comunicati stampa

“Evitare la soppressione dell’Intercity”

L’on. Manuela Ghizzoni: “Sarebbe un ulteriore colpo per Carpi”

“L’eventuale soppressione dell’Intercity Scaligero sarebbe un ulteriore colpo ai collegamenti ferroviari da e per Carpi. E’ un treno che, oltre a collegarci con Roma, unisce diverse città d’arte, da Verona a Mantova a Bologna, alla stessa Carpi dove sta per riaprire al pubblico il Palazzo dei Pio dopo un’importante opera di restauro. Potrebbe quindi favorire i flussi turistici nelle nostre città, oltre naturalmente ad alleggerire in modo rapido e pulito il traffico su strada e consentire ai tanti pendolari di raggiungere il posto di lavoro e di studio. Per queste ragioni mi sono già attivata presso Trenitalia per conoscere i motivi dell’eventuale soppressione dell’Intercity Scaligero e verificare la possibilità di evitarla. Al contempo è necessario un impegno anche da parte delle Istituzioni locali, della Regione e dell’Agenzia per la mobilità, come già accadde dopo la soppressione dell’Eurostar per Roma, quando si riuscì ad ottenere la sua sostituzione con l’Intercity.

Per completezza d’informazione vorrei ricordare che il governo di centrosinistra ha destinato a Trenitalia 3 miliardi e 600 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007 e 2008 (quindi più di 7 miliardi in due anni) per la rete ferroviaria tradizionale, destinati per almeno il 50 per cento agli investimenti nella rete regionale e locale.

Ricordo inoltre che, appena insediato, il governo Prodi si è trovato di fronte una situazione finanziaria gravissima causata dai mancati trasferimenti statali decisi dall’allora ministro Tremonti. FS Spa, nel giugno 2006, non aveva un solo euro in cassa. Stessa situazione per l’Anas. All’epoca erano a rischio non solo le retribuzioni dei lavoratori ma anche i lavori di infrastrutturazione su ferrovie e strade dove lavoravano centinaia di imprese e migliaia di lavoratori. E’ stato il governo Prodi a ridare fiato alle Ferrovie dello Stato e all’Anas assegnando, già nel luglio 2006, rispettivamente un miliardo e 800 milioni e un miliardo di euro per far fronte all’emergenza”.

RASSEGNA STAMPA:
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gazzetta.pdf

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