Tutti gli articoli con tag: migranti

Ong, la “fanghiglia” e i produttori di polemiche

Ogni anno faccio una donazione a Medici senza frontiere (insieme ad UNICEF e Banco alimentare). Sono, quindi, una delle migliaia di persone che permette all’associazione, in assoluta trasparenza finanziaria, di essere dove c’è bisogno di soccorso umanitario e sanitario. Aiutano le persone, soprattutto, “a casa loro” in Africa, in Asia e anche in Italia. E nel mare Mediterraneo. Le ragioni le ha spiegate, martedì 2 maggio, il presidente di MSF (link) in Italia audito in Commissione Difesa del Senato in merito alla recente polemica (al momento, di questo si tratta) che vorrebbe le ONG, tutte, colluse con i trafficanti di vite umane. Questa “fanghiglia” sarebbe stata impastata sulla.scorta di presunte informative dei Servizi segreti, dai quali sempre martedì è arrivata la smentita circa la loro esistenza. E questo è un dato del quale dovranno rendere conto i produttori di polemiche . Che comunque hanno raggiunto gli obiettivi proposti che mi pare, a bene vedere, siano estranei alla ricerca della verità, puntuale e circostanziata: discredito generale di associazioni che da sempre operano sulla base del rapporto …

2017, un pessimo inizio

Un pessimo inizio. A Istanbul un attentato nelle notte di Capodanno si è portato via 39 vite. Per un puro caso non ci sono vittime italiane, sebbene 5 connazionali fossero presenti: 3 sono modenesi, ma hanno preferito mantenere l’anonimato – e questo deve far riflettere – per l’aria pesante che si respira a Istanbul dopo il “fallito” golpe dell’estate scorsa. In Italia, in questo tempo sospeso tra il Capodanno e l’Epifania, la cronaca si concentra sull’approdo al “garantismo” di Grillo, sui casi di meningite e sul fenomeno migratorio, in particolare dopo la rivolta del CPA di Cona. Fatti molto diversi, che qualcuno potrebbe leggere comunque come forieri di un futuro preoccupante. Non sarà così se saranno letti e affrontati – come si è augurato qualche giorno fa Pisapia per il campo della politica, ma l’auspicio credo sia giusto estenderlo a tutti – superando la faziosità e le strumentalizzazioni. Bene, quindi se la base del M5S accoglierà il principio democratico che un avviso di garanzia non coincide con una dichiarazione di colpevolezza, se i casi di …

Migrazioni, la via italiana e la condivisione del G7

Una nota di merito per il nostro Paese. Al G7, in Giappone, i leader delle più importanti potenze mondiali hanno condiviso l’impostazione del Governo italiano che guarda all’immigrazione come a un fenomeno globale a cui si devono garantire risposte globali. In particolare c’è condivisione sulla filosofia di fondo che anima il cosiddetto “Migration compact”, la proposta italiana all’Europa di aiutare, attraverso i meccanismi della cooperazione internazionale, i Paesi di provenienza dei migranti a sviluppare azioni e progetti locali: “Se li vuoi aiutare a casa loro – ha confermato il premier Renzi nel corso della conferenza stampa finale – occorrono progetti di sviluppo locale. L’equazione per cui se vuoi investire in sicurezza devi investire in educazione – un euro in sicurezza, un euro in cultura – è la proposta italiana di cui si discute sempre più a livello internazionale”. Una posizione che considero lungimirante e che svetta sulle posizioni miopi e di chiusura adottate da alcuni Paesi dell’Unione europea. Comprendo le paure che l’ondata migratoria sta ingenerando nelle comunità già provate dalla crisi economica, ma, a …

Quegli sbarchi tra pietà, paure e speranze

Quando li vediamo ammassati, spaventati, andar giù a centinaia su un traghetto pensato per trenta persone proviamo pietà per loro. Sono i profughi che, chiusa la rotta balcanica, tornano a tentare la fortuna sulla rotta mediterranea, provando (e non sempre riuscendo vivi nell’impresa) a sbarcare sulle coste italiane e spagnole, per poi dirigersi (salvo barriere più o meno impenetrabili) verso il Nord dell’Europa. Se, poi, hanno gli occhioni neri della piccola di nove mesi che ha perso la madre, tra l’altro incinta, durante la traversata, si fa strada anche la voglia di adozione. Ma passata l’emozione del momento, si torna a sprofondare nella paura e nella chiusura. C’è un video che ha circolato, per diverse settimane su Facebook in cui gli immigrati rivolgono domande agli italiani. Un senegalese esprime la questione cruciale: “Perché quando vedete un bambino nero dite “Ma che carino!” e gli fate le coccole e quando è grande lo volete cacciare?”. E’ vero, chissà quanti vorrebbero oggi accogliere la bambina di nove mesi, ma se avesse potuto arrivare con la madre, in …