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Deliri, Brunetta: “La sinistra prepara un colpo di stato”

Il ministro della Pubblica amministrazione e Innovazione, Renato Brunetta, attacca ancora la sinistra «elitaria e parassitaria», accusandola di preparare niente meno che un colpo di Stato. Alla «sinistra per male» manda a dire: «Vada a morire ammazzata».

Che cosa intenda per sinistra “per male” il ministro lo ha spiegato a modo suo. “Mentre gestivamo la crisi non abbiamo visto l’opposizione. E questo per la democrazia è un problema. Abbiamo visto – ha detto Brunetta – le elite, o sedicenti tali, impegnate a buttare giù il governo. Sono sempre le solite: quelle delle rendite editoriali, finanziarie, burocratiche, cinematografiche e culturali, che hanno combattuto il governo reo di aver cominciato a colpire le case matte della rendita”. Evidentemente un caso di contagio istituzionale: sembra di sentire l’eco delle accuse di Berlusconi ai giornali, alla stampa, ai farabutti e comunque a chiunque non la pensi come lui.

Brunetta tuttavia salva almeno una parte della sinistra, che neanche a dirlo è quella “per bene”, alla quale rivolge un pressante invito a liberarsi i dall’oppressione di questa “elite di merda”. “Propongo una lotta di liberazione per i compagni della sinistra. Tornate alla politica, allo scontro politico, senza farvi dettare l’agenda dai giornali. Lo dico alla sinistra sindacale, politica e culturale ‘per bene’. Quella che è ‘per male’ vada pure a morire ammazzata… Lor signori – ha concluso Brunetta – stanno preparando un vero e proprio colpo di Stato, che noi combatteremo con la ricostruzione dell’Aquila interagendo con la gente, varando un grande piano per il Mezzogiorno. Noi vogliamo confrontarci con l’opposizione istituzionale, non con quella delle rendite”.

Ce n’è per tutti, però, non solo per la sinistra. «Dobbiamo lavorare anche con la Chiesa e nei settori, lo dico da laico mangiapreti, dove la Chiesa fa meglio dello Stato», ha detto il ministro, piantando allo stesso tempo polemici paletti: «Certamente non collaboreremo con certi esponenti che giocano al massacro, che fanno ideologie politiche con la tonaca. Mai – conclude – la Chiesa ha avuto tanto dallo Stato, in termini dell’8 per mille. Questa è la nostra serietà».

«Brunetta evidentemente dimentica di essere un ministro della Repubblica. I suoi insulti sguaiati rivolti all’opposizione accusata di non fare quello che vuole lui, l’uso a vanvera di parole come colpo di stato sono assolutamente non degni di un rappresentante istituzionale»: è il commento della presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro alle contumelie del ministro Brunetta contro la sinistra.

«Brunetta non esageri – ammonisce Finocchiaro – e soprattutto non si illuda che questi strepiti e questi insulti riescano davvero a nascondere la difficoltà di un governo diviso su tutto, anche su un argomento delicato come le missioni internazionali».

«Le parole farneticanti del ministro Brunetta appartengono a un periodo della vita politica italiana superato e sconfitto. Il suo delirio e il suo fanatismo testimoniano il fallimento di un governo che ha esaurito anche gli annunci propagandistici»: è il commento laconico del presidente dei deputati del Pd, Antonello Soro, alle contumelie rivolte dal ministro Renato Brunetta a quella parte della sinistra che ha definito «per male»
da www.unita.it

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