cultura

Per la cultura niente soldi ma arriva un “impegno”

La camera ha approvato ieri un ordine del giorno per il ripristino dei finanziamenti dello stato per le attività culturali (Fus). L’iniziativa era del Pd, ma oltre alla firma tra gli altri di Walter Veltroni, portava anche quelle di Gabriella Carlucci e Luca Barbareschi del Pdl.
L’intero settore delle attività culturali infatti versa in una grave crisi dopo che il governo Berlusconi con la finanziaria del 2009 aveva tagliato il 35% dei fondi con cui vivono il cinema, la musica, il teatro, la danza ma anche i circhi, gli spettacoli viaggianti.
Malgrado i solenni impegni presi dal ministro della cultura Sandro Bondi per il ripristino di quelle risorse, gli appelli del capo dello stato, il presidente Giorgio Napolitano, e il conseguente interessamento del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, e dei presidenti di camera e senato Gianfranco Fini e Renato Schifani, neanche un euro è stato stanziato per le attività culturali nel decreto anticrisi varato in questi giorni dal governo. L’unica cosa che l’opposizione è riuscita a strappare, dopo che nei giorni scorsi gli emendamenti che avrebbero portato a un immediato rifinanziamento dello spettacolo erano stati bloccati con la fiducia, è stato un impegno del «governo a valutare l’opportunità di reperire fondi» per riportare il Fus ai valori del 2007.
L’Unità 28.07.09

2 Commenti

    I commenti sono chiusi.