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Diritto allo studio, bene no tax area rafforzata a Unimore


Le novità introdotte in materia di diritto allo studio sono ora sistematicamente presentate agli studenti degli ultimi due anni delle superiori che stanno scegliendo il futuro percorso universitario. All’indirizzo www.dsu.miur.gov.it sono spiegate, con grafiche e filmati, le possibilità concrete in termini di borsa di studio, ma non solo, messe a disposizione degli studenti, in particolare quelli provenienti dalle famiglie meno abbienti. Tra queste anche le norme, già contenute in una mozione a mia prima firma e poi confluite nella Legge di Bilancio, che introducono la no tax area per gli studenti con un Isee familiare inferiore ai 13mila euro e il calmieramento delle tasse per coloro che hanno un Isee familiare inferiore ai 30mila euro. Il Fondo per il diritto allo studio, quest’anno, può contare su uno stanziamento di 223 milioni di euro complessivi: oltre ad aver reso strutturale l’incremento, già introdotto nel 2016, di 50 milioni di euro, si sono aggiunti anche i 6 milioni di euro originariamente previsti per le borse ex art. 34 della Costituzione non ancora attuate. Tra l’altro, la ministra Fedeli ha appena annunciato un’altra importante novità, quella per cui il Fondo di finanziamento ordinario non sarà più suddiviso secondo la spesa storica, ma secondo i concreti fabbisogni dei territori. Questo insieme di misure dovrebbe contribuire a cancellare l’istituto tutto italiano dell’idoneo senza borsa, cioè dello studente che avrebbe diritto a ottenere il sostegno al diritto allo studio, ma mancando i fondi, nella realtà, ne veniva escluso. Invito tutti i ragazzi che stanno per iscriversi all’università a informarsi preventivamente su quelle che sono le possibilità previste, spesso anche migliorate dalle politiche di intervento degli stessi atenei. Bene, a questo proposito, l’ateneo modenese che ha innalzato di 10mila euro la soglia Isee di esenzione dal pagamento delle tasse universitarie, con possibili risparmi, per le famiglie a basso reddito, che vanno dai 600 a 1000 euro. Frequentare l’università non si traduce solo in un miglioramento nella propria formazione culturale e in un più facile accesso al mondo del lavoro, ma anche in un arricchimento di tutta la collettività. Per questo faccio mio lo slogan adottato dalla campagna informativa del Ministero “Continua gli studi, accedi al futuro”

ecco il link al sito del Ministero (Linkhttp://www.dsu.miur.gov.it/)

ecco il link a un bel servizio di Rainews (Link)