari Pd, già all’indomani dell’insediamento del nuovo Governo ci siamo attivati presso il nuovo ministro dell’Interno Minniti per segnalare le diverse sollecitazioni che, proprio sul tema sicurezza, provenivano da sindaci e associazioni di categoria del nostro territorio, con il duplice obiettivo da un lato, di far giungere quelle stesse …

M5s, il matrimonio mancato e il naufragio degli opportunismi

  Quanto il tentativo di pilotare dall’alto finisce in débâcle. Vale per Grillo, ma vale anche per Verhofstadt. Entrambi avevano mire altre, rispetto alla motivazione politica, per creare un unico Gruppo al Parlamento europeo. Entrambi, abbastanza sorprendentemente viste le derive populiste vincenti negli ultimi anni, sono rimasti con il cerino in mano e sono state proprio le argomentazioni politiche a prevalere. Gli iscritti del M5stelle avevano votato per l’abbraccio con Alde, ma lo stesso Di Maio, vista l’assoluta incongruenza politica dei due programmi, aveva cercato di buttarla sul tatticismo, parlando di un’operazione tecnica e non politica. Verhofstadt, che aveva cercato la sua personale resurrezione politica rimpolpando numericamente il suo Gruppo, si è visto contestato dalle delegazioni dei più importanti Paesi europei. Qui non c’è stata la fantomatica rivolta dei Poteri forti, come ha cercato di argomentare Grillo. Gli opportunismi di entrambe le fazioni sono semplicemente naufragati in un sussulto della politica dei valori e dei principi. Forse c’è ancora speranza per questa Europa…