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Scuola, a rischio corsi serali e insegnamento in carcere

L’on. Ghizzoni e la sen. Bastico lanciano l’allarme e interrogano la Gelmini. “Si tratta di un vero e proprio smantellamento dell’istruzione degli adulti”. “La soppressione di gran parte dei corsi serali e lo smantellamento della scuola nel carcere S.Anna presto saranno una realtà.” A lanciare l’allarme sono l’on. Manuela Ghizzoni e la sen. Mariangela Bastico, che sulla questione hanno presentato un’interrogazione al ministro Gelmini.

“Il provveditorato modenese – sostengono le due parlamentari – avrebbe deciso di tagliare drasticamente i corsi serali, ad esclusione dell’istituto Barozzi, presso le scuole Spallanzani di Castelfranco, Don Magnani e Morante di Sassuolo, Fassi e Meucci di Carpi, Corni, Venturi e Cattaneo Deledda di Modena. Unica eccezione l’istituto Barozzi.

E’ una scelta in contrasto con la circolare del Ministero dell’Istruzione sugli organici – sottolineano le due parlamentari del Pd – nella quale si indica di lasciare i docenti nella sede di precedente titolarità, in vista dell’approvazione del nuovo regolamento per l’educazione degli adulti. Perchè non si è rispettato questo indirizzo ministeriale?”.

Per quanto riguarda il Carcere S.Anna, Bastico e Ghizzoni osservano che già negli anni passati si è registrata una progressiva riduzione del numero delle classi. In particolare nell’anno scolastico passato si è passati da tre a una sola classe di alfabetizzazione, da 6 a 4 di scuola media, da 6 a 3 di scuola superiore. “Le informazioni in nostro possesso per il prossimo anno – aggiungono le parlamentari – sono tali da lasciar presagire un vero e proprio smantellamento della struttura scolastica. E’ molto probabile che venga attivata una sola classe di alfabetizzazione, mentre per la scuola media non vi sarà alcun organico completo, e per le superiori non è previsto nemmeno un docente. Come si pensa – chiedono le due esponenti democratiche – di adempiere al dettato costituzionale della rieducazione del detenuto, se si impedisce di fatto il conseguimento di un titolo di studio?”.

Nella loro interrogazione, l’on. Ghizzoni e la sen. Bastico richiamano l’attenzione anche sul caso del Centro territoriale permanente di Modena: la normativa prevede 10 docenti ogni 120 iscritti ai corsi mentre a tutt’oggi risultano in servizio 9 docenti a fronte di 1981 iscritti, di cui 1771 iscritti ai corsi di alfabetizzazione e 179 alla scuola secondaria di secondo grado.

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