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“Scudo fiscale. L’ultima «truffa» della destra”, di Marco Ventimiglia

«Si tratta di notizie prive di fondamento, totalmente false»: da via XX settembre, nonostante la giornata festiva, è partito ieri un fortissimo fuoco di sbarramento. Troppo delicato il tema, lo scudo fiscale prossimo venturo, per lasciare scivolare nel silenzio quanto riportato da”Repubblica” ed il Sole 24 Ore”.
Al ministero dell’Economia sono risultate particolarmente indigeste le anticipazioni della prima testata, con la descrizione nel dettaglio del provvedimento che nei prossimi giorni potrebbe materializzarsi in Parlamento, un incredibile regalo ai molti evasori che nel corso degli anni hanno portato illecitamente ingenti capitali all’estero e che adesso potrebbero vedersi offrire la totale impunità in cambio del rientro. In particolare, nell’articolo si parla di un condono fiscale disegnato su misura per coloro che riporteranno capitali nel nostro paese. In questo modo i magistrati non potrebbero procedere nemmeno in presenza di due reati finanziari della massima gravità come il falso in bilancio e la bancarotta.
Quanto alla parte economica del provvedimento, sarebbero previste due aliquote per sanare il rientro dei beni: una più bassa (circa il 5%) per chi deciderà di investire nei titoli che finanziano la ricostruzione in Abruzzo, l’altra più alta (7-8%) ma senza vincoli. Il rimpatrio dei capitali dovrebbe invece avvenire attraverso una dichiarazione riservata da presentare agli intermediari (banche, Poste) entro il 31 dicembre 2009.
La smentita di Giulio Tremonti, come detto, è stata immediata,ma non per questo risolutiva. La presa di posizione del ministero dell’Economia, infatti, potrebbe rientrare in un gioco delle parti,come si intuisce dall’articolo comparso sul “Sole”, nel quale si spiega che il nuovo scudo fiscale (ne sono stati già varati due a partire dal 2001) potrebbe prendere la forma di un emendamento parlamentare, presentato cioè da componenti della maggioranza di centrodestra, al decreto sulla cosiddetta “manovra d’estate”.
«Fra ipotesi e smentite – ha commentato Pier Luigi Bersani -, il famoso scudo fiscale sta arrivando.
Tutti sanno che si sta lavorando a una sanatoria che nessun paese europeo concepirebbe». Per il responsabile economico del partito democratico «i particolari li vedremo,ma qualcuno si ricorda che solo un anno fa il ministro Tremonti disse: “Adesso basta con i condoni”? In realtà il governo, convertito e riconvertito, sta preparando una nuova stagione di sanatorie. Ciò che arriva è solo l’antipasto; il condono infatti non è mai un fatto solo, è sempre una catena».
Per Antonio Di Pietro, leader de l’Italia dei Valori, «il governo Berlusconi opera per l’illegalità, premiandogli evasori e i furbetti del quartierino. Il colpo di spugna che sta preparando sui capitali detenuti all’estero è una vergogna».

L’Unità, 13 luglio 2009

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