attualità, pari opportunità | diritti, politica italiana

Quelle migliaia di ragazzini già italiani nei fatti, prima ancora che nel diritto


Opporsi a una legge è più che legittimo. In una delle massime sedi istituzionali, come il Senato, i rappresentanti eletti dal popolo sono però chiamati innanzitutto al rispetto dell’altro e del luogo. Non è inscenando bagarre, urlando, spintonando e mandando in infermeria un ministro della Repubblica che si rafforzano le proprie ragioni. Sono passati quasi due anni dall’approvazione, alla Camera, del progetto di legge sulla cittadinanza italiana ai minori stranieri (nota come ius soli): da ottobre 2015 il provvedimento è in attesa in Senato, bloccato dai veti incrociati. Non si tratta di svendere la cittadinanza ad alcuno, come sta argomentando la destra, ma di tutelare un diritto. Davvero un ragazzino che è nato in Italia, che ha frequentato le scuole in Italia, che parla correntemente l’italiano può essere considerato uno “straniero”? Sull’argomento, ha cambiato idea anche il Movimento 5 stelle: la scelta di astenersi – che al Senato equivale ad un voto contrario – è forse il frutto quell’incontro Salvini -Casaleggio, che Repubblica conferma si sia tenuto una decina di giorni fa, ma che ora viene smentito dal Movimento. Una scelta di campo inequivocabile, seppur in contraddizione con i panni francescani indossati recentemente ad Assisi. Eppure il progetto di legge di cui si sta cercando di cominciare a discutere a Palazzo Madama è molto “temperato” poiché prevede ipotesi ben circostanziate di acquisizione della cittadinanza (per la quale occorre avanzare domanda), legate o all’essere nato in Italia o arrivato prima dei 12 anni e aver frequentato le scuole nel nostro Paese per almeno cinque anni o all’essere nati in Italia figli di genitori stranieri talmente stanziali e integrati nel nostro Paese da possedere un permesso di soggiorno permanente. Stiamo parlando di migliaia di ragazzini che sono già italiani nei fatti, prima ancora che nel diritto. Non chiudiamo gli occhi di fronte alla realtà.
A questo il link il dossier della Camera dei deputati
105bis_Cittadinanza minori stranieri_0