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Le proposte del PD sul lavoro. Interventi a sostegno dei salari, delle pensioni e della sicurezza sul lavoro

Si è tenuta ieri mattina la conferenza stampa di presentazione delle proposte del Partito Democratico sul lavoro. Il Partito Democratico di Modena ha dedicato una serie di iniziative a livello provinciale sul tema del lavoro: incontri, dibattiti, volantinaggi davanti alle imprese ed alle mense aziendali per promuovere le proposte del programma.

“Anche a Modena – ha affermato Michele Andreana, capogruppo in Consiglio comunale e Responsabile Area Lavoro del PD – le proposte del Partito Democratico hanno un impatto positivo ed immediato sulle condizioni di lavoro e di reddito dei lavoratori: se infatti analizziamo la struttura dei salari dei lavoratori modenesi, si evidenzia – pur in presenza di salari medi superiori a quelli nazionali – l’emergere di una questione salariale. L ’81% dei lavoratori dipendenti modenesi, infatti, percepisce uno stipendio netto inferiore ai 1750 euro netti mensili, e quasi il 40% non raggiunge i 1250 euro. Con le nostre proposte, cioè detrazioni fiscali, più equa ripartizione della produttività del lavoro e compenso minimo garantito di 1000 euro mensili ai precari, crediamo di poter invertire la tendenza. Per quanto riguarda le pensioni – ha continuato Andreana – la proposta di Veltroni di aumentare di 400 euro l’anno le pensioni che stanno nella fascia tra 8675 e 25 mila euro annui riguarderebbe a Modena circa 47 mila persone. Così come le iniziative per maggiori ammortizzatori sociali e servizi di sostegno per l’impiego aiuterebbero migliaia di lavoratori che hanno rapporti di lavoro precari. Un intervento concreto a sostegno delle fasce più deboli che oggi faticano ad arrivare alla fine del mese.”

Per ciò che riguarda la sicurezza sul lavoro, Ivano Miglioli – candidato alla Camera dei deputati e membro della Commissione Lavoro – ricorda “una delle proposte del PD riguarda incentivi e bonus per chi investe sulla sicurezza, aumentando al tempo stesso gli indennizzi ai lavoratori infortunati e creando un’unica agenzia nazionale per la sicurezza sul lavoro”.