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Scuola, Pd: casi di Genova e Padova confermano permanenza ‘presidi spia’

“Come abbiamo denunciato in Parlamento la marcia indietro sui presidi spia è stata solo a parole e lo dimostrano i casi di Genova e Padova dove ‘solerti’ dirigenti scolastici già si ‘inventano’ cacciatori di migranti”. Lo denuncia la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni che aggiunge: non è passata neppure una settimana dall’approvazione ‘forzosa’ alla Camera del ddl sicurezza che a qualcuno non pare vero di improvvisarsi severo tutore della legge, senza averne alcun titolo. E sì – prosegue Ghizzoni – manca ancora l’approvazione del Senato, perchè il progetto del Governo possa dirsi legge dello Stato, eppure a Genova come a Padova solerti dirigenti scolastici si ‘inventano’ cacciatori di studenti migranti. Stiamo parlando di studenti che da anni frequentano le nostra scuole, parlano la nostra lingua ma sono privi di un pezzo di carta. La loro ‘colpa’ non si riferisce a qualcosa che hanno commesso ma solo alla follia della legge Bossi Fini che al diciottesimo anno di età li trasforma in migranti irregolari. A questi zelanti dirigenti, che si conquisteranno di certo la stima di Gelmini e Maroni, vogliamo ricordare l’articolo 34 della Costituzione che dice che ‘la scuola è aperta a tutti’, non fosse altro – conclude – per non calpestare l’onore del nostro paese e la dignità umana”.

Roma, 21 Maggio 2009

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