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“Olocausto, una nuova generazione di testimoni”

Giornata della Memoria, una riflessione dell’on.Manuela Ghizzoni

“La visita della seconda carica dello Stato a Carpi onora la città”

L’on. Ghizzoni apprezza la scelta del presidente del Senato Schifani di visitare l’ex campo di concentramento di Fossoli e il Museo Monumento al deportato politico e razziale di Carpi. E ribadisce la necessità di educare una nuova generazione di custodi della memoria. Ecco di seguito la sua dichiarazione

“Dopo la polemica sul patrocinio al Treno per Auschwitz, conclusa positivamente con la concessione dell’importante riconoscimento da parte del Ministero, non posso che compiacermi per l’attenzione mostrata dal Presidente del Senato Schifani ai luoghi di memoria nazionale come l’ex campo di concentramento di Fossoli e il Museo Monumento al deportato politico e razziale. La visita della seconda carica dello Stato a Carpi onora la città e costituisce un’occasione importante per riflettere sulla pagina più nera e vergognosa della nostra storia. Non potrò essere presente alla visita del Presidente Schifani – sarò impegnata a Roma per il convegno promosso dalla Camera dei Deputati “Memoria: dalle testimonianze dirette al Museo della Shoah” – ma voglio esprimere pubblicamente la mia riconoscenza per la sua sensibilità.

La provincia modenese ha da sempre, anche prima dell’approvazione della legge nel 2000, sostenuto i luoghi della memoria e promosso iniziative “di narrazione dei fatti e di riflessione”: il campo Fossoli di Carpi, Villa Emma di Nonantola e il museo di Montefiorino, per citare i principali a cui aggiungere i numerosi cippi sparsi sul nostro territorio in memoria dei martiri della Resistenza. Luoghi fisici attraverso i quali mantenere viva la memoria che non può andare dispersa, se non vogliamo spegnere la lanterna che orienta il nostro cammino futuro.

Ora che i superstiti della deportazione e dell’Olocausto stanno scomparendo, i progetti che accompagnano i ragazzi sui luoghi tremendi della Shoah consentono di creare una nuova generazione di giovani testimoni indiretti del genocidio e dello sterminio. Inoltre colgono pienamente lo spirito della legge istitutiva del Giorno della Memoria, finalizzata a “conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere”.

I ragazzi che domenica sono partiti per il campo di Auschwitz torneranno più consapevoli, come i ragazzi che li hanno preceduti nelle scorse edizioni. In quel luogo di morte vedranno con i loro occhi le scarpe, le gavette, le valigie, i capelli dei deportati; vedranno ciò che resta delle strutture del campo di sterminio e delle camere a gas; diventeranno loro stessi testimoni nel senso che ha delineato Primo Levi”.

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