Tutti gli articoli relativi a: interventi

“La «nuova» università deve partire dalla semplificazione”, di Manuela Ghizzoni – Scuola 24 20.07.15

L’università italiana, oltre ad aver subito negli ultimi anni pesanti tagli finanziari come nessun altro settore pubblico, è stata inoltre imbrigliata da insostenibili vincoli burocratici. Vincoli che sono anche la causa, non ultima, della fuga all’estero di tanti giovani ricercatori. Se uno di loro ottiene un finanziamento internazionale di ricerca preferibilmente sceglie di usufruirne in un’università straniera, con il risultato che il nostro Paese perde d’un sol colpo capitale umano (il ricercatore), scientifico (i risultati della ricerca) e finanziario (i fondi di ricerca). Nel triennio 2010-2012, senza tenere in alcun conto la forma budgetaria del finanziamento statale, sono state imposte alle università riduzioni percentuali alle spese per la formazione del personale, per le missioni, per le relazioni pubbliche e la pubblicità, per i convegni, per i contratti a tempo determinato, per le spese di manutenzione degli immobili, per l’acquisto di mobili e arredi. È stato inoltre ripristinato il controllo preventivo della Corte dei Conti su ogni incarico esterno e introdotto l’obbligo di rivolgersi a Consip e Mepa per tutti gli acquisti. Un delirio di burocrazia …

RUN e UDU, cancellare l’ emendamento Meloni dal ddl di riforma della PA – Manuela Ghizzoni – 03.07.15

Condivido l’opinione di RUN e UDU, che contestano il contenuto dell’emendamento Meloni alla Delega di riforma della PA, approvato ieri pomeriggio in Commissione Affari Costituzionali. Non mi dilungo sui motivi – descritti anche nelle note che accludo – che rendono la proposta Meloni sbagliata (che va cancellata dal provvedimento). Mi limito a dire che non c’è bisogno di inventarsi nuove e burocratiche prassi di (presunta) valutazione del corso di studi: se un corso di studi è inadeguato, allora non si deve permettergli di rilasciare alcun titolo! L’accreditamento anche a questo serve. Temi così strategici e delicati non posso essere lasciati all’improvvisazione. Rete Universitaria Nazionale: “Nel DDL di riforma della PA in esame al Senato è stato approvato un emendamento a firma Marco Meloni, il quale prevede che nei concorsi pubblici si assegni un punteggio in base all’ateneo di provenienza e non solo più in base al voto di laurea. “Richiediamo la cancellazione di questo emendamento” dichiara Rebecca Ghio, coordinatrice nazionale RUN “la formulazione è quanto meno poco chiara e non ne comprendiamo lo scopo. Si …

Lettera aperta ai docenti precari – Manuela Ghizzoni 21.05.15

LETTERA APERTA AI DOCENTI PRECARI Lunedì sera, intervenendo nell’Aula di Montecitorio sull’articolo 10 del disegno di legge sulla Scuola, ho dimenticato una lezione importante: la frustrazione fa dire cose di cui poi ci si pente. Pertanto, devo delle scuse ai tanti giovani abilitati che si sono sentiti colpiti e offesi dalle mie parole. Parole che erano specificatamente rivolte alla collega Gelmini e alle sue scelte operate in qualità di ministro dell’istruzione e non al merito dell’emendamento in votazione. Ma questo poteva essere chiaro a me, non a chi stava seguendo il dibattito da casa. Ho compiuto un errore: riconoscerlo è il primo passo per emendarlo. Il secondo passo è chiedervi una manciata di minuti per poter esporre le ragioni del mio comportamento. L’ANTEFATTO Nel 2006, il governo Prodi decise di aggredire il problema del precariato scolastico. Lo fece imboccando due strade: l’immissione in ruolo di 150.000 docenti per coprire tutti i posti vacanti (svuotando le GAE); riforma – mediante una delega al governo – della formazione iniziale dell’insegnante strettamente connessa all’immissione in ruolo, per non …

DDL Scuola – articolo 10 – dopo l’intervento in aula 19.05.15

Sono intervenuta da poco in aula sull’art.10 (piano straordinario di assunzioni) . Questo articolo è un tassello fondamentale del provvedimento perché permetterà di attuare l’organico funzionale all’offerta formativa e permetterà di incrementare gli organici – per la prima volta dal 2008 – di 50.000 posti Se sembrano pochi, a me, che ho memoria dei tagli che ancora stiamo patendo, paiono invece un deciso passo avanti. Il dibattito di ieri sera però si è soffermato sull’altra faccia di questa medaglia e cioè sui docenti, ora precari, che andranno a costituire l’organico. Lo abbiamo fatto con toni accesi, io per prima, ma i toni corrispondono al senso di responsabilità che sentiamo – almeno noi – nei confronti di chi attende le nostre decisioni come sentenze sul proprio futuro di professionista. Lo testimonia il tenore – in molti casi crudo – dei messaggi che sto ricevendo da stanotte. Giustificati dalla posta in gioco. Ed è difficile, molto difficile provare a fare giustizia dopo tanta iniquità. Vengo al contenuto dell’ articolo 10, che sostanzialmente svuota le GAE, perché è …

“Buona scuola, gli universitari: “No a una laurea solo per insegnare”, di Cinzia Gubbini – LaRepubblica.it 04.05.15

E’ una delle misure ipotizzate per sconfiggere la piaga del precariato: l’obiettivo è creare lauree magistrali specifiche. “Rischiamo di trovarci con nulla in mano”, è l’obiezione. E la pd Ghizzoni pernsa a una soluzione alla francese Come si formeranno gli insegnanti del futuro? Anche questo è uno dei capitoli “spinosi” del disegno di legge della Buona Scuola, che mentre continua il suo iter parlamentare domani verrà contestato nelle piazze con uno sciopero convocato da tutte le sigle sindacali. La via crucis degli insegnanti. Abilitazione e reclutamento sono i due punti cardine che fino a oggi hanno segnato la vita degli aspiranti docenti. Teoricamente, prima bisogna abilitarsi all’insegnamento e poi bisogna vincere un concorso. In realtà in questi anni le regole sono cambiate molte volte. Il risultato è sotto gli occhi di tutti ed è uno dei motori della protesta: precari che non hanno mai ottenuto il posto di lavoro, idonei che non hanno vinto il concorso, persone che insegnano solo in virtù della laurea sempre a rischio di essere “cancellati”. Senza contare il fiorire di …

Relazione sul Def in Commissione Cultura della Camera – Manuela Ghizzoni – 22.04.15

La relazione sul Def di cui sono stata relatrice ieri 21 aprile alla Commissione Cultura Scienza e Istruzione della Camera. In un documento complesso che riguarda tutte le politiche del Governo, ho incentrato l’analisi soprattutto sui temi della formazione e della cultura, di competenza della Commissione. Oggi il parere e la votazione. Il Documento di economia e finanza 2015 costituisce il principale documento di programmazione della politica economica e di bilancio. Esso, infatti, traccia gli impegni di consolidamento delle finanze pubbliche in una prospettiva di medio-lungo termine e definisce, sul versante delle diverse politiche pubbliche, gli indirizzi adottati dall’Italia per il rispetto del Patto di Stabilità e Crescita europeo e il conseguimento degli obiettivi definiti nella Strategia Europa 2020. Con riferimento al 2014, il DEF evidenzia come nel quarto trimestre 2014 si è interrotta la caduta dei livelli generali d’attività. Nel complesso, tuttavia, nel 2014 il PIL ha registrato una contrazione dello 0,4%, su cui ha inciso in maniera rilevante la debolezza della domanda interna, in particolare degli investimenti. Un apporto positivo è, invece, disceso …

“Manuela Ghizzoni: la conoscenza ti rende libera di scegliere”, di Jessica Bianchi – Tempo 02.04.15

Questa storia inizia nel 2001 con una diagnosi di tumore al seno. A raccontarcela è l’onorevole Manuela Ghizzoni. Una donna che, come tante, ha lottato contro la malattia e, con coraggio e consapevolezza, ha poi deciso di intervenire radicalmente, sottoponendosi dapprima a un intervento di asportazione dell’utero e delle ovaie e, successivamente, a una mastectomia. “Avevo solo 39 anni quando, durante un’autopalpazione mi sono resa conto che qualcosa non andava. Solo quattro mesi prima, l’esame al quale mi ero sottoposta non aveva rilevato nulla di anomalo… Nel maggio del 2001 ho intrapreso la consueta procedura: intervento chirurgico, chemioterapia, radioterapia. Dal momento che mia madre e mia zia erano entrambe ammalate di cancro al seno, il dottor Fabrizio Artioli mi disse che una volta terminato il ciclo di cura avrei dovuto eseguire un test genetico. Risultai positiva al gene Brca1 e Brca2. La dottoressa Cortesi dell’Ambulatorio onco – genetico mi mise di fronte a un ventaglio di possibilità: un’intensificazione dei controlli al seno e alle ovaie oppure tra le opzioni (che peraltro rappresentano la prassi nei …