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Come cambierà l’Università in Italia? #lanuovauniversità, vista da me

Un altro buon risultato, incrementata la borsa di dottorato

Come giustamente dichiara ADI – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani, un risultato importante è stato raggiunto: dopo 10 anni, finalmente si incrementa il valore della borsa di dottorato (da 13.638,47 a 15.343,28). Il merito è di chi ha avanzato e sostenuto la proposta, così come di chi ha saputo accoglierla e trasformarla in norma. L’incremento della borsa si accompagna, inoltre, alla abolizione delle tasse universitarie per i dottorandi privi di borsa e alla introduzione della Dis-coll per i dottori di ricerca, una misura previdenziale di tutela e che sancisce che la “ricerca è lavoro”! Tre importanti risultati ottenuti nella legislatura che si sta chiudendo.

Tasse universitarie, quando a prevalere è la polemica, non la realtà delle cose

In rete e sugli organi di informazione è tutto un fiorire di studi e commenti sul tema della gratuità degli studi universitari. È una cosa positiva che la società – e non solo la politica o i diretti interessati – si misurino con una questione che riguarda lo sviluppo del Paese e la crescita delle persone. Ed è anche fonte di soddisfazione (sebbene i dati in esame mi siano arcinoti) per chi, come me, ha cercato di occuparsi del tema dal 2014 (anno in cui ho presentato una proposta di legge), riuscendo poi a far approvare nella legge di bilancio per il 2017 l’esonero delle tasse per gli studenti con un isee familiare inferiore a 13.000 euro. Una novità straordinaria per il nostro Paese. Ma tutto questo interessante dibattito è anche fonte di “rammarico” perché non un moto di interesse alcuno (sulla rete e sulla stampa) accompagnò la discussione su questa misura e tanto meno la sua approvazione. Un rammarico che deriva dalla consapevolezza che ad animare il dibattito sia più lo scontro ideologico dell’interesse …

Tasse universitarie, già esentati i meno abbienti

Non una promessa, ma un fatto già in fase di realizzazione. Da questo anno accademico, quello iniziato nel settembre 2017, sono già 15mila (secondo un calcolo recente del Sole 24 ore del lunedì) gli studenti universitari, provenienti da famiglie poco abbienti, che hanno potuto iscriversi all’università, senza oneri, grazie alle agevolazioni per il diritto allo studio introdotte su proposta del Partito democratico nella Legge di bilancio 2017. La “no tax area”, insomma, pur nel silenzio generale, sta funzionando. Le nuove norme prevedono la cancellazione delle tasse universitarie per chi ha un reddito familiare Isee (non il reddito tout-court) fino a 13mila euro (quota maggiorata per iniziativa di molte università pubbliche lungimiranti, come le nostre Unimore e Unibo), e tasse calmierate per chi ha un reddito Isee fino a 30mila euro. Stime ufficiali non sono ancora state elaborate, ma, come detto, secondo la valutazione realizzata dal quotidiano economico Il Sole 24 ore del lunedì le ricadute pratiche sarebbero considerevoli: esenzione dalle tasse per quasi 600mila ragazzi e l’iscrizione di ben 15mila studenti in più che, verosimilmente, …

Docenti universitari, compensazione per gli scatti stipendiali non ricevuti

Il provvedimento era rimasto escluso dall’esame al Senato della legge di Bilancio ma, come affermato allora dal viceministro Morando, la questione é stata affrontata alla Camera. Nel corso dell’ultima seduta notturna della Commissione Bilancio è stato approvato l’emendamento – da me presentato, insieme a un gruppo di colleghi – in risposta alle richieste dei docenti universitari. In attesa che entri in vigore il nuovo meccanismo degli scatti stipendiali, che da triennali diverranno biennali a parità di trattamento economico, infatti, i docenti e ricercatori, da qui al 2020, riceveranno un assegno ad personam a valere sui fondi inutilizzati delle cattedre Natta: una parziale compensazione degli scatti stipendiali non ricevuti negli anni scorsi.

Università, la no tax area funziona: ben 15mila iscritti in più

A volte, in questo come in tante altre professioni, ci sono battaglie, in cui credi convintamente, ma che non riesci a condurre in porto. Altre, invece, in cui, nonostante difficoltà e contrasti, ottieni risultati che illuminano un percorso e danno un senso ad anni di impegno e attività. Oggi il Sole 24 ore del Lunedì pubblica un inchiesta sulle ricadute pratiche che l’istituzione della no-tax area ha prodotto nelle università italiane. L’esclusione dal pagamento delle tasse universitarie per gli studenti provenienti da famiglie con un Isee inferiore ai 13mila euro ha comportato l’esenzione dalle tasse per quasi 600mila ragazzi e l’iscrizione di ben 15mila studenti in più (dati riportati dal quotidiano) che, verosimilmente, vista la provenienza dai ceti sociali meno abbienti, non avrebbero avuto questa opportunità. Naturalmente ora si tratterà di verificare se tutti questi giovani rientrano in toto nella casistica prevista (penso ai crediti che dovranno, comunque, acquisire per mantenere l’esenzione), se e di quanto sarà necessario integrare la compensazione prevista di 105 milioni di euro di risorse aggiuntive al Fondo di Finanziamento ordinario, …

Una settimana di riflessione sui lavoratori della ricerca

Si apre una settimana dedicata alla scienza e a chi vuole praticare o già pratica la ricerca. Come accade ormai dal 2005, su impulso della Commissione europea, anche quest’anno, l’ultimo venerdì del mese di settembre sarà teatro, in 250 città europee, della Notte dei ricercatori (link), iniziativa che coinvolge i ricercatori e gli istituti che fanno ricerca di tutta l’Unione europea. Quest’anno, in Italia, l’appuntamento di venerdì 29 settembre sarà anticipato da due conferenza stampa, a Roma, dedicate al primo livello di formazione dei ricercatori, vale a dire il dottorato di ricerca, a cui sono stata invitata a portare il mio contributo. Il primo appuntamento è per domani, martedì 26 settembre (presso la sala stampa della Camera dei deputati), organizzato dall’Adi, l’associazione dei dottorandi e dottori di ricerca italiani (link). Il secondo appuntamento è per giovedì 28 settembre, sempre presso la Camera dei deputati, organizzato dal nascente Comitato per la valorizzazione del Dottorato di Ricerca (link). Entrambe le associazioni, pur con modalità e priorità diverse, puntano a valorizzare il dottorato di ricerca. Sarò ad entrambi …

Agli atenei arrivano i primi finanziamenti per affrontare la novità della no tax area

Nella legge di bilancio per il 2017 sono state introdotte alcune misure a sostegno dell’accesso all’università: tra questa, la più innovativa dispone l’esenzione dalle tasse universitarie per gli studenti a basso reddito (fino a 13.000 euro di ISEE) ed il calmieramento per quelli con un ISEE compreso tra il 13.001 e i 30.000 euro. Per compensare gli atenei dei mancati “introiti” dovuti agli esoneri e al contenimento degli importi delle tasse, sono stati previsti 55 milioni per l’anno in corso (dato che la misura entra in vigore da questo anno accademico, quindi per il 2017 c’è necessità di compensare gli atenei per la sola prima rata delle tasse, che si assolve tra settembre e ottobre) e 110 milioni a regime dal 2018. E’ presto per dire se la misura messa in campo per volontà del PD raggiungerà l’obiettivo, avvicinando all’università i giovani provenienti da strati sociali deboli, ma i primissimi dati provenienti da alcune regioni (Toscana e Piemonte) rispetto alla richiesta di borsa di studio paiono andare in questo senso. Oggi il Miur ha ripartito …