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La “Ronda nera” a Roma

In camicia ocra, pantaloni neri, uno stemma tricolore e un’aquila con la scritta Spqr circa dieci persone si sono ritrovate in Piazza della Repubblica a Roma per la prima uscita nella capitale dei volontari della Guardia Nazionale Italiana. Tra loro, Maria Antonietta Cannizzaro, presidente nazionale Msi-Dn. Che dice: “Presto ripeteremo l’iniziativa anche in periferia”.

Hanno percorso le vie centrali di Roma in schiera e con il braccio destro alzato in segno del saluto del legionario. Sdegno e risa da parte dei passanti. Lancio di coriandoli e stelle filanti da parte di un consigliere provinciale della Sinistra, Gianluca Peciola. Alla guida dei militanti, il presidente del partito nazionalista Gaetano Saya, rinviato a giudizio nel 2004 per propaganda di idee fondate sull’odio razziale e nel 2005 ai domiciliari per aver creato all’interno del dipartimentimento studi strategici antiterrorismo una sorta di polizia parallela.

Ed è subito bufera politica. «Ora basta! Non va sottovalutata l’iniziativa delle cosiddette Ronde Nere», dice il segretario del Pd Lazio Roberto Morassut. «Il sindaco – aggiunge – deve dare un segnale netto e inequivocabile nei confronti di queste degenerazioni di destra estrema rompendo ogni equivoco che possa far sentire certi gruppi tollerati o addirittura protetti. Cominci dalla sostituzione di Andrini”.

E Alemanno inteviene così: «Chiedo ufficialmente al Prefetto e al Questore di intervenire immediatamente per evitare che la nostra città venga segnata dalle vergognosa pagliacciata delle ronde nere. Esiste un ben preciso regolamento emanato dal Ministero degli Interni che proibisce le strumentalizzazioni politiche dell’istituto degli Osservatori volontari per la sicurezza, introdotto dal pacchetto sicurezza del Governo. Inoltre questa attività può essere avviata in città solo su specifica richiesta del sindaco, richiesta che io ancora non ho avanzato al Prefetto di Roma», spiega il sindaco di Roma. «Per questi motivi, è evidente che il gruppetto di provocatori che ha dato vita alla sceneggiata coordinata da Gaetano Saia stia operando chiaramente fuori dalla legge e deve essere perseguito”.

da www.unita.it del 18 settembre 2009