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Dalla Regione arrivano i soldi per i giovani

Approvato il bando che mette a disposizione oltre 1milione e mezzo di euro per progetti legati al mondo giovanile.
La Regione Emilia-Romagna mette sul piatto quasi 2milioni di euro per “investire” sui giovani. E’ stato approvato oggi dalla Giunta il Bando che istituisce le modalità di accesso al Fondo regionale e dà la possibilità, anche per i privati, di ottenere finanziamenti sui progetti legati ai giovani: dall’associazionismo allo sport, dalla cultura all’intrattenimento, coinvolgendo oratori, centri sociali e strutture sportive. Il bando prevede 1 milione di eurio per finanziamenti sugli investimenti in strutture e 500mila per le attività. A questi andranno aggiunti altri 250mila euro in fase di assestamento di bilancio.

“Il bando approvato oggi – sottolinea soddisfatto il consigliere regionale Matteo Richetti – dà gambe e braccia alla legge che vede per la prima volta in questa Regione disegnare una nuova frontiera nei finanziamenti escludendo interventi a pioggia o automatismi finanziari.”

Accesso facilitato all’abitazione e investimenti anche nei luoghi del rendendo le città più vivibili, con maggiori spazi di aggregazione nei quali poter fare sport, cultura, arte, gioco, musica. Aiuti ai giovani che devono formarsi e che cercano di intraprendere un’attività lavorativa in proprio, più sostegno quindi alle coppie che vogliono sposarsi e costruire una famiglia, fondi per le realtà che aiutano le nuove generazioni a crescere, dal mondo dello sport a quello degli oratori.

“Il nostro è stato un approccio laico – insiste Richetti – ci interessano tutti i soggetti sia pubblici che privati capaci di dare risposte concrete alle esigenze del mondo giovanilei. La discriminante è, per partecipare ai bandi ed ottenere finanziamenti, oltre alla valutazione sulle garanzie dei soggetti proponenti, la qualità dei progetti. Con questa legge – conclude il consigliere regionale- vogliamo essere vicini alle famiglie, alle agenzie formative dell’associazionismo, laiche e cattoliche, alle Istituzioni locali. Per disegnare davvero una ‘nuova frontiera’, un insieme di idee e di progetti che abbiano come riferimento una visione unitaria del mondo dei bambini, degli adolescenti e dei giovani. ”