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Legge 107, chi ha paura della parità tra i sessi?

Sono sotto i nostri occhi le conseguenze degli stereotipi di genere e della violenza contro le donne, come quella agita contro il “diverso” (ma diverso da chi? E in cosa, diverso?) per colore della pelle, religione o orientamento sessuale. Ci indigniamo (non tutti…), ma quando si ribadisce che per combattere le discriminazioni ed educare al rispetto dell’altro occorre cominciare, anche, dalla scuola, subito qualcuno comincia ad erigere muri. Sta succedendo di nuovo, come era già stato con l’avvio della riforma prevista dalla legge 107. Non appena si sente parlare di educazione di genere, per ragioni diverse (e sempre più spesso in malafede), c’è chi lamenta che si voglia esautorare le famiglie nell’educazione dei figli, mentre altri si producono nella narrazione di balle spaziali. Questa mattina, ad esempio, il quotidiano Libero supera anche la più fervida fantasia e annuncia che i ragazzi a scuola saranno obbligati a studiare omosessualità. Ma vi par possibile? Ma dai, siamo seri! Un falso così mal propinato che non vale nemmeno spendere parole per smascherato. Serve invece da spunto per un’altra riflessione. …

Femminicidi, educare al rispetto dell’altro

In Commissione Cultura e Istruzione della Camera, proprio ieri, ha preso avvio l’esame delle molte proposte di legge sull’educazione di genere nelle scuole. Si tratta di un argomento che, sappiamo, crea divisioni e allarma una parte delle famiglie: lo abbiamo già visto con la legge 107 del 2015 che pure, al comma 16 dell’art. 1, si limitava a suggerire che “Il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni”. Si tratta, però, nello stesso tempo, di un intervento legislativo che non può più essere posposto. Gli orrori delle violenze sulle donne raccontati dalla cronaca continuano a moltiplicarsi. Ieri la ragazzina di Salerno aggredita dal branco. Oggi la donna di Modena uccisa dall’ex convivente, il cui cadavere è stato nascosto nel frigorifero della cantina. Per contrastare queste violenze che sono insopportabili (e dovrebbero esserlo per tutti) occorre un cambiamento culturale di fondo nei rapporti tra donne e uomini, …