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Lotta alla povertà, la Regione Emilia-Romagna istituisce il reddito di solidarietà

Un altro ambito, fondamentale, in cui la mia Regione, l’Emilia-Romagna, fa da apripista: l’Assemblea legislativa ha votato un progetto di legge – targato Pd e Sel – che istituisce, già dal 2017, il Res – reddito di solidarietà. Si tratta di un contributo massimo di 400 euro al mese, per un anno, destinato alle famiglie che hanno un Isee di 3mila euro o inferiore. Situazioni di marginalità economica, quindi, ma, purtroppo, molto diffuse: la stima è che, tra i fondi stanziati dalla Regione ottenuti sulla base di risparmi interni e quelli erogati dallo Stato come sostegno all’inclusione attiva, si potranno aiutare ben 35mila nuclei familiari. L’assegno è collegato a un progetto di attivazione sociale e inserimento lavorativo. Non una misura semplicemente assistenziale, quindi, ma un aiuto concreto, pensato per provare a porre un argine alle difficoltà che la crisi economica ha aperto e in cui persone sole o famiglie con figli piccoli o ancora lavoratori occasionali stanno sprofondando. Salva

Sanità, oltre 2.500 nuove immissioni in ruolo in Emilia-Romagna

Il modo migliore per tutelare l’eccellenza è continuare a dedicarle attenzione stragica e adeguate risorse. Credo sia questo il senso vero dell’azione messa in campo dalla Regione Emilia-Romagna sulla sanità: 25 milioni di investimenti per consentire l’immissione in ruolo, complessivamente, di 2.581 fra medici, infermieri e operatori, raggiungendo, unica in Italia, la copertura del 90% del turn-over. #buonenotizie Un investimento da 25 milioni di euro che la Regione fa per l’immissione in corsia, nelle strutture e nei servizi sul territorio di nuovi professionisti e operatori sanitari – medici, infermieri, ostetriche, tecnici – per rafforzare la sanità dell’Emilia-Romagna e continuare a garantire, con l’obiettivo di migliorarli ancora, quegli standard di qualità che da tempo la collocano ai vertici nazionali ed europei. Nell’ambito del Patto per il lavoro sottoscritto con organizzazioni sindacali e datoriali, enti locali, terzo settore e università con l’obiettivo di creare sviluppo e occupazione, sono stati sviluppati due accordi, sottoscritti dalla Regione il 19 settembre scorso con i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil e il 28 novembre con le rappresentanze della dirigenza medica …

Riforma costituzionale, perchè la tutela del diritto alla salute diventa materia di competenza statale

Diritto e tutela della salute pubblica e la riforma costituzionale: la cronaca ci propone nuove notizie che, a mio parere, confermano la bontà della scelta del legislatore di intervenire sul riparto delle competenze tra Stato e Regioni (il famoso Titolo V della Costituzione). Dopo la Regione Emilia-Romagna, anche il Consiglio comunale della città di Trieste ha approvato l’obbligo delle vaccinazioni per i bambini che frequenteranno il primo anno degli asili-nido. Senza fanatismi, nella consapevolezza che l’informazione è comunque lo strumento fondamentale per aumentare la consapevolezza delle famiglie, trovo che la decisione della mia Regione prima, e della città di Trieste ora, vadano nella giusta direzione della tutela della salute pubblica. Da notare che, dal punto di vista politico, si tratta di due amministrazioni schierate all’opposto: ciononostante, proprio in un’ottica superiore di bene comune, sono arrivate a una medesima conclusione. E i bambini e le famiglie che vivono in altre Regioni o in altre città? Ma è possibile che su una materia fondamentale per la vita dei cittadini i singoli territori possano agire in ordine sparso, …

Perché la prevenzione non decolla? Una riflessione sulle criticità e sulle azioni necessarie

Il Governo ha stanziato i primi 50 milioni per la fase di emergenza, attingendo dal Fondo nazionale per le Emergenze, istituito nel 2013, e che per quest’anno ha una dotazione di 249 milioni. Una scelta politica giusta. Bene, quindi, considerando che nel caso del terremoto Emilia il governo Monti racimolò solo 10 milioni per le prime urgenze (mentre il Fondo della Protezione Civile era stato azzerato). Dopo l’emergenza seguirà la lunga fase della ricostruzione. Ma prevenire non sarebbe meglio? Certo, mille volte meglio tenuto conto, peraltro, che nessuna vita persa, comunque, può essere restituita. Prendiamo Norcia: è vero che non si trova nell’epicentro del sisma, ma l’esperienza dei terremoti precedenti ha insegnato ad intervenire con metodi costruttivi adeguati alla sismicità del territorio e lì non si registra nemmeno un ferito. Eppure, quando c’è da costruire in sicurezza, ma lontani da un’emergenza sismica, i mugugni e le lamentele per l’eventuale incremento dei costi non mancano. Prendiamo un altro esempio, ma di casa nostra, vale a dire le imprese che avevano costruito i capannoni industriali seguendo l’ultima …

Sisma, in arrivo risorse per la ricostruzione dei beni storici

Abbiamo più volte ripetuto come dopo la prima fase della ricostruzione post sisma dedicata in particolare alle scuole, all’edilizia privata e produttiva, doveva esserne avviata una seconda che si occupasse del recupero degli edifici pubblici, chiese e monumenti, diventati loro malgrado simboli dei danni provocati dal terremoto del 2012. Ferite aperte nel cuore di quelle comunità che con gli stanziamenti assegnati oggi dai ministri dei Beni culturali Dario Franceschini e delle infrastrutture Graziano Delrio potranno finalmente iniziare ad essere rimarginate. Sono circa 51 milioni, complessivamente, i fondi in arrivo in Emilia-Romagna per la realizzazione di 75 interventi di conservazione, manutenzione, restauro e valorizzazione di beni culturali, i cosiddetti “Cantieri della cultura”, secondo le previsioni del comma 338 della Legge di Stabilità 2016 che ha destinato specifiche risorse per il quadrienni 2016/2019 al potenziamento degli investimenti infrastrutturali nel settore della cultura. La gran parte di questi finanziamenti nella nostra regione sarà destinata al recupero dei beni storico-artistici danneggiati dal sisma del 2012. In particolare per la provincia di Modena, l’intervento si traduce in risorse pari ad …

Baruffi e Ghizzoni “Approvato pacchetto sisma per imprese e Comuni”

Il dl Enti locali, varato oggi dalla Camera dei deputati, contiene importanti novità per le aree del cratere sismico. Innanzitutto viene conformata la proroga del termine per iniziare la restituzione delle rate del mutuo acceso dalle imprese per pagare le tasse: non più il 30 giugno, ma il 31 ottobre del 2016. Le rate saranno poi diluite nel tempo: il pagamento avverrà ogni sei mesi, dal giugno 2017 fino a dicembre 2020. I Comuni, inoltre, potranno beneficiare di una riduzione graduale dei tagli al Fondo di solidarietà, da cui, finora, erano stati esentati. Il taglio avrebbe dovuto scattare, tutto insieme, dal 1° gennaio del 2017, ora avverrà in maniera graduale, spalmato su quattro anni. Prevista anche la possibilità per la Regione Emilia-Romagna (ma anche per Lombardia e Veneto), nonché per i Comuni e le Prefetture impegnate nella ricostruzione, di assumere personale a termine, nel biennio 2017 e 2018, in deroga ai limiti vigenti per il resto della Pubblica amministrazione. Disposta, infine, anche una proroga al 30 settembre 2016 (al posto del 30 giugno) per la …

Vasco Errani assolto con formula piena, mai avuto dubbi

Mai avuto dubbi sulla correttezza dell’operato di Vasco Errani. Chi lo ha conosciuto, chi ha lavorato con lui, chi ha avuto modo di apprezzare il suo instancabile impegno a favore delle aree colpite dal sisma e dalle altre calamità naturali non poteva nutrire che assoluta stima per le sue qualità di amministratore e politico e convinta fiducia nei suoi comportamenti. Ora la nuova sentenza della Corte d’appello di Bologna certifica definitivamente che il reato ipotizzato nella vicenda Terremerse – falso ideologico – non aveva alcun riscontro. Assolto “perché il fatto non sussiste” dice la sentenza. Dispiace umanamente per le amarezze che Errani e la sua famiglia hanno dovuto patire. Dispiace politicamente perché in molti hanno strumentalizzato la vicenda giudiziaria a scopi politici e gettato fango in maniera indiscriminata. Dispiace perché una vicenda che si è dimostrata insussistente alla prova dei fatti ha però arrecato un danno molto rilevante alla Regione Emilia-Romagna, alla sua istituzione e ai suoi cittadini. Lo aspettiamo di nuovo al lavoro per le nostre Istituzioni, per il nostro partito e per le …