partito democratico

Alla Bolognina una svolta intelligente e lungimirante

Franceschini a Bologna 20 anni dopo: senza quella scelta coraggiosa non saremmo qui.
‘Non una improvvisazione, ma una svolta intelligente e lungimirante’. Dario Franceschini , a quasi 20 anni dalla svolta della Bolognina, torna nel luogo dove Achille Occhetto annunciò l’ avvio del percorso per sciogliere il Pci, per riconoscergli ‘il ruolo che gli spetta nella storia politica del Paese e nella nostra storia collettiva’.
Franceschini riconosce che la scelta dell’ultimo segretario del Pci fu uno dei passaggi verso Pd . ‘Senza quella scelta coraggiosa – osserva il segretario – noi non saremmo qua, non ci sarebbe stato l’Ulivo ed oggi il Pd . Io ero in un’altra storia ma ascoltando le parole di Occhetto ebbi la sensazione che stava succedendo qualcosa di importante e nei tempi giusti’.
Franceschini ricorda Berlinguer e il suo maestro Benigno Zaccagnini (in sala ad ascoltarlo la figlia Livia) e il percorso travagliato della Dc che, anch’essa, cambio nome, dopo l’89.
‘Il Pd è nato come incontro di storie al plurale – prosegue Franceschini – noi dobbiamo proseguire con l’orgoglio di quelle storie, ma per costruire una storia comune sulla base di cosa dobbiamo fare in futuro, non sulla base delle provenienze’.
In sala ad ascoltare Franceschini , che al suo ingresso è stato bersagliato dai fotografi davanti a una vecchia bandiera del Pds (sezione Bolognina), ci sono molti dirigenti e parlamentari (Vitali, Nerozzi, Benamati, Sangalli), schierati con la sua mozione oltre a Mariangela Bastico, candidata segretaria in Emilia-Romagna. C’è anche Antonio La Forgia, che nel 1989 era molto vicino ad Occhetto e che oggi, con Arturo Parisi, non si schiera per una delle tre mozioni. La Forgia, in passato presidente dell’Emilia-Romagna prima di Errani, apprezza le parole di Franceschini e non lo nasconde, ma invita a riconoscere che ‘larga parte del potenziale innovativo di quella svolta fu indebolito e sprecato da un malinteso orgoglio di partito e da una pervicace ansia di continuità organizzativa’.
www.dariofranceschini.it