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Scuola, la Camera approva la proposta PD: i professori in graduatoria potranno essere assunti

Ecco chi è davvero per i lavoratori a tempo indeterminato. Fioroni: “Sventato il tentativo di scippare i diritti dei precari”. Approvata la proposta PD a tutela dei precari. E’ stata varata dalla Camera la nuova versione dell’emendamento al DL tutela precari riguardante la possibilita’ di trasformare i contratti a tempo determinato in tempo indeterminato sulla base delle graduatorie ad esaurimento. Una modifica approvata all’unanimità mentre il testo iniziale del decreto del governo precludeva a chi era nelle graduatorie la maturazione di anzianità per l’immissione in ruolo. La vicepresidente dei deputati PD, Marina Sereni fa un bilancio: “Abbiamo condotto una battaglia contro l’insicurezza a vita dei precari e la modifica del comma 1 del decreto è una vittoria dell’opposizione, ma soprattutto un atto di giustizia verso chi, da anni, si occupa della scuola e dell’educazione dei nostri figli. Il governo è stato costretto a fare marcia indietro su una norma che avrebbe impedito che l’occupazione di questi lavoratori a tempo determinato si trasformasse in indeterminato. Ora si apre uno spiraglio con la possibilità dei precari di entrare nelle graduatorie ad esaurimento. Questo dimostra che, se il governo rinuncia alla fiducia, in Parlamento le leggi possono essere migliorate con il contributo di tutti. Resta comunque un giudizio complessivamente negativo sulla politica della scuola di questo governo fatta di tagli e di riduzione delle risorse”. “Il governo e’ stato costretto a fare dietrofront e a rivedere totalmente la norma che scippava il futuro ai precari della scuola – così la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni – grazie alla nostra battaglia parlamentare il parlamento ha depotenziato una inaccettabile spada di Damocle che pendeva sulla testa di migliaia di giovani precari. Ma il voto di oggi ha anche un significato politico: è stata infatti la stessa maggioranza a prendere le distanze dalle politiche miopi e discriminatorie del ministro Gelmini”.

Soddisfatto l’ex ministro dell’Istruzione, Giuseppe Fioroni: “Con questo emendamento il Parlamento sventa il tentativo di scippare i diritti dei precari”.
Uno scippo quasi riuscito perché a poche ore dalle frasi di Tremonti sui precari, quando il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi, ha visto che la maggioranza era sotto ha cominciato a perdere tempo per far rientrare i deputati PDl in Aula! Così ieri il centrodestra, appena battuto sul rinvio in commissione della legge per dieci voti, tornava ad avere la meglio. Lupi ha dato la parola a tre deputati a votazione aperta, si è permesso così che alcuni ritardatari potessero arrivare e, con il loro voto, bocciare l’emendamento dell’opposizione che impediva che i precari della scuola rimanessero tali a vita. Alto che rispetto delle istituzioni, Lupi ha perso tempo e infranto il regolamento permettendo ad una maggioranza, vergognosamente latitante in Parlamento, di bocciare la prima versione del nostro emendamento che stabilizzava i precari della scuola e permetteva la regolarizzazione anche per chi finora era stato assunto con contratti a tempo determinato.

Oggi invece, rinunciando al voto di fiducia, è stato possibile cambiare una legge sbagliata, e aiutare davevro i lavoratori. Per Sandro Gozi, deputato Pd in commissione Politiche dell’Unione europea della Camera, che prosegue: “La battaglia che abbiamo fatto, anche alla luce delle norme europee che vietano discriminazioni tra lavoratori che svolgono di fatto le medesime attività o comunque comparabili, ci mette al riparo da future procedure di infrazioni dell’Ue contro il nostro Paese. Ma l’aspetto più importante è che centinaia di migliaia di lavoratori precari della scuola vedono adesso aprirsi davanti a loro la strada della valorizzazione professionale e la possibilità di fare scelte con una prospettiva nel futuro”.

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