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‘Un treno per Auschwitz’ organizzato dalla Fondazione Campo Fossoli: la Gelmini nega il patrocinio

Interrogazione dell’on. Manuela Ghizzoni: “E’ un progetto che ha già ottenuto il riconoscimento delle Alte cariche della Repubblica e vede coinvolti circa seicento studenti ogni anno”.
Il progetto “Un Treno per Auschwitz” organizzato dal 2005 dalla Fondazione Campo Fossoli di Carpi non avrà quest’anno il patrocinio del ministero della Pubblica Istruzione. Il ministro Gelmini ha deciso di non concederlo giudicando l’iniziativa a carattere solo locale. Immediata la reazione dell’on. Manuela Ghizzoni del Pd che, in un’interrogazione parlamentare, chiede le ragioni della scelta fatta dal ministero.
“Si tratta di un progetto – spiega la parlamentare del Pd – che ha già ottenuto il riconoscimento delle Alte cariche della Repubblica e vede coinvolti, per ogni edizione, circa seicento studenti, la maggioranza dei quali provenienti dalle scuole della Provincia di Modena. Dal 2006 – spiega l’on. Ghizzoni – l’iniziativa si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e dal 2007 ha il patrocinio dei Presidenti di Senato e Camera. Negli ultimi due anni anche il ministero della Pubblica Istruzione ha concesso il proprio patrocinio, un sostegno non oneroso, che va a sottolineare l’importanza didattica del progetto”.
‘Un treno per Aushwitz’ non è solo un viaggio della memoria, è soprattutto un contenitore di proposte didattiche per studenti e insegnanti e rappresenta il momento più significativo di un intenso percorso di studio, conoscenza e formazione, che si sviluppa lungo l’intero anno scolastico in stretta collaborazione con le autonomie scolastiche. Insieme ai ragazzi viaggiano testimoni, musicisti, scrittori, giornalisti e ricercatori che con la loro presenza arricchiscono e valorizzano ulteriormente il progetto.
“Il prossimo 25 gennaio altri seicento alunni di trenta istituti superiori partiranno dalla stazione di Carpi alla volta della Polonia per vivere un’esperienza di grande significato. Per questo chiedo le ragioni di questo cambio di direzione del ministero – scrive l’on. Ghizzoni nella sua interrogazione – e se, in considerazione del valore etico, delle ricadute didattiche e delle valenze formative dell’iniziativa il ministro Gelmini non intenda rivedere la sua posizione”.

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