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Più vicina la norma che prevede la riproducibilità libera a fini di studio dei beni archivistici e bibliografici

E’ più vicina la norma che prevede la riproducibilità libera a fini di studio dei beni archivistici e bibliografici. Dovrebbe riprendere a breve, infatti, al Senato, la discussione del decreto legge sulla Concorrenza che contiene anche questa norma. Sarà necessario comunque un ritorno del provvedimento alla Camera, passaggio che potrebbe essere rinviato se si dovesse ritornare alle urne a breve. E’ per questo che penso che quella che viene dal Senato è buona notizia, ma che la soluzione per via amministrativa (nelle modalità da approfondire) che avevo proposto con la mia interrogazione al ministro Franceschini continui ad avere un senso. Dell’argomento ha parlato anche l’archeologo e presidente del Consiglio Superiore Beni culturali e paesaggistici del MiBACT, Giuliano Volpe: Un ultimo decisivo passo per liberalizzare l’uso delle immagini nei beni culturali Forse lo si è già dimenticato, ma fino a un paio di anni fa nei nostri musei non si poteva scattare una fotografia. Un’autentica assurdità, nell’epoca degli smartphone e delle fotocamere digitali, di Facebook e di Instagram! È stato solo con l’Art Bonus che si …

Beni archivistici e bibliografici, le riproduzioni a fini di studio e ricerca siano libere e gratuite

Ad oggi, nonostante a più riprese – prima con il decreto Art bonus e poi con il ddl Concorrenza, fermo da molti mesi al Senato – si sia cercato di introdurre un principio di salvaguardia del lavoro di studiosi e ricercatori, non è ancora possibile riprodurre liberamente, e in maniera gratuita, manoscritti e documenti di archivio per finalità non lucrative, appunto di studio e di ricerca. E’ per questo motivo che ho presentato una interrogazione al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini per chiederne un intervento in via amministrativa, nell’attesa di una norma specifica. Il tema è particolarmente sentito, tanto che circa 3mila studiosi di tutto il mondo hanno sottoscritto l’appello del movimento “Fotografie libere per i Beni culturali”. Di recente, nel maggio scorso, anche il Consiglio superiore dei Beni culturali e paesaggistici si è fatto portavoce dell’esigenze espressa dagli studiosi di una riforma del regime delle riproduzioni dei beni archivistici e bibliografici, naturalmente nel rispetto delle esigenze di conservazione e delle norme a tutela del diritto di autore e della riservatezza. Quello che era …