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Governo scivola sul decreto ‘milleproroghe’, battuto su un emendamento del Pd

ROMA – Il governo è stato battuto 250 a 246 alla Camera su un emendamento del Pd presentato nell’aula della Camera. Nella maggioranza si sono astenuti i leghisti Claudio D’Amico, Gianpaolo Dozzo e il deputato del Pdl Carlo Nola mentre Paolo Russo, sempre del Popolo della Liberta’, ha votato a favore. 

L’emendamento approvato consente l’utilizzo dei combustibili sintetici solo per chi produce biomasse. Roberto Giachetti del Pd ricorda che l’opposizione era disposta a ritirare la proposta emendativa qualora il governo avesse accolto un ordine del giorno.

Il capogruppo del Pd Antonello Soro fa questa lettura su quanto accaduto in Aula: “E’ evidente che tutte le volte che questa maggioranza affronta il voto non riparandosi dietro lo scudo della fiducia non regge la sfida”. Viene commentato cosi’ lo ‘scivolone’ del governo sull’ emendamento targato Pd. Il capogruppo dei democratici alla Camera e’ sferzante: “Doveva essere una maggioranza granitica, con cento voti di scarto, e’ gia’ andata sotto tante volte. Invece di fare i muscoli quando mette la fiducia, Berlusconi dovrebbe fare qualche riflessione sulla tenuta della sua compagine”.

Peraltro, puntualizza Soro ricordando che ora il decreto dovra’ ritornare in fretta e furia in Senato per evitare che il 2 agosto decada, “noi non avevamo alcuna intenzione di creare difficolta’ se non sostenere le ragioni di un emendamento preciso, ma non abbiamo fatto ostruzionismo, il punto e’ che questa maggioranza- insiste Soro- e’ di suo molto debole”. La verita’, conclude il democratico, e’ che “la fiducia e’ l’unico strumento attraverso cui il governo riesce a regolare i rapporti con il Parlamento”.

 Agenzia Dire, Roma 29 luglio 2008