partito democratico

Né ronde, né sprechi

Dove trovare i fondi per restituire mezzi e strumenti alle forze dell’ordine, bistrattati dall’ultima legge finanziaria? Votare il 6-7 giugno sia per le elezioni europee e amministrative sia per il referendum in modo da risparmiare 400 milioni da destinare alla sicurezza ed assumere 5000 uomini nelle forze dell’ordine. Questa è la proposta del PD che Dario Franceschini ha presentato nella Sala Berlinguer di Montecitorio durante un incontro con i rappresentanti dei sindacati di polizia.

Il leader del PD ha chiarito che in realtà, “il governo vuole che si voti in due date distinte – le elezioni il 6-7 giugno, il referendum il 21 – perché così sarà più difficile raggiungere il quorum, e fanno un piacere a quella parte della maggioranza, la Lega in particolare, che non vuole che il referendum passi”. “Votiamo in una sola data. Sono certo che la maggioranza ci accuserà di demagogia come fanno per tutte le nostre proposte, ma noi presentiamo numeri precisi. La sicurezza è un tema che hanno sventolato in campagna elettorale ma i fatti sono questi: tre miliardi di tagli in tre anni, 500 vetture ferme per le riparazioni”.

Inadeguato a fronteggiare la crisi italiana, il governo nasconde i propri fallimenti e rilancia solo con spot pubblicitari. Poi si accorge che qualcosa non va e ne spara una più grossa. Solo oggi Tremonti si è accorto della gravità della situazione dichiarando che il 2009 sarà ancora più difficile rispetto al 2008. Finora dove era?

“Quei trentamila soldati di cui aveva parlato Berlusconi dove sono? Non ci sono perché non esistono”. E la risposta dell’esecutivo è quella di istituire delle ronde a cui – ha continuato Franceschini – “ci opponiamo per due motivi: per la difesa del principio che non si può delegare ai privati la sicurezza e per motivi pratici, come la sovrapposizione alle forze dell’ordine o il pericolo di infiltrazioni malavitose. La gente si sente più sicura con le forze di polizia che con le ronde”.

All’incontro hanno preso parte anche Marco Minniti, responsabile Area Sicurezza del PD, Roberta Pinotti, responsabile Area Difesa, Sesa Amici, Enzo Bianco e i rappresentanti delle principali organizzazioni sindacali delle forze di polizia. Sebbene con toni e sfumature diverse, tutti i sindacati hanno rimarcato la propria contrarietà all’istituzione delle ronde e la “’preoccupazione per la circolare che di fatto blocca la riparazione degli automezzi. Perché la gente senta direttamente da chi è sulla strada quale è la realtà determinata dalle scelte sbagliate del governo”.

A.Dra

www.partitodemocratico.it