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Idee e proposte dal Comitato genitori e insegnanti “Insieme per la scuola” di Faenza

Venerdì alle 18 (dopo l’incontro con le RSU delle aziende di Carpi), ho partecipato ad una bella iniziativa  organizzata dal PD di Faenza su “Le innovazioni della Gelmini. Una scuola sempre più povera”.
Con l’attiva partecipazione del pubblico e sotto la “direzione” sapiente di Giuseppe Toschi, che ha introdotto l’incontro, si è parlato del difficile futuro riservato alla scuola “inclusiva”, dell’istruzione come diritto costituzionale di cittadinanza, di precariato e di professione docente, di iscrizioni nel caos e del ricorso al TAR, di modelli didattici che rischiano di implodere e di fallire la propria missione educativa e d’istruzione, di partecipazione delle famiglie all’attività scolastica.
Come sempre accade in queste occasioni, proprio dal pubblico sono venuti molti spunti di riflessione e proposte. In particolare, una mamma insegnante è intervenuta a nome del Comitato genitori e insegnanti “Insieme per la scuola” e, assumendo l’impegno contro i provvedimenti del ministro Gelmini come forma di partecipato civismo in difesa della scuola pubblica, ne ha illustrato le iniziative promosse negli ultimi mesi per fare informazione sulle politiche scolastiche assunte dal Governo Belusconi.
In calce, allego l’ultimo documento realizzato dal Comitatao sulle iscrizioni al prossimo anno scolastico, che si chiudono a fine mese. Facendo leva sull’autonomia scolastica, il Comitato invita i genitori a farsi promotori, presso i Consigli di Istituto/Circolo, di deliberazioni “per ridurre” il danno della “controrifirma” Gelmini.
Si tratta di una iniziativa positiva e utile, che rendo pubblica sul sito affinchè altri Comitati di genitori la assumano come propria e per contribuire alla creazione di una “rete” dei gruppi che spontaneamente sono sorti negli ultimi mesi per contrastare le politiche scolastiche del Governo. E’ anche un modo per proseguire insieme la mobilitazione contro la destrutturazione della scuola pubblica.

Comitato Genitori e Insegnanti Insieme per la Scuola – Faenza

La Scuola che vogliamo

Vogliamo una Scuola che sia importante, accogliente e piena di senso per i nostri bambini e per le nostre bambine, ben organizzata e che si prenda cura di tutti e di ciascuno di loro. Che li aiuti a imparare, a studiare, a dare senso e valore alla conoscenza, alla cultura, allo stare insieme.
Istruzioni per non farsi del male
Proponiamo alle Scuole di operare per assicurare una adeguata informazione sugli esiti delle iscrizioni alle prime classi coinvolgendo i Consigli di Circolo o di Istituto, gli Enti locali del territorio, gli Uffici Scolastici Provinciale e Regionale.
1°) Delibera del Consiglio di Istituto/Circolo, da inviare all’Ufficio Scolastico Provinciale, all’Ufficio Scolastico Regionale, al Sindaco del Comune di riferimento, al Presidente della Provincia .
2°) Relazione di accompagnamento del Dirigente scolastico alla Delibera del Consiglio di Istituto o Circolo, che riassuma i risultati delle iscrizioni degli alunni alle prime classi e le scelte operate dai genitori

La Delibera del Consiglio di Istituto/Circolo, di convalida delle Iscrizioni alle prime classi/sezioni, deve includere le seguenti richieste:
-) che sia garantita l’accoglienza integrale della scelta del modello orario indicato nella domanda di iscrizione da parte del genitore;
-) che siano garantiti i servizi previsti o richiesti, in particolare la mensa nel caso di permanenze pomeridiane, con assistenza educativa durante il pasto e il dopo-mensa da parte di insegnanti di classe;
-) che siano previste tutte le garanzie di sicurezza, vigilanza, attenzione, cura educativa, con adeguata presenza di docenti (anche in compresenza) a partire dalle prime classi/sezioni, per l’organizzazione di attività in laboratori, a piccoli gruppi, di recupero, di integrazione, di uscite ed iniziative didattiche;
-) che siano assicurati alle classi successive alla prima tutte le condizioni organizzative e didattiche previste all’inizio del corso di studi e secondo le scelte operate dalle famiglie;
-) che sia assicurato il principio della continuità educativa e didattica nelle classi successive alla prima;
-) che sia assicurato il rispetto dell’autonomia didattica e organizzativa delle istituzioni scolastiche in particolare enunciate all’art. 4.4 del DPR 275/99 dove è espressamente previsto che le scuole “ assicurano comunque la realizzazione di iniziative di recupero e di sostegno, di continuità,… “ e all’art.5.4 che prevede che “le modalità di impiego dei docenti possono essere diversificate nelle varie classi e sezioni in funzione delle differenziate scelte metodologiche e organizzative adottate dal Piano dell’offerta formativa” con riferimento alla migliore valorizzazione delle competenze e delle professionalità presenti nella scuola, anche attraverso una organizzazione modulare delle attività e l’impiego flessibile del personale