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“In Italia il record delle tasse sul lavoro”, di Luigi Offeddu

Confermato, ma c’è poca da brindare: l’Ita­lia non ha solo il primato eu­ropeo del debito pubblico (113% rispetto al Pil, 29.166 euro teoricamente sul groppo­ne di ogni italiano) ma anche quello del carico fiscale sul reddito da lavoro. Fra impo­ste e contributi sociali, secon­do i dati diffusi ieri da Euro­stat, per il cosiddetto “tasso implicito” siamo infatti al 44%: cioè ben al di sopra della media europea, che non supe­ra il 34,4%; e pure al di sopra dei paesi più «rigidi» come la Svezia o il Belgio (42,3%). Ma­no più leggera, anche se non di molto, per le imposte sui redditi delle imprese: qui, l’Italia ha compiuto una para­bola «positiva», almeno per chi paga – calando di circa 10 punti dal 41,3% del 2000 al 31,4% di oggi – ma per il peso delle sue imposte rimane al quarto posto in Europa atte­standosi alle spalle del Belgio (34%), della Francia (34,4%), e di Malta (35%). Il nostro pae­se è comunque al di sopra del­la media dei 27 paesi Ue (23,5%) e dei 16 dell’Eurozo­na (25,9%): con la differenza che in entrambi le aree vi è or­mai da anni una continua ten­denza all’attenuazione, alme­no rispetto ai picchi registrati nel 2000 dell’8,4% (media Ue) e del 9% (media Eurozona). E anche nel 2009, rispetto al 2008, si registra un ulteriore calo, anche se lievissimo (-0,1%).

Altro discorso per le tasse sul reddito personale. Qui l’Italia è superata dai paesi scandinavi che tradizional­mente hanno tasse più alte ma anche migliori servizi e una struttura di welfare più estesa: la Danimarca «pic­chia » più forte di tutti i paesi europei con una tassazione al 59%, e la Svezia segue a ruota con un 56,4%.

Poi vengono la Germania (47,5%), la Francia (45,8%), la Spagna (43%). E finalmente l’Italia, con un 44,9%, che co­munque la pone al di sopra della media dell’Eurozona (42,1%) e di quella di tutta la Ue (37,8%). Tanto per dare un’idea più completa, la Gran Bretagna, l’Ungheria e la Gre­cia stanno al 40%, l’Irlanda e la Slovenia al 41%, la Repub­blica Ceca al 15%, la Bulgaria al 10% (qui le tasse sul reddi­to personale sono crollate del 30% dal 2000 al 2008, primato europeo di abbattimento del carico fiscale). Infine, le tasse sul capitale (reddito e investi­menti): secondo i dati Euro­stat del 2007, la media dell’in­tera Ue è del 28,7%, quella del­l’Eurozona del 29,8%. L’Italia, con il suo 36,2%, è sesta nella Ue dopo Cipro (50,5%), la Da­nimarca (44,9%), la Gran Bre­tagna (42,7%) la Spagna (42,4%), la Francia (40,7%).

Il Corriere della Sera, 23 giugno 2009

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