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Storia dell’arte maltrattata. La lettera di Giulia Maria Crespi*

Gentile Ministro Gelmini,
perché decine di milioni di turisti vengono ogni anno in Italia? Oltre che per godersi il dolce clima e per ammirare quanto rimane del nostro paesaggio, i turisti vengono per vedere la nostra archeologia, i palazzi, i nostri musei. Ma per poter amministrare e conservare con competenza il nostro patrimonio, non soltanto sono necessari esperti studiosi dell´arte, ma la stessa storia dell´arte deve essere conosciuta e assorbita dall´intero settore di popolazione che si occupa del bene pubblico o che ha anche marginalmente da fare in questo settore perché nulla è separato e tutto è collegato. Mi riferisco a politici, assessori e tecnici, come pure imprenditori, finanzieri, uomini di chiesa e parroci, ecc. Ed è soltanto attraverso lo studio scolastico che la cultura artistica può penetrare e far parte del Dna di tutti gli italiani.
Questa è la ragione per cui Le chiediamo di assicurare agli studenti un insegnamento della storia dell´arte adeguato! Ci riferiamo in primo luogo agli studenti del liceo classico, scientifico e artistico, la cui formazione non può prescindere da tale insegnamento. L´allungamento dell´ora di storia dell´arte anche ai primi due anni del liceo classico, così come Lei ha indicato, è intanto un primo, indispensabile passo di questo percorso, ma deve necessariamente essere accompagnato da un ulteriore incremento del monte ore totale.
Con altrettanta sollecitudine, ci preme sottolineare la necessità di introdurre la storia dell´arte anche nelle scuole tecniche legate ai temi artistici e ambientali, quali Grafica e Comunicazione e Costruzioni, Ambiente, Territorio: anche loro sono tra quelli che domani verranno chiamati in prima persona a difendere i principi enunciati nell´art. 9 della Costituzione, e potranno farlo consapevolmente solo se educati alla conoscenza e alla tutela storico-artistica. Dobbiamo ben sapere chi era Churchill o chi era Tarquinio Prisco o Guido Guinizzelli, ma è altrettanto indispensabile che conosciamo il nome e l´opera di Palladio e Sansovino, di Hayez e De Pisis!
*Presidente del Fai, Fondo Ambiente Italiano
da Repubblica